Beatrice Luzzi, diventata popolare a cavallo tra gli anni ’90 e i 2000 grazie alla soap “Vivere”, non è di certo una che le manda a dire. Ne ha dato prova al “Grande Fratello”, reality al quale ha partecipato prima come concorrente classificandosi seconda e poi come opinionista. In tanti scommettono che l’esperienza appena conclusa sarà l’ultima viste le scintille con il conduttore Alfonso Signorini e lo scarso feeling con l’altra opinionista Cesara Buonamici. Beatrice Luzzi non fa mistero di non essersi presa con la conduttrice del Tg5. “Quando nella scorsa edizione ero al GF come concorrente e subivo molestie psicologiche, lei non ha mai speso una buona parola – dichiara in un’intervista al “Corriere della Sera” – Non mi sopportava. Quest’anno non mi ha accolto con grande entusiasmo. E non l’ho mai sentita dalla mia parte. Andare a cena insieme? Direi di no”. Riguardo al conduttore invece dice: “Alfonso è un personaggio a 360 gradi, dipende da come gli gira, dall’angolatura da cui si pone. Quando è in buona è in buona, quando è in cattiva è in cattiva”.
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L’ex gieffina: “I miei figli sono la mia debolezza, li ho messi davanti a tutto”
Beatrice Luzzi è nota per non avere peli sulla lingua e per dire sempre ciò che pensa. “Non è una mia priorità essere compiacente, antica virtù femminile da cui mi sono emancipata – sottolinea nell’intervista al “Corsera” – Sono una persona con un pensiero critico e indipendente, per questo mi hanno messo lì. Il mio compito era avere un’opinione e suscitarne altre, l’ho svolto a dovere. Divisiva lo sono sempre stata, però penso di aver detto cose di senso comune. Comunque (…) sul web ho una schiera di sostenitori che cresce, negli ultimi mesi ho guadagnato cinquemila follower”. L’attrice romana rivendica il suo status di donna tutta d’un pezzo: “Ho 54 anni, ho studiato per 30, lavoro da quando ne avevo 14, sono una donna strutturata, ho il coraggio e il dovere di espormi e questo a qualcuno fa paura”. L’unica debolezza che ha sono i suoi due figli, Valentino ed Elia, avuti dall’ex compagno Alessandro Cisilin. “Li ho messi davanti a tutto”, dice di loro.
“In amore cerco la congiunzione totale di due vite, per adesso rimando”
L’ex gieffina si professa single e fa sapere che in questo momento nella sua vita non c’è spazio per l’amore: “Ho due figli adolescenti, è sempre una fase delicata, richiedono attenzioni. Se dovessi lasciarmi andare alla passione avrebbe la meglio su tutto il resto, perché quando amo sono assoluta, cerco la congiunzione totale di due vite. Non posso, rimando. Di amore ne ho avuto tanto, tuttavia non gli ho mai dato una valenza primaria, sono un’idealista, ho più passioni sociali e civili”. L’attrice traccia poi l’identikit del suo uomo ideale: “Non mi piacciono gli uomini molto alti. Li preferisco sul metro e 75-78, massimo uno e 80. Devono avere tanti capelli, possibilmente lunghi. Guardo anche la bocca. E le gambe forti, come due colonne. Da ragazzina ero pazza di Boy George. Oggi ammiro Bradley Cooper, anche se ha gli occhi chiari. Bello e figo, con carattere”. In passato, Beatrice Luzzi finì al centro del gossip per via di un flirt con Gerard Butler. “L’ho incontrato nel 2004, al Festival di Ischia – racconta – Ci siamo piaciuti. Era scozzese, europeo, vivace, ironico, mi colpì. Mi cantò una canzone”.
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Beatrice Luzzi: “Ho lasciato ‘Vivere’ perchè quel ruolo mi stava consumando l’anima”
Sul fronte professionale Beatrice Luzzi ammette di aver rischiato lasciando la soap “Vivere” dove dal 1999 al 2001 ha prestato il volto a Eva Bonelli. “Guadagnavo 12 milioni di lire al mese – rivela – ero super popolare, però quel ruolo mi stava consumando l’anima, aveva eroso la mia identità. Rivolevo la mia privacy, la mia libertà. E ho mollato. L’ho pagata cara, per rimettermi sul binario ci ho messo un po’”. Nel 2001, inoltre, si lasciò sfuggire un’occasione: “Mi offrirono un’altra fiction molto importante. Ma avrei dovuto lavorare di nuovo con un collega che non sopportavo. Rifiutai e persi il treno. Però alla fine ho fatto bene, ho accumulato esperienze in altri campi e sono più completa (…) “Sono riuscita a sopravvivere restando quella che sono, affrontando anche difficoltà economiche vere con due figli piccoli”. Non tutti sanno che per tre anni Beatrice Luzzi ha scritto le domande del quiz di RaiUno “L’Eredità”. “Un lavoro di fine intelletto, in pratica sondavo tutto lo scibile umano, domande e risposte passano tre fasi di verifica a livello accademico, anche le risposte sbagliate devono risultare credibili. Una faticaccia, facevo ricerche 12 ore al giorno”, confida.
