Dell’arresto di Alessandro Basciano si è occupato anche il programma di Rai2 “Ore 14”. L’ex concorrente del “Grande Fratello Vip” è finito nel carcere di San Vittore con l’accusa di stalking nei confronti dell’ex compagna Sophie Codegoni. I due sono genitori di una bambina e la loro separazione è stata abbastanza turbolenta. Milo Infante ha letto in diretta alcuni passaggi dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Anna Magelli nell’inchiesta dell’aggiunta Letizia Mannella e della pm Alessia Menegazzo nata a seguito di una denuncia presentata da Sophie Codegoni a dicembre del 2023. “Ti ammazzo come un cane” e “devi avere paura di rientrare a casa” sono alcune delle terribili frasi che l’ex protagonista di “Temptation Island” e “Uomini e Donne” avrebbe pronunciato.
Arresto Basciano, gli insulti e le minacce contenuti nell’ordinanza
Ed ancora: “Tr**a che non sei altra. Bas*arda, con tutto quello che mi hai fatto penare. Devi m0rire! Fai schifo. C*ssa che non sei altra, che sai solo …… in giro. Solo a fare la fenomena. Me*da che non sei altro (…) Mi hai rotto il …Non ti voglio vedere. Car*gna che non sei altra, maledetta, hai fatto di tutto e di più. Bast***a, devi morire. Rispondi perché finisce male (…) A me non mi devi provocare. Non mi sta bene con chi stai. Ti hanno fatto foto, porto tutto al giudice. Ho già girato al mio avvocato, finisce male stasera. Ti sto facendo mandare una pattuglia dei carabinieri. Ti devo spu****are sui social o rispondi al telefono? Ora scrivo un post, ti avviso. Rispondi immediatamente, c’è mia figlia. Me la paghi, giuro su Dio, stavolta me la paghi, ti denuncio (…) Ricordati che io sono Ale Basciano (…) e tu sei solo una sfi*ata che pesa venti chili e se voglio (…) a te e a chi ti sta intorno. Vali quanto un…”.
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“Alessandro Basciano chiamava Sophie Codegoni 50-60 volte al giorno”
“C’è tutto il corredo della rabbia narcisistica – ha commentato Roberta Bruzzone – Evidentemente questo signore non ha ottenuto da lei il controllo sulla sua vita che si aspettava di avere e quindi l’ha aggredita. La aggredisce sotto il profilo reputazionale, la minaccia di morte, cerca di farla sentire inadeguata e cerca in tutti i modi di farle terra bruciata intorno. Cercando di trasformarsi lui in una assai improbabile vittima. Qui ci sono tutti gli ingredienti del narcisismo maligno”. Milo Infante ha elencato alcune delle prove raccolte: “La controllava con continue telefonate e videochiamate nell’ordine di 50/60 chiamate al giorno a cui a volte non rispondeva. Le inviava innumerevoli messaggi ove a fronte delle mancate risposte la insultava e minacciava di toglierle la custodia della bambina (…) Al culmine di una lite le sputava in faccia”. Nell’ordinanza viene citata anche un’aggressione avvenuta lo scorso 14 novembre ai danni di due amici di Sophie Codegoni. “Vi ammazzo come cani, non sapete con chi avete a che fare”, avrebbe urlato Alessando Basciano picchiando e danneggiando l’auto di uno dei due.
L’avvocato di Alessandro Basciano: “Si è sempre trattato di violenza verbale”
“Fanpage.it” ha intervistato Leonardo D’Erasmo, avvocato di Alessandro Basciano. “Il mio assistito è molto rammaricato per l’accaduto perché non vuole passare per una persona violenta, anche perché poco tempo fa Sophie a Verissimo aveva dichiarato che stessero cercando di mantenere un buon rapporto per la bambina – ha dichiarato il legale – Si è sempre trattato di violenza verbale e non fisica, ci sono stati tanti piccoli episodi violenti che si sono scambiati a vicenda nel corso del tempo, solo che lei li ha denunciati, mentre lui no”.
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“Se una persona ti perseguita non continui a vederla come faceva lei”
“Continuava a non arrendersi perché lei gli dava motivo di non farlo – ha affermato Leonardo D’Erasmo – Lui le faceva regali e lei li accettava, si vedevano di continuo e stavano insieme. Sicuramente si tratta di un rapporto non sano, ma è sbagliato dire che lui fosse violento o la perseguitasse perché se una persona ti perseguita non continui a vederla, non la cerchi. Nessuno cercherebbe il proprio aggressore. Avevano entrambi dei comportamenti non sani nella relazione, confido in una dichiarazione da parte della signora Codegoni. Posso capire che lei abbia esercitato il diritto di denuncia, ma la situazione poi era rientrata”.