Andrea Scanzi da Alessandro Cattelan: "Rovinato dai c*li di pietra"

Andrea Scanzi da Alessandro Cattelan: “Le mie interviste rovinate dai ‘cu*i di pietra’”

Germana Bevilacqua

Andrea Scanzi da Alessandro Cattelan: “Le mie interviste rovinate dai ‘cu*i di pietra’”

| 14/03/2025
Andrea Scanzi da Alessandro Cattelan: “Le mie interviste rovinate dai ‘cu*i di pietra’”

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Andrea Scanzi ospite di Alessandro Cattelan su Rai2, a “Stasera c’è Cattelan”, inciampa in un grosso equivoco che nasce da alcune dichiarazioni rilasciate dal giornalista nel corso dell’intervista. Ma andiamo con ordine. Andrea Scanzi esordisce parlando della sua partecipazione al talk di Lilli Gruber “Otto e mezzo” e ammette: “Anche se è molto difficile per me quella è la mia comfort zone. Ma quando Lilli Gruber mi dice ‘rapido’ a quel punto capisco che è come se mi dicesse che sono stato prolisso e noioso, allora cerco una chiusura efficace e brillante, ma non sempre ci riesco”. “Qui puoi prenderti tutto il tempo che vuoi”, lo rassicura Alessandro Cattelan. L’ospite regala al pubblico la sua lezione di giornalismo, e svela un retroscena che si consuma in tutte le redazioni giornalistiche, parlando dei colleghi meno fortunati, quelli che non vanno in giro a cercare la notizia e firmano i pezzi. Andrea Scanzi parla dei colleghi del desk che in un gergo non tanto gentile vengono bollati come “cu*i di pietra”. Una figura che Andrea Scanzi definisce un giornalista frustrato.
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Alessandro Cattelan e Andrea Scanzi (Foto Instagram)

Andrea Scanzi da Alessandro Cattelan: “I colleghi del desk non scrivono, non firmano e devono solo titolare”

“Quello che viene chiamato in gergo giornalistico ‘cu*o di pietra’ – spiega Andrea Scanzi – è colui che non ha spesso una grande vita sociale, perché sta dentro la redazione, non scrive, non firma e deve titolare gli altri che magari non stanno in redazione e fanno i fighi e mandano l’articolo, quindi secondo me c’è anche una certa frustrazione”. Una premessa per spiegare a suo avviso queste figure spesso rovinano i suoi pezzi con una titolazione che più sembra quasi un dispetto e che non esalta il contenuto. “Lo fanno un po’ per punirmi – dichiara l’ospite di Alessandro Cattelan -. Sai, è il loro potere, quindi loro leggono quello che tu gli mandi. Nella loro testa la parte più importante è quella che contiene un attacco, un urlo, qualcosa che può far litigare alla persona che ha intervistato…”. Dichiarazioni che i colleghi del “Fatto Quotidiano” avrebbero interpretato come un attacco diretto al loro lavoro.  Come riporta “Dagospia”, i colleghi del giornalista non l’avrebbero presa benissimo e alcuni della redazione romana e milanese avrebbero chiesto l’intervento dei rappresentanti sindacali interni e del direttore Marco Travaglio.
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“Mi scuso con i colleghi che si sono sentiti offesi. Tutto volevo fuorché questo”

Ma Andrea Scanzi fa marcia indietro dopo la polemica sollevata dalle sue parole nella trasmissione di Alessandro Cattelan e pubblica un breve video su Instagram per chiarire il suo pensiero e fugare ogni equivoco. Il giornalista si dice “molto dispiaciuto per l’equivoco sui c*li di pietra frustrati” e sostiene che nella chiacchierata con Alessandro Cattelan non si riferiva “minimamente” ai colleghi del “Fatto Quotidiano”’. Il giornalista precisa che il suo racconto era legato alle sue passate collaborazioni con “La Stampa”, “L’Espresso” e “Il Riformista” tra 2005 e 2011. A supporto della sua versione sottolinea come nel corso dell’intervista lui abbia citato unicamente articoli che risalivano al 2009 e al 2011 quando ancora non lavorava per il giornale di Marco Travaglio. Un grandissimo equivoco, dunque, anche se resta l’esternazione denigratoria nei confronti della figura del giornalista destinato al desk.

“Il Fatto non c’entra nulla. Ci lavoro dal 2011 ed è casa mia. La domanda di Cattelan era ironica e ho risposto ironicamente. Nessun desiderio di dileggiare una categoria che fa un lavoro complicatissimo. Quando però molti ti fraintendono vuol dire che un errore l’hai commesso. Per questo dopo averlo fatto ieri sui social mi scuso pure qui con i colleghi che si sono sentiti offesi. Tutto volevo fuorché questo. Viva il Fatto!”, conclude .

Pubblicato il 14/03/2025 15:13

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