Brigitte Macron, moglie del premier francese Emmanuel Macron, ha rilasciato una rara intervista alla cronista politica Catherine Nay per il settimanale “Paris Match”. Di lei si è sempre parlato più per la sua differenza d’età con il marito (24 anni) che per il suo ruolo da première dame. L’incontro tra i due è avvenuto a scuola, quando Brigitte Trogneux insegnava letteratura e organizzava un laboratorio di teatro al liceo cattolico Providence di Amiens. Parlando della sua storia d’amore con il premier ricorda: “C’era tanta confusione nella mia testa. Per me, un ragazzo così giovane era qualcosa di proibito”. Ai tempi era una professoressa e come se non bastasse era sposata e aveva tre figli. “L’unico ostacolo erano i miei figli. Mi sono presa del tempo per non rovinare la loro vita. Ci sono voluti dieci anni per rimetterli in carreggiata. Potete immaginare cosa hanno sentito”, racconta.
“Pensavo che si sarebbe innamorato di una coetanea, non è successo”
Una storia d’amore che ha superato molti ostacoli e che non si è interrotta neanche quando Emmanuel Macron è stato mandato a studiare a Parigi dai genitori. “Pensavo che si sarebbe innamorato di una coetanea – confessa – Non è successo. Per quanto mi riguarda, non sono più andata a teatro a Providence”. Poi assicura: “Siamo una coppia normale. A volte non siamo d’accordo. Esercito l’influenza che una moglie può avere sul marito. O è troppa o è nulla. Il fatto che sia Presidente non ha cambiato niente. A parte il fatto che siamo sui giornali”. Brigitte Macron ammette che lei e il marito si vedono molto poco, al mattino e la sera tardi. “Quando sento che è disponibile – svela – faccio domande e gli dico quello che penso. Quando interagisco con i ministri, glielo dico. Lo stesso vale per le mogli degli capi di Stato, le associazioni e le persone che mi mandano messaggi”.
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“Ho avuto tanti studenti molto brillanti ma nessuno con le sue capacità”
In tutti questi anni Brigitte Macron è stata bersaglio di critiche, anche violente, specialmente durante i mesi della protesta dei gilet gialli o delle manifestazioni contro la riforma delle pensioni. “In 27 anni che ci conosciamo, non c’è stato giorno in cui non mi abbia sorpreso”, dice la moglie del presidente parlando del giovane marito. “Non ho mai visto una tale memoria visiva e uditiva. Una tale capacità di archiviazione intellettuale – confida – Ho avuto tanti studenti molto brillanti, ma nessuno con le sue capacità. L’ho sempre ammirato”. La première dame svolge una serie di missioni ufficiali, risponde alle richieste dei cittadini francesi che desiderano incontrarla, supervisiona e sostiene opere caritatevoli, culturali o sociali.