Un anno fa, ospite de “La volta buona”, Antonello Fassari – morto sabato 5 aprile a 72 anni – aveva parlato della depressione che lo aveva colpito dopo la separazione dalla moglie Maria Fano. La rottura era avvenuta dopo 23 anni d’amore e la nascita di una figlia, Flaminia. “Vivo un momento di passaggio che va avanti da quattro anni, da quando è finita l’unione ventennale con mia moglie – aveva raccontato l’attore romano – È un po’ come se fossi in barca. Ma non ho ancora un approdo. Non siamo ancora separati, ma non sono pentito della separazione, sono dispiaciuto”.
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Antonello Fassari, cosa fa la figlia nata dall’unione ventennale con la moglie
Come se non bastasse, da tempo, Antonello Fassari soffriva di angina pectoris, un dolore toracico legato ad una insufficiente ossigenazione del cuore che aveva descritto così: “Stavo male, non riuscivo a fare le cose di tutti i giorni. Sentivo come una carpa dentro, qualcosa che mi mordeva. Ero divorato dalle ansie. Però fortunatamente le cure mediche e le attenzioni di persone preparate mi hanno salvato la vita”. La star de “I Cesaroni” aveva ritrovato la serenità sentimentale grazie a Lorella, una donna che aveva mostrato anche sui suoi social. Flaminia, figlia di Antonello Fassari, fa la personal chef e la professione del padre non l’aveva mai entusiasmata più di tanto. “Il mio lavoro non è mai piaciuto a mia figlia – aveva confidato l’attore – non le piace l’ambiente, non l’ha mai considerato una cosa seria, e questo mi dispiace un po’. Tuttavia, mi ha fatto i complimenti per ‘Romanzo criminale’”.

Enrico Brignano: “Ricordo la tua risata inconfondibile, la tua gentilezza, il tuo sorriso”
In queste ore, oltre a Claudio Amendola che è stato il primo a rompere il silenzio, tanti amici e colleghi stanno ricordando Antonello Fassari sui social. “Antonello mi mancherai tanto – ha scritto Enrico Brignano – ricordo di te le lunghe chiacchierate sul set del film Bambino di Betlemme e poi sul set dei Cesaroni la tua risata inconfondibile, la tua gentilezza, il tuo sorriso. Fai buon viaggio amico mio e riposa in pace”. “Antonello, che dolore! Mi sembra impossibile – gli ha fatto eco Elena Sofia Ricci – Grazie per tutto quello che ci hai donato, per il tuo talento, la tua sensibilità e infinita gentilezza, mancherai”. “Addio Antonello Fassari, compagno di lavoro e persona adorabile col quale ho girato film e serie tv di successo. Antonello era oltre che un grande professionista un signore cordiale, simpatico, educato. Un abbraccio e condoglianze alla sua famiglia”, è il ricordo di Ezio Greggio. “Ciao caro Antonello sei stato un bel Mastro Titta nel nostro Rugantino. Ti ricorderò sempre con affetto”, ha scritto Enrico Montesano. A piangere la scomparsa di Antonello Fassari è anche Nina Soldano: “Ciao Antonello! Girare e viverti sul set è stato un piacere immenso. Simpatico, educato e quante risate. Era il 2023 ‘Flaminia’ opera prima di Michela Giraud. Ancora non ci credo. Fai buon viaggio”.

Vinicio Marchioni: “Non siamo riusciti a lavorare assieme”
“Nel 2000 uscì Il Segreto del Giaguaro, il primo film del rap italiano – ha ricordato Tommaso Piotta – Alla regia, e dietro al bancone di un bar popolare di Roma, Antonello Fassari. Fu un rapporto sincero e pieno d’affetto. La prima volta che andai a casa di Antonello c’era una bellissima foto di lui con Eduardo De Filippo, rimasi di sasso quando mi disse ‘Tommà che dici, proviamo le battute?’. Quelle battute, a volte un po’ colorite, le avevamo scritto io e Fabio, Zanello Bros, con i Manetti e dentro c’era gran parte della scena rap romana di allora, da Primo dei Cor Veleno a G Max dei Flaminio, incluso Antonello che -per chi non lo sapesse- vanta una perla rap-funky scritta con Lele Marchitelli: ‘Roma di Notte’. Fu un’esperienza incredibile, e quel set a Cinecittà mi insegnò tanto, più di quanto potessi capire allora. Grazie Antonè, è stato bello conoscerti e poter lavorare con te…che la terra ti sia lieve!”. “Non siamo riusciti a lavorare assieme, ci abbiamo provato più volte. Se n’è andato un grandissimo attore. È il dolore ogni volta è insopportabile. Ciao Antonè”, ha scritto Vinicio Marchioni.