Bianca Balti è stata ospite di “Belve“, programma condotto dalla giornalista Francesca Fagnani. La top model si è raccontata con entusiasmo e sincerità parlando di episodi delicati della sua vita, dagli abusi all’uso di droghe. Che belva si sente? chiede in apertura la Fagnani. “Secondo me la belva che si vede, poi mi sono tatuata un gatto sul braccio e avrei detto gatto, ma ne ho preso uno e ho cambiato idea. È molto esigente, me lo aspettavo più indipendente. Mettiamo che sono un gatto indipendente”. Come bisogna essere per riuscire a fare la modella? “Credo che la modella possano farla anche le deficienti, ma per durare tanto bisogna avere un po’ di sale in zucca”. Qual è il talento che si deve avere per diventare una top model? “Credo che il talento stia nel fare le scelte giuste. Io duro da 18 anni perché ho saputo dire tanti no. Ricordo che appena ho iniziato a fare la modella un colosso del beauty mi ha offerto un contratto intorno a un milione e ho detto di no. Ho pensato: Se mi fanno questa offerta oggi, chissà che offerta mi faranno domani e poi è successo”.
Bianca Balti: “Mi vergogno tantissimo di dire che faccio la modella”
Qual è il contratto che le ha dato più soddisfazioni? “Sicuramente quello per lo spot di Dolce&Gabbana. Quello sul barchino, a Capri, con quel bonazzo (il modello David Gandy, ndr.), quella è stata una soddisfazione su tutti i fronti sia dal punto di vista professionale che economico”. Quanto si guadagna con questi lavori? “Più o meno un milione ma sono contratti spalmati su più anni”. E’ vero che quando deve dire che fa la modella si vergogna? “Sì, mi vergogno tantissimo perché sul lavoro di modella c’è tanto pregiudizio, per questo mi imbarazzo a dire che faccio questo lavoro”. In cosa lei si sente veramente brava? “Mi sento empatica, penso che quello sia il mio super talento”.
“Con mia madre ho chiarito dopo la terapia”
Un suo pregio e un difetto? “L’onestà, sono una persona trasparente, un mio difetto sono le dipendenze, intendo anche quella affettiva che è quella da cui non mi sono riuscita a liberare”. Nella sua vita ci sono stati più momenti neri e momenti belli? “A livello di quantità forse più momenti neri, ma i momenti belli sono stati così belli da annullare quelli neri”. Il rapporto con sua madre? “Per mia madre ero un po’ come un oggetto bello da esporre ma ho avuto la fortuna in terapia di confrontarmi con mia mamma su questo argomento e in effetti per lei la bellezza aveva un valore specifico, come fosse una carta per la libertà. Da quel momento, ho fatto un po’ pace con lei e con questo aspetto.”
Le molestie a 14 anni e lo stupro a 18 anni
A Francesca Fagnani la modella confida un episodio avvenuto quando aveva solo 14 anni. A una festa, un ragazzino la fece bere e la molestò: “È un ricordo che è ritornato recentemente. L’avevo rimosso al momento per non doverlo affrontare. Ricordo che quella sera, questo ragazzino mi voleva fare bere, subivo quella pressione e non ho voluto dire di no. Ho bevuto una bottiglia di limoncello. Poi, mi molestò. I ricordi sono venuti a galla più di recente, come lui che mi metteva le mani nelle mutandine e il resto. Non ne parlai con nessuno. Anche quando ho subito uno stupro non ne ho parlato con nessuno. A torto, pensavo che mia madre fosse l’ultima persona a cui dirlo perché mi avrebbe sgridato, ma mi sbagliavo”. Francesca Fagnani chiede poi a Bianca Balti di raccontarle della violenza che ha subito quando aveva solo 18 anni. La modella spiega che si trovava a un rave, quando con un ragazzo appena conosciuto, un bacio degenerò in violenza: “A 18 anni ho subito uno stupro. Ero a un rave party, in stato di ebbrezza, non ero lucida. È successo con un ragazzo che avevo conosciuto quella sera al rave e che mi piaceva. Da un bacio si è passati alla violenza. Io dicevo di no, cercavo di fermarlo. Non l’ho mai denunciato. Se l’ho rivisto? Pensa che tristezza, l’ho cercato per tantissimo tempo dopo quella sera, andavo a tutti i rave sperando di rincontrarlo giusto per fare pace con l’idea che magari c’era una storia e non era proprio uno stupro. L’ho incontrato dopo anni quando già facevo la modella, usciva da un SERT (Servizio per le Tossicodipendenze). Mi ha fatto piacere vederlo, credo che nella mia mente avessi bisogno di normalizzare questa esperienza, di dire siamo solo amici”.
“Sono stata dipendente da ogni tipo di droga, sono pulita dal 2013”
Dopo questi terribili episodi, Bianca Balti ha sviluppato una dipendenza affettiva: “Sì! Ho un bisogno fortissimo di essere amata, se nel mio passato facendo un favore sessuale mi sentivo amata, allora lo facevo. Non pensavo mai di mettere dei limiti, andavo al ritmo di quello che mi veniva chiesto”. Dai 14 anni in poi entra nel tunnel delle dipendenze. Quali droghe ha provato? “Ho avuto la dipendenza dal fumo, dall’alcol, dalle droghe, tutte ma sono completamente pulita dal 2013. E iniziata da quando avevo 15 anni in poi.” Quanto all’abuso di droghe, la modella lo definisce il “momento più basso”, anche perché aveva perso completamente la voglia di vivere: “Ne sono uscita quando ho toccato il punto più basso. Non ce la facevo più, sentivo di non avere più voglia di vivere. Avrei voluto morire, ma siccome non ero abbastanza coraggiosa da togliermi la vita, ho detto proviamoci e ce l’ho fatta. È solo dal punto più basso che si può risalire. Ce l’ho fatta grazie ai miei genitori, al mio manager. Nessuno sapeva che usassi sostanze, non si capiva dall’apparenza. Per me era diventato un usare le sostanze per sopravvivere. Mi ricordo come stavo nelle crisi di astinenza, stavo malissimo. Dovevo svegliarmi di notte e assumere sostanze o mi ritrovavo in un bagno di sudore freddo. Come pagavo la droga? Ho iniziato a lavorare a 20 anni, e non aveva problemi di denaro. Quando ero ragazzina, ero fidanzata con uno spacciatore e me la procuravo così”.
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“Non provo rancore per l’uomo che mi ha violentata”
Quando è andata via di casa? “Quando avevo 18/19 anni e vivevo in una comunità con altri ragazzi era molto divertente, facevamo festa tutte le sere, prendevamo il cibo dagli scarti dei mercati”. Poi è iniziata una carriera sfolgorante nel mondo della moda. Cosa le piace del successo? “A me piace molto il successo!! Una cosa bella e non aver problemi economici, da mamma in questo momento è la cosa più bella della mia professione, poter provvedere a loro al meglio. In generale, mi piace quando la gente mi riconosce, gli eventi, i red carpet”. Francesca Fagnani le chiede se la modella provi rancore per l’uomo che l’ha violentata: “No, perché in lui vedo un grandissimo disagio, porto rancore verso me stessa perché mi perdono poco di essermi messa in queste situazioni, non intendo lo stupro che non è causa mia, ma il fatto di andare ai rave, assumere droghe, non essere lucida”. Ha mai avuto paura di morire? “Ho tante amiche che sono morte o di overdose o di incidenti dovuti alla scarsa lucidità. Io mi sento graziata. Qualcuno mi ha protetto. Credo nel mio Dio, che non è un Dio cristiano, credo a una forma meditativa di preghiera”.
Due matrimoni alle spalle e due figlie
Bianca Balti ha alle spalle due matrimoni finiti. Dal 2006 al 2010 è stata sposata con il fotografo Christian Lucidi, da cui ha avuto la figlia Matilde. La modella, poi, ha iniziato una relazione con Matthew McRae da cui, nel 2015, ha avuto la figlia Mia. Pochi mesi dopo il matrimonio celebrato nel 2017, i due si sono lasciati. Si è sentita una madre adeguata? “Sì, mi è venuto molto naturale fare la mamma, ho sempre avuto l’istinto materno. Ne avevo voglia sin dai 14 anni. Quando sono rimasta incinta ero pulita da droghe e altro”. Poi Bianca Balti parla di come l’abbia fatta soffrire la scelta della figlia Matilde di vivere con il padre: “Al tempo mi stavo trasferendo per l’ennesima volta, stavo andando a vivere a Los Angeles. Lei ha deciso di andare a vivere con il padre. Solo di recente mi ha confessato che lo aveva fatto perché aveva voglia di un po’ di stabilità. Ne ho sofferto tantissimo, troppo. Però è incredibile quanto la natura umana sia resiliente, poi ti abitui e grazie al cielo c’è la tecnologia” E aggiunge: “Adesso abbiamo un ottimo rapporto e mi dice che non voleva vivere con me perché ero un casino. Allora però è stata durissima capire che, al di là degli sforzi che avevo fatto per cambiare, il male che le avevo fatto l’aveva portata a fare questa scelta”.
“Mi piaccio, mi darei otto e mezzo anche se vorrei più capelli”
Quali esperienze vorrebbe che vivessero le sue figlie? “Per me, le mie figlie potrebbero rivivere tutte le esperienze che ho fatto perché mi hanno portato ad essere la donna che sono oggi e di cui sono fiera”. Che rapporto ha con il denaro? “Terribile! Con il denaro ho un rapporto di fiducia. Ho deciso di non preoccuparmi. Ho fede che l’universo si prenda cura di me, se rimango ottimista”. La supermodel parla del suo rapporto con la bellezza e con i segni del tempo che passa: “Io mi piaccio, mi darei otto e mezzo. Vorrei tanti capelli, perché ora ho le extension”. Cosa mi piace di più di me? “Gli occhi e la faccia in generale, di meno la pelle delle gambe, ho i capillari. Vivo male il tempo che passa. Da una parte mi sento meglio con me stessa perché sto proprio bene, però ho quella tristezza del dire che sarebbe stato bello sentirmi così bene ma nel corpo che avevo a 20 anni. Di cosa ha paura? “Di non essere più attraente agli occhi degli altri, la bellezza ti apre delle porte, è bello essere viste belle”.
Bianca Balti: “Sono innamorata ma lui non ricambia”
E’ innamorata adesso? “Sono innamorata ma non ricambiata. Io sono sempre innamorata. C’è una simpatia comune ma nessun interesse a fare qualcosa di serio”. Ha avuto esperienze con le donne? “Ho baciato donne, toccato donne, ma non mi piace la vagina. Trovo che le donne siano bellissime, mi eccitano sessualmente, ma nell’atto non ce la faccio”. La Fagnani ride e aggiunge: “Faccio queste domande ma spero sempre che si resti più nel vago”. Bianca Balti, però, non ha alcuna intenzione di restare sul vago. “Io prego il mio Dio di alleviarmi questa attrazione verso il pene, è una piaga, perché poi questi uomini non vanno bene. Farei a meno degli uomini volentieri se non fosse per quella cosa. Mi andrebbe bene anche non essere attratta per niente, asessuata. Invece no, sono molto attratta”. Una sua belvata? “Quando era giovane mi piaceva iniziare le risse e dare botte. Volevo che le ragazze avessero paura di me. Poi è passato”. E’ felice oggi? “Sì sono felice, anche questa cosa di non avere una relazione romantica in fondo è un bene, mi sento in forma e in pace con me stessa”. Cosa non si perdona? “Di aver fatto soffrire mia figlia grande. Ho fatto il meglio che potessi fare, come mia madre ha fatto con me”.
