Bruno Vespa "massacra" il contestatore: "Vada a fare in c*lo"

Giornalista lo contesta sul treno, Bruno Vespa: “Vada a fare in c*lo” – Video

Daniela Vitello

Giornalista lo contesta sul treno, Bruno Vespa: “Vada a fare in c*lo” – Video

| 26/08/2024
Giornalista lo contesta sul treno, Bruno Vespa: “Vada a fare in c*lo” – Video

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Botta e risposta al vetriolo tra Bruno Vespa e Matteo Gracis. Il primo non ha bisogno di presentazioni, il secondo – fondatore del giornale “L’indipendente” – su Instagram si definisce ” giornalista e libero pensatore”. Il conduttore di “Porta a Porta” è stato avvicinato da Gracis in treno: “Scusi se la disturbo, posso chiederle una foto?”. Il decano della Rai si è mostrato disponibile: “Prego, una foto non un video”. A quel punto, è diventato chiaro che non si trattava di una richiesta di selfie ma di una vera e propria contestazione immortalata in un video. “Bruno Vespa, uno dei più grandi professionisti della disinformazione -ha esordito Matteo Gracis – di un giornalismo che è megafono della voce dei padroni. Questo è il suo lavoro da una vita, la propaganda delle grandi istituzioni”. Immediata la reazione di Bruno Vespa. “Ma vada a fare in cu*o – ha sbottato – Può accomodarsi, per favore? Se ne va democraticamente o se ne va da solo? Vada al diavolo”. Il contestatore si è allontanato ma non prima di dire: “Certo che me ne vado, scusi se l’ho disturbata. Continui a fare il suo lavoro meschino. Arrivederci”.
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Il contestatore di Bruno Vespa spiega le ragioni del suo gesto

Matteo Gracis ha spiegato ai suoi follower le ragioni del suo gesto: “Eccolo qui Bruno Vespa, uno dei più noti rappresentanti e responsabili dell’informazione spazzatura che abbiamo in Italia. È vero che l’ho disturbato ma la mia contestazione è stata educata, civile, del tutto pacifica, senza insulti né alcun gesto aggressivo. Anzi, mi sono anche scusato per l’incursione. L’ho contestato perché ritengo giusto e importante esternare a questi soggetti, che di norma sono abituati a gente che chiede autografi e selfie, il proprio dissenso. I danni causati da pennivendoli simili per me sono incalcolabili. Decenni di propaganda televisiva, di giornalismo sensazionalistico, di distrazioni di massa che hanno rin*oglionito e lobotomizzato intere generazioni di italiani”.
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Bruno Vespa (Foto da video)

“E’ tutta una vita che questi camminano sui tappeti rossi”

“Una piccola e innocua contestazione mi sembrava il minimo – ha aggiunto il contestatore di Bruno Vespa – Avete notato l’incapacità a qualsiasi forma di confronto. Se dovesse succedere a me una cosa simile, sarei estremamente curioso di capire le ragioni di chi mi critica e ascolterei volentieri per poi in caso ribattere. Questi non sono abituati a cose simili, è tutta una vita che camminano sui tappeti rossi e che da brave voci dei padroni godono dei privilegi che spettano a chi esalta e serve le élite. Viva il giornalismo libero e indipendente. Viva l’onestà intellettuale, viva i contestatori”.


Pubblicato il 26/08/2024 14:24

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