Un anno fa, Francesco Totti – alle prese con la difficile separazione da Ilary Blasi – “divorziò” anche da Annamaria Bernardini de Pace. La celeberrima e temutissima avvocatessa matrimonialista milanese, nota anche per essere l’ex suocera di Raoul Bova, era entrata in corso d’opera nel team legale dell’ex capitano della Roma capitanato da Antonio Conte avvocato della AS Roma.
La ricostruzione di “Dagospia”
All’epoca “Dagospia” ricostruì così l’improvvisa rottura tra Francesco Totti e Annamaria Bernardini de Pace: “E’ accaduto che, dopo sudati incontri e interminabili compromessi e mediazioni, la suprema avvocatessa meneghina avesse trovato un accordo sulla cifra economica da corrispondere alla Blasi con il di lei legale, Alessandro Simeone. Quindi: niente separazione giudiziale, con le mutande sporche da lanciare in un’aula di tribunale, sotto i riflettori di tv, giornali e social? Manco per il caz*o”.
“L’entourage di Totti ha bocciato la separazione consensuale”
“La separazione consensuale portata a buon fine da Bernardini de Pace e Simeone è stata bocciata dall’entourage di Totti (Noemi, il preparatore Scalia, il legale Conte, etc.), Pupone compreso – fece sapere il sito di Roberto D’Agostino – A quel punto, mentre l’avvocato dell’ex Letterina di ‘Passaparola’ andava a depositare al tribunale di Roma le carte per la separazione giudiziale, la Bernardini de Pace non poteva fare altro che scrivere una letterina a Totti per annunciare che il suo incarico, una volta trovato l’accordo, era giunto al termine. Ciao core…”.
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“Avevo stilato un accordo che non è stato accolto, non piaceva al mio cliente”
A tale ricostruzione seguì una dichiarazione della divorzista più famosa d’Italia. “Nella mia vita ho fatto il 95% di separazioni consensuali e il 5 % giudiziali – disse al “Corriere della Sera” – Avevo stilato un accordo che non è stato accolto, anche perché non piaceva al mio cliente e così la separazione consensuale l’abbiamo consumata io e Totti”.
Annamaria Bernardini de Pace svela perchè ha rinunciato al mandato
A distanza di un anno, Annamaria Bernardini de Pace è tornata sull’argomento, ovvero sul perché abbia deciso di rinunciare al mandato. A “Sette”, inserto settimanale del “Corriere della Sera”, la numero uno in Italia per le cause di divorzio ha confidato di mettere al primo posto la tutela dei figli delle coppie che decidono di dividere le proprie strade.
“C’era troppa gente intorno, io sono una prepotente e volevo comandare”
“Ai miei clienti dico: voi grandi mi pagate, ma io difendo i vostri figli, non voi – ha svelato – Ho mollato un sacco di clienti rinunciando al mandato perché non rispettavano i loro figli”. Che si stesse riferendo anche a Francesco Totti e a Ilary Blasi. Per evitare fraintendimenti, Annamaria Bernardini de Pace ha così motivato la sua scelta di mollare il Pupone: “È andata così perché c’era troppa gente intorno, io sono una prepotente e volevo comandare”.
“Le donne non sono più la parte debole, le vere vittime sono gli uomini”
Come già raccontato in passato, l’avvocatessa milanese ha ribadito di prediligere clienti di sesso maschile. “Sono loro le vere vittime – ha sentenziato – Quando ho cominciato a occuparmi del diritto di famiglia, nel 1987, le donne erano la parte debole: venivano trattate a qualsiasi livello sociale come baby sitter di lusso. Anche l’assegno che veniva dato loro era ridicolo, così a fine anni Ottanta ho sviluppato il concetto di tenore di vita che purtroppo l’anno scorso la Cassazione ha eliminato”.
“Le donne sono diventate prepotenti, arroganti, furbe”
“Ma le donne nel frattempo hanno raggiunto gli uomini come capacità economiche – ha continuato – Quindi non ha senso che vengano gratificate di qualcosa che possono fare da sole. Ora devo proteggere la parte debole. In questo momento ho il 70% degli uomini come miei clienti perché voi non avete idea di cosa sono diventate le donne. Prepotenti, arroganti, furbe”.