“Le Iene” hanno intervistato Carla Di Tecco, la titolare del supermercato di Pescara finita nei giorni scorsi in una vera e propria bufera per aver chiesto ai suoi capo reparto: “Voglio i nomi delle donne che hanno il ciclo”. Tutto è partito quando nel bagno delle dipendenti viene trovato un assorbente usato e chiuso come pronto per essere buttato. Questo avrebbe scatenato la furia della direttrice che avrebbe cominciato una vera e propria caccia alla responsabile.
La testimonianza di una dipendente
La Iena Alice Martinelli ha raccolto la testimonianza di una dipendente che per paura di perdere il lavoro ha preferito non farsi vedere: “Ha visto le telecamere delle persone che andavano al bagno in quell’ora”. Dopo aver individuato le donne che erano andate in bagno le avrebbe convocate “chiedendogli se avessero il ciclo o meno”. “Poi – prosegue la dipendente – alle persone che avevano il ciclo ha aperto l’armadietto. Cercava la marca dell’assorbente che era stato trovato”.
“Voglio sapere chi ha il ciclo oggi! Sennò gli calo le mutande io!”
La ricerca è andata a vuoto e Carla Di Tecco ha inviato una nota vocale nel gruppo Whatsapp dei capo reparto: “Vi informate su chi aveva il ciclo mestruale. Fatemi i nomi perché altrimenti faccio una lettera di richiamo a tutte le persone che a quell’ora stavano lavorando. Sono veramente imbestialita. Voglio il nome e cognome di chi oggi ha il ciclo mestruale, ok? Sennò gli calo le mutande io!”. Una richiesta veramente umiliante sia per chi avrebbe dovuto controllare sia per le dipendenti che sarebbero state controllate.
“E’ un capo che mette terrore, hai sempre paura di sbagliare”
“Io so che qualcuna si è fatta controllare per non avere ripercussioni”, ha confessato la lavoratrice. Visto che molte lavoratrici si rifiutano e la responsabile non viene trovata, sarebbe scattata la punizione per tutti. “Lei infuriata ancora di più, ha chiuso i bagni definitivamente – ha raccontato la dipendente – E’ un capo che mette terrore perché hai sempre paura di sbagliare”.
“Vedevo colleghe obbligate a stare sedute in cassa”
A chi sbaglia la direttrice sarebbe solita riservare punizioni o fare dispetti. “Magari passavi al lavaggio piatti in gastronomia dove avevi tutti i turni spezzati e nessuno dei dipendenti poteva parlare con te – ha riferito una ex dipendente – Io vedevo colleghe obbligate a stare sedute in cassa e quando dovevano andare al bagno avere paura di metterci più di un minuto e andare per esempio al bagno di servizio dei clienti perché era più vicino alla cassa”.
L’ex dipendente a cui ha promesso che sarebbe andato via strisciando
“Per una cena che abbiamo fatto tra amici fuori dal lavoro, lei se l’era presa che non era stata invitata”, ha raccontato un collega. Da quel momento, la direttrice lo avrebbe preso di mira e gli avrebbe promesso che lo avrebbe fatto andare via “a quattro zampe strisciando”.
L’incontro tra la direttrice e Alice Martinelli
Carla Di Tecco ha accettato di incontrare Alice Martinelli per chiarire la sua nota vocale: “E’ un messaggio che, per carità, è colorito. Però io non ho effettuato nessuna perquisizione corporea. Spontaneamente qualcuno ha detto: ‘Non è l’assorbente che uso io’”.
“Tratto benissimo i miei dipendenti, qui si respira un clima sereno”
“Sono momenti di sfogo, di rabbia – ha aggiunto – Io ho una carriera di 30 anni. Qui sono due episodi. Ok sono gravi. Io ho chiesto anche scusa per questo audio. Chiunque viene qui può respirare un clima sereno. Io tratto benissimo i miei dipendenti e lo dico a voce forte”.