Annalisa Scarrone è la protagonista della cover del numero di “Vanity Fair” in edicola questa settimana. Lo scorso 30 giugno la reginetta dei tormentoni estivi, prima donna dopo tre anni a raggiungere la vetta della classifica musicale in Italia, è convolata a nozze ad Assisi con Francesco Muglia, vicepresidente Global Marketing presso Costa Crociere S.p.A. I fan sono rimasti a bocca aperta perché hanno saputo solo in quell’istante che la loro beniamina non era single.

“La notte prima delle nozze ho dormito poco”

Nell’intervista rilasciata a “Vanity Fair”, Annalisa Scarrone parla per la prima volta delle sue nozze e del neo marito. La cantante savonese comincia col confessare che la notte prima del matrimonio ha “dormito poco” essendo “una maniaca del controllo”. “Pensavo solo ossessivamente a tutto quanto – confida – Speravo che le persone sarebbero state bene, di creare un bel ricordo per ciascuna di loro. Io per me ero tranquilla, dei miei sentimenti sono sempre stata sicura”.
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“L’ho conosciuto due anni fa a un evento di Costa Crociere dove lavora”

L’ex finalista di “Amici” racconta il primo incontro con Francesco Muglia: “L’ho conosciuto due anni fa a un evento di Costa Crociere dove lavora. È stimolante, di grande iniziativa, creativo, in testa ha sempre mille progetti e cose da fare. Com’è andata quella volta all’evento? Non è successo niente, non ci siamo nemmeno scambiati i numeri. Lui mi ha scritto poi sui social”. La proposta di matrimonio, si scopre, è arrivata “durante una vacanza”. “Io e lui ci mettiamo alla prova di continuo – svela Annalisa – non c’è mai stasi, che è la cosa che ho sempre temuto nelle relazioni e in ogni ambito della vita. Con lui mi sento sempre in movimento, anche il matrimonio non lo vedo come un punto di arrivo, ma come una ripartenza”.

“Non pensavo che ci sarebbero state così tante persone”

“Ho sempre immaginato che un giorno mi sarei sposata (…) Del vestito non mi è mai importato niente – puntualizza – non pensavo neanche alla chiesa, che è stato un desiderio più di Francesco. Io ho sempre sognato una giornata in cui celebrare un amore e condividere la felicità con i miei cari (…) Non pensavo che ci sarebbero state così tante persone… perché le persone hanno un sacco di impegni… ecco, questo è il genere di problemi che mi faccio nella mia testa (…) Io ho sempre l’ansia”.

“Un figlio? Lo vorrei tanto, ma non ci siamo ancora dedicati”

I due neo coniugi non hanno una casa. “Stiamo un po’ a Genova, un po’ a Savona, io un po’ a Milano – spiega – Sempre con la valigia in mano (…) Il fatto che anche lui sia sempre impegnato aiuta, vuol dire che capisce i miei ritmi”. Il fatto che sia fuori dal mondo dello spettacolo è una “cosa mi piace moltissimo, perché non condividere ogni cosa è salutare. E poi perché lo sguardo esterno è importante: dentro ci sono già io”. Annalisa pensa a un figlio: “Lo vorrei tanto, ma non ci siamo ancora dedicati”.

“Se c’è una cosa che deve essere vissuta liberamente è la sfera delle relazioni”

La conversazione si sposta su “Mon amour”, la canzone tormentone dal ritornello fluido “Ho visto lei che bacia lui, che bacia lei, che bacia me”. “È una scena che racconta di quando, dopo una delusione, provi a stravolgere le tue abitudini, ti butti, sperimenti, e poi alla fine riparti – spiega Annalisa – Io ho sempre fatto così: momenti di grande impegno, poi grandi delusioni, autoanalisi, ricerca e ricostruzione. È un ciclo che si ripete da sempre”. “Il messaggio è un concetto semplicissimo: la libertà – aggiunge – Se c’è una cosa che deve essere vissuta liberamente è proprio la sfera delle relazioni, dell’amore e della sessualità. Se ho mai baciato una lei? Ovviamente sì. Penso che succeda a tutti durante l’adolescenza, anche per gioco, è la voglia di sperimentare”. Dopo la sperimentazione, precisa, “mi sono sempre piaciuti i maschi”.