Bianca Atzei e il compagno Stefano Corti sono stati gli ospiti della prima puntata della nuova stagione di “Mamma Dilettante”, il podcast di Diletta Leotta. La coppia sta insieme dal 2019. Prima la cantante era legata al campione di motociclismo Max Biaggi. Stefano Corti è un inviato del programma Mediaset “La Iene” e con Bianca Atzei ha messo su famiglia. La coppia infatti ha un bimbo, Noa Alexander, nato a gennaio 2024. Ospiti di Diletta Leotta, i due hanno raccontato aneddoti inediti legati all’inizio della loro storia d’amore. La padrona di casa chiede ai suoi ospiti di raccontare il loro primo incontro. “È successo durante un concerto di Anna Tatangelo a Milano – ricorda Bianca Atzei -. Lui ha iniziato a provarci spudoratamente con me, mi ha preso la mano. Poi siamo andati via dal concerto e fino alle 4-5 del mattino mi ha scritto centinaia di messaggi, a un certo punto pensavo fosse uno scherzo”. Stefano Corti interviene per fornire la sua versione dei fatti: “Lei è andata su internet e ha visto che ero fidanzato con una mia collega. In realtà non sapeva che mi ero lasciato da qualche mese. Due sere dopo quel concerto è rimasta a dormire da me”.
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Bianca Atzei e gli inizi con Stefano Corti: “Ha fatto delle cose terribili”
Il racconto continua con una rivelazione, Bianca Atzei ricorda il corteggiamento del compagno che a suo dire non è stato affatto romantico: “Un giorno mi dava 10, poi spariva, ha fatto delle cose terribili. Gli ho trovato dei messaggini all’inizio”. La cantante racconta di averlo beccato mentre messaggiava con altre ragazze. Stefano Corti ammette tutto e aggiunge: “Ho fatto proprio delle figure di me**a”. La loro storia d’amore ha rischiato di naufragare prima ancora di iniziare per colpa di un “incidente”. “Una volta ero a lavorare a Verona e noi ci frequentavamo da un mese – racconta Stefano Corti -. Lei era fare un concerto e il suo tour manager mi videochiama durante una canzone in particolare, come le aveva chiesto lei stessa di fare. Lei mi videochiama, mentre io mi stavo sentendo con una ragazza che mi è venuta a trovare e quindi io ho fatto lo screenshot della videochiamata per mandarglielo su WhatsApp per farle vedere che la stavo guardando. Ma mentre facevo lo screen la tipa mi ha scritto e io l’ho mandato senza guardare a Bianca”.

Stefano Corti: “Quando mi fidanzo sono una persona seria, altrimenti non avremmo costruito una famiglia”
Bianca Atzei sorride ricordando la figuraccia del compagno e continua il racconto: “Io apro la foto e vedo questo messaggio della tipa con scritto tipo ‘Ti sto aspettando giù nella hall’. Io sono rimasta senza parole. Lui non si era accorto del messaggio e io gli ho detto: ‘Ciao, basta. Non ho voglia di vivere queste cose, sono stata molto male, non ho bisogno di questo’”. “Io mi sono sentito un co*lione – interviene l’inviato de “Le Iene” – Io mi ero lasciato dopo due anni e mezzo di storia, da pochi mesi e mi ero riappropriato da poco della mia vita. Quando mi fidanzo sono una persona seria, altrimenti non avremmo costruito una famiglia, ma quando sono da solo io sono uno che si diverte. Ero nel limbo dell’indecisione: se frequentarla seriamente oppure dedicarmi del tempo per capire cosa volevo realmente. Poi una sera andiamo in un karaoke marcio, di pessimo gusto. Lì lei mi canta una canzone e mi sono innamorato, è cambiato tutto. Da lì non ho fatto più nulla. Dopo tre, quattro mesi abbiamo cercato nostro figlio Noa”.
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Stefano Corti ha un altro figlio: “Abita a Marsiglia, è stato concepito in Tunisia, oggi ha 17 anni”
Il compagno di Bianca Atzei racconta anche del suo primogenito, nato quando aveva appena 21 anni. Il ragazzo oggi ne ha 17, ma ha scoperto della sua esistenza dopo la sua nascita. “Abita a Marsiglia – racconta – è stato concepito in Tunisia ed è nato a Viterbo. Io l’ho saputo che era nato per caso, tramite una lettera”. “Quando l’ho scoperto sono partito per Marsiglia – continua – per conoscerlo. Sono andato per capire se c’era davvero questo bambino. L’ho visto, l’ho preso in braccio e ho detto: ‘Cavolo che bello, è mio’. Quello che facciamo noi non deve riflettersi su di loro, perché far pagare a loro le conseguenze delle nostre azioni?”. Poi ammette di essere stato un padre assente nei primi anni di vita del primogenito, sia per la distanza sia perché era molto giovane. “Non lo abbiamo cercato – aggiunge parlando del figlio maggiore -, ma è giusto che una persona si assuma le proprie responsabilità. Purtroppo abitava a 800 chilometri di distanza e a 20 anni facevo l’animatore nei villaggi turistici, guadagnavo 500mila lire. Adesso ci vediamo molto più spesso, ci sono sempre”.