Artem Tkachuk, attore ucraino che nella fortunata serie “Mare Fuori” presta il volto a Pino o’ pazzo, la spara grossa sulla depressione su Instagram definendola “uno stato emotivo dei deboli”. “Prima dei miei 18 anni ho visto la morte faccia a faccia almeno 3 volte – svela – Non c’è tempo per essere depressi. Ipocriti. Il tuo sogno è più grande dei mostri che stai affrontando, quindi alza la testa e guarda in alto invece di seguire il pensiero mediocre della gente comune, o di Google, di Instagram o TikTok. A guardare informazioni inutili o ignoranti, seduti sul divano a piangere perché le cose non vanno come vorreste”.
“Alla fine vince chi tutte le mattine si alza per affrontare la vita”
“I social sono diventati il vostro posto preferito – continua il 23enne – Riuscite a essere tutti poeti, tutti artisti, tutti personaggi famosi, intelligenti e preparati su ogni tipo di argomento. Continuate a raccontare una vita che non è la vostra, a ostentare qualità che non avete e qualcuno ci crede pure”. “Ma sapete chi vince alla fine? – aggiunge – Alla fine vince chi tutte le mattine nella sua umiltà si alza per affrontare la vita nonostante i problemi (…) Perché tutto parte dal principio, cioè i vostri pensieri. E a decidere cosa dovete pensare non sono io. Dove indirizzare la vostra attenzione e il vostro tempo, che poi chiamate depressione”.
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“La depressione è stata la mia migliore amica per tutti questi anni”
Dopo le numerose critiche piovute sul suo capo, Artem Tkachuk ha provato a metterci una pezza raccontando la sua personale esperienza con il male di vivere: “Cari amici, la depressione è stata la mia migliore amica per tutti questi anni e l’ho imparata a gestire lavorando e prendendo controllo sulla mia mente da solo. Quelli che si definiscono più forti in realtà erano quelli più deboli, e a noi cresciuti con la rabbia, ci riconosci subito, abbiamo occhi diversi. Prima di criticare una persona bisogna conoscere almeno il 20% di quello che ha passato, quanti mostri e dubbi ha dovuto sconfiggere sul suo cammino e quante volte doveva evadere dalla depressione perché non poteva permettersi questo lusso chiamato depressione”.