24 Dicembre 2022, 16:21
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Un brigadiere dell’Arma è stato punito con un giorno di consegna e poi trasferito presso un’altra stazione dei carabinieri dopo aver intrecciato una relazione con la moglie del suo comandante. Un comportamento ritenuto “disdicevole e poco opportuno”. E’ accaduto nel 2008 nel Veronese, come riporta il “Corriere del Veneto”, ma la vicenda è finita anche in tribunale e proprio nei giorni scorsi c’è stato un ulteriore sviluppo.
All’epoca dei fatti, il matrimonio del comandante era in crisi e la moglie aveva iniziato ad incontrare clandestinamente il collega del marito. Quest’ultimo era stato sorpreso dal comandante e da un altro collega mentre si trovava in “affettuosa intimità” con la donna all’interno di una gelateria. Per lui scattò subito un procedimento disciplinare poi sfociato nel “trasferimento per incompatibilità ambientale”. Una “punizione” che mirava a “stigmatizzare una relazione sentimentale con una donna sposata e non ancora separata legalmente”.
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Ad informare i superiori era stato il comandante tradito con una nota dove si leggeva che il brigadiere era stato visto con la moglie del secondo “seduti al tavolo di una gelateria, intenti a consumare una bibita amoreggiando, incuranti dei presenti e mentre le figlie minori dei due giocavano”. Successivamente, era emerso che in quei giorni le figlie minori della donna si trovavano in villeggiatura.
A quel punto, i due comandanti furono denunciati per “falso ideologico in atto pubblico” che si tradusse nella condanna di entrambi in primo e secondo grado a tre anni e 4 mesi di reclusione. Una delle due condanne (quella del collega comandante di stazione) è stata cancellata di recente dalla Cassazione per prescrizione del reato. Il comandante tradito ha rinunciato al ricorso in Cassazione e per lui la condanna è diventata definitiva.
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24 Dicembre 2022, 16:21