15 Novembre 2023, 18:15
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Anna Valle è tornata in tv in prima serata su RaiUno, con la seconda stagione della fiction “Lea – I nostri figli”, dopo il grandissimo successo della prima. Accanto all’ex Miss Italia ci sono Giorgio Pasotti e Mehmet Günsür. La regia è di Fabrizio Costa. In un’intervista a “La Stampa”, l’attrice prova a spiegare il successo del suo personaggio: “La sua forza è l’empatia e la capacità di compenetrarsi con i dolori altrui”. Le serie tv mediche hanno sempre un grande successo perché prima o poi capita a tutti di avere a che fare con la sanità. “In parte è vero – conferma Anna Valle – Nella serie siamo un gruppo di infermiere molto presente. Vero è che si parla di un reparto pediatrico e di un piccolo centro, Ferrara, dove gli ospedali non sono presi d’assalto. A me è successo di essere accudita a Vicenza dove vivo con i miei figli. Roma è alienata, il lavoro convulso, ci si riesce solo se hai passione e pazienza. Da madre so che significa avere a che fare con le ansie dei genitori”.
Anna Valle risiede a Vicenza con il marito e i loro figli: “Ho scelto di vivere qui per questioni logistiche. Mio marito lavora lì e ho Leonardo e Ginevra che prima venivano con me sui set ma ora con la scuola hanno bisogno di stabilità e sono io a fare la pendolare. Ci sono molti pro se hai famiglia, tutto è a portata di mano, una rete protetta, in due minuti di bicicletta copri le distanze e la vita funziona meglio”. L’attrice sogna in grande e ammette: “Il posto dei miei sogni è New York, dei miei sogni, dunque irrealizzabile. Ero lì a Manhattan per accompagnare mio marito e abbiamo visto che è la città delle opportunità. Fossi sola, magari, con una famiglia non vivi leggero”. La fiction che interpreta è ambientata invece a Ferrara. “Le serie risentono dell’ambientazione anche senza esplicitarlo – afferma – Definiscono meglio, regalano personalità alla storia. Escamotage cittadino, si raccontano i quartieri. Il piccolo centro ambienta meglio la vita dei personaggi, non è una ruffianata ma fa sentire più a suo agio chi si avvicina a quella vicenda”.
Tra i suoi posti del cuore c’è anche Ortisei, vicino Bolzano. “‘Vite in fuga’ mi ha portato all’Alpe di Siusi. Me ne innamorai subito – racconta – e da allora ci torniamo ogni anno. Un posto incantato che raggiungi con la macchina, solo per approdare dove abiterai, poi la dimentichi. A Ferragosto noi siamo lì, biciclettate di ore e non incontri nessuno. C’è la funivia che ti porta in ex fienili trasformati in chalet semplicissimi”. In un’intervista rilasciata a Silvia Toffanin, Anna Valle disse di essere contro la maternità surrogata e favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere. “La maternità surrogata purtroppo viene regolata dal denaro e viene utilizzata in modo sbagliato e spesso sfruttata. Io sarei favorevole se regolarizzata – precisa – allora diventerebbe positiva per la donna. Anche per le droghe leggere, la legalizzazione potrebbe essere un deterrente. I ragazzi subiscono il fascino del proibito, se fossero permesse forse i figli ne parlerebbero con i genitori senza paura di confessare un peccato”.
L’attrice racconta di essere stata vittima del web e di fake news: “Sì, avevano scritto che ero malata mentre stavo benissimo. Mi ero presa un anno sabbatico, ero andata a Parigi per conoscere quel mercato. L’assenza ha fatto pensare che ci fosse qualcosa sotto. Anche i produttori non mi chiamavano più. Io non sapevo che fare, ho sofferto molto per la mia famiglia. Quando mio figlio tornò da scuola in lacrime perché qualcuno gli aveva detto che ero molto malata, allora mi sono molto infastidita e ho posto rimedio”. Che mamma è Anna Valle? “Con loro parlo di tutto, spero. Siamo molto attenti a Internet che viene utilizzato dagli odiatori. Lì dentro c’è il far west. Ginevra ha 15 anni e con i social ha già un approccio. Per questo noi genitori cerchiamo di strutturare un dialogo per far capire loro che quella non è la realtà di un rapporto”. E nel tempo libero? “Insieme facciamo immersione e pugilato. La pugilistica è un allenamento bellissimo, una disciplina che richiede testa e concentrazione”.
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La carriera di Anna Valle inizia a 16 anni quando da Lentini, in provincia di Siracusa, arriva al concorso di Miss Italia. “Fui contattata per la prima volta che ero ragazzina – ricorda – dissi di no per due volte poi a 16 anni dissi di sì. Mi ricordo la telefonata ai miei genitori la sera prima delle elezioni. Avevo la fascia di Miss Eleganza. Dissi ai miei di non venire, che sarei tornata io il giorno dopo a Lentini in Sicilia dove vivevo con mia mamma e i miei fratelli. Invece non sono più tornata. Mi dispiacque molto per mia sorella, vivevamo in simbiosi”. “Miss Italia” è stato tolto dai palinsesti tv. “E’ colpa dell’avvento dei social – spiega l’attrice – lo ha fatto diventare vecchio. Se cerchi una vetrina niente ti dà visibilità più del web. Per me è stata una fantastica gavetta. Lungo 15 mesi sei proprietà degli organizzatori e degli sponsor, la disciplina è ferrea. Ho viaggiato in tutto il mondo. Io ero inesperta, la mia famiglia peggio di me e di questo qualcuno si approfittava sfruttandoci a ritmo continuato. C’era ancora il vecchio patron Mirigliani, mi diceva sempre che così si impara, pure a farsi rispettare”.
Dalle passerelle alla carriera di attrice, la bellezza è stata certamente un aiuto per Anna Valle. “Assolutamente sì – conferma – di contro venire da quel mondo non convinceva i registi. Io non l’ho mai vista come un freno. A fare l’attrice ci sono finita per caso, girai un videoclip con Gianni Morandi e lì ho capito che mi piaceva interpretare un personaggio. Mi sentivo bene davanti alla macchina da presa. E ho studiato tanto”. “Un regista con il quale vorrei lavorare? Paolo Virzì – confida – che sa raccontare le donne con poesia e ironia e Gabriele Muccino, mi dicono che lavori in modo approfondito con gli attori. Mi sarebbe piaciuto un progetto brillante con Neri Marcorè che adoro. Qualcosa di divertente, per la prima volta”.
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15 Novembre 2023, 18:15