26 Gennaio 2024, 16:55
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Un cameraman licenziato da Mediaset per violazione del Codice etico ha presentato un ricorso al Tribunale del lavoro attraverso il suo legale lamentando un diverso trattamento rispetto ad Andrea Giambruno. A riportare la notizia è il quotidiano “La Repubblica”. Il 55enne, che svolgeva il lavoro di operatore di ripresa presso il centro di produzione di Cologno Monzese dove si registra una trasmissione di prima serata, è stato messo alla porta per presunti “comportamenti molesti nei confronti di alcune persone che partecipavano a uno stage”.
“Due ragazze — riporta il ricorso come scrive “La Repubblica” — parlano di «non meglio precisate ‘attenzioni sconvenienti’». Una terza segnala che il dipendente «proferiva frasi come: ‘Mamma mia hai degli occhi incredibili, sembrano ventagli, così intensi’, ‘È fortunato il tuo ragazzo!’, ‘Hai proprio un curriculum completo, non ti manca niente!’», e altre ancora. Quest’ultima giovane riferisce anche che l’uomo «le si era avvicinato ‘toccandole le spalle, le braccia, i gomiti’», e che un’altra volta «avrebbe poggiato le mani sulle sue, a sua volta poggiate sulla telecamera» o che «mentre era seduta, le massaggiava la schiena all’altezza del reggiseno»”.
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Il cameraman nega ogni accusa, parla di un “mero gesto istintivo per non far perdere l’inquadratura” e smentisce di “aver toccato la schiena insistentemente”. Allo stesso tempo chiede di essere reintegrato come accaduto ad Andrea Giambruno dopo gli imbarazzanti fuorionda trasmessi da “Striscia La Notizia”. Dopo un periodo di sospensione, il giornalista è tornato a lavorare dietro le quinte di “Diario del giorno”, il talk di approfondimento del Tg4 che conduceva ogni giorno su Rete 4 prima che lo scandalo dei fuorionda lo travolgesse mandando a rotoli anche la sua vita privata. Nessun licenziamento per Mister Meloni, al contrario del cameraman messo alla porta per “comportamenti molesti”.
“I video sono ancora ben pubblicizzati sul sito di “Striscia la notizia” — scrive l’avvocato –. Circostanza che deve far supporre come Mediaset ritenga tale vicenda, e i rispettivi filmati, non in contrasto con il proprio Codice etico, che nella lettera di licenziamento del ricorrente assumeva viceversa centrale importanza. Si deve presumere come Mediaset ritenga tale vicenda e i rispettivi video non lesivi della reputazione aziendale, nonostante nel caso relativo al licenziamento del ricorrente, il gruppo giunse a opposte e ben diverse valutazioni”.
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26 Gennaio 2024, 16:55