A “Ballando con le stelle”, alla sesta puntata, Carlotta Mantovan ha avuto un vero e proprio crollo. La vedova di Fabrizio Frizzi, stroncato da un tumore a 60 anni nel marzo del 2018, non ha esitato ad attaccare la giuria. “Speravo di divertirmi di più a ‘Ballando con le stelle’ – ha confessato nella clip che ha preceduto la sua performance – In queste settimane sono stati accostati al mio nome tanti aggettivi che ho trovato duri. Sul paso doble sterile, falsa sul tango, fredda, gelida. Aggettivi che non mi appartengono. Io sono una persona sensibile, emotiva, che si commuove”.
“Le persone che come me hanno sofferto hanno bisogno di leggerezza”
“Questi aggettivi sono stati accostati non soltanto per il ballo ma anche per la mia persona – ha proseguito la concorrente – Questa è stata la cosa che mi ha ferito di più. Io sono abituata a non dare giudizi così netti e le persone come me che hanno sofferto hanno bisogno di leggerezza. Ed è per questo che sono venuta qua. La leggerezza la cerco tutti i giorni, anche nelle cose stupide, banali, come mettermi le ciglia finte che ho messo qui per la prima volta. E’ questa leggerezza che mi fa andare avanti nella mia vita quotidiana. Per andare avanti bisogna pensare a qualcosa di positivo. Io insegno a mia figlia a essere positiva, a guardare avanti. Poi sono una persona riservata che non va forzata nelle emozioni”.
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“Io sono una persona delicata, sono come un fiore e devo essere trattata così”
“Così come raccoglie e dà voce a chi ha bisogno di esternare il proprio dolore, la televisione dovrebbe anche essere capace di fare un passo indietro rispetto a chi come me ha pudore verso il dolore e ha un senso della dignità forte – ha concluso Carlotta Mantovan – Io sono una persona delicata, sono come un fiore e devo essere trattata così. Non mi si possono dire le stesse parole che magari vengono dette a persone strutturate diversamente da me. Magari potrebbero essere più attenti visto che danno dei giudizi così perentori non conoscendo le persone”.
Alberto Matano: “Nessuno ha mai pronunciato il nome di Fabrizio”
A fine esibizione, il primo a cui Milly Carlucci ha dato la parola è stato Alberto Matano. “Dopo aver visto il filmato, mi è venuta una gran voglia di abbracciare Carlotta – ha ammesso il conduttore de “La vita in diretta” – Quando ho saputo che saresti stata qui a ‘Ballando con le stelle’ sono stato molto felice perché l’ho interpretato come una voglia di leggerezza e di rinascita. Al tempo stesso, vorrei invitarti a separare i piani. I giudizi della giuria sono legati al ballo. Quello che ti hanno detto, in una maniera che ti è spiaciuta, era legato alla performance.
Da qui registro un’accoglienza, una delicatezza, un rispetto nei tuoi confronti e per le tue emozioni che è tipico del programma che frequento da qualche anno. Siamo stati fortemente rispettosi al punto che nessuno dalla prima puntata ha mai pronunciato il nome di una persona che noi abbiamo molto amato che è Fabrizio proprio perché nessuno ha voluto confondere il tuo percorso e la tua rinascita qui con quello che è stato. Ti do un abbraccio e ti invita a riflettere sulle mie parole”.
Fabio Canino: “Tu sei qui per fare un percorso da ballerina e quello dobbiamo giudicare”
“Noi siamo la leggerezza fatta giuria – gli ha fatto eco Ivan Zazzaroni – Giochiamo ma sempre in riferimento al ballo, non siamo la giuria della vita. Alcune cose possono essere prese male ma non c’è alcuna intenzione di ferire nessuno. Mai”. “Tutti nella vita abbiamo avuto grossi dolori, il problema è che il tuo è pubblico – ha sottolineato Fabio Canino – Secondo me sarebbe ingiusto se ti trattassimo in maniera diversa dagli altri. Tu sei qui per fare un percorso da ballerina e quello dobbiamo giudicare. Non possiamo dire: ‘Ah poverina lei, diamole un voto in più’. Il rispetto che tu chiedi, ti assicuro che c’è. Non c’è nessun trattamento diverso nei tuoi confronti”.
Selvaggia Lucarelli: “Il più bel regalo che noi possiamo farti è quello di non compatirti”
“Tu ti sei definita fragile ma hai sfidato Carolyn Smith. Altro che fragile! – ha ironizzato Selvaggia Lucarelli – Non l’ho fatto manco io così a viso aperto. Tanta stima per te”. “Però il più bel regalo che noi possiamo farti è quello di non compatirti e non trattarti come un fiore – ha aggiunto – Se noi ti trattassimo come un fiore, ti terremmo incollata al passato. Noi ti trattiamo come una concorrente perché ti vediamo nel presente. Io ti vedo nel presente, quindi ti ho detto quando mi sei piaciuta e quando non mi sei piaciuta. Per me sei una concorrente, non sei il prolungamento di niente”.