Dopo la bufera che lo ha investito, Andrea Giambruno ha fatto sapere che non parlerà più dello stupro di Palermo. Il giornalista Mediaset ritiene che il silenzio sia l’unico modo per aiutare la 19enne violentata dal branco a superare il trauma.  In realtà, stando a quanto riferisce il “Fatto Quotidiano”, il first gentleman d’Italia (ruolo che ricopre essendo il compagno della premier Giorgia Meloni, ndr.) sarebbe un “osservato speciale”. La dirigenza dell’informazione Mediaset lo starebbe monitorando e avrebbe consigliato all’anchorman di Rete 4 “di tenersi lontano per un po’ dalla stretta attualità” al fine di “evitare altri guai”.

Il caso Giambruno finisce sulla stampa estera

Com’è noto, Andrea Giambruno ha dichiarato di non doversi scusare per la frase “Se eviti di ubriacarti, non trovi il lupo” che è sfociata in un caso politico. Per il conduttore di “Diario del giorno”, le polemiche scaturite da quell’espressione sono “surreali” e “strumentali”. “Non ho detto che gli uomini sono legittimati a stuprare le donne ubriache”, ha precisato prima di far calare il silenzio sull’argomento. Nel frattempo, però, la sua boutade ha travalicato i confini nazionali approdando sulla stampa estera, dal Guardian a El Pais alla Reuters.

“Una sua sostituzione sarebbe interpretata come uno sgarbo dei Berlusconi alla premier”

La sua ascesa televisiva sembra aver subito una battuta d’arresto. Secondo quanto riporta il “Fatto Quotidiano” l’ipotesi di affidargli un programma in prima serata sarebbe tramontata (“’Era un’idea circolata mesi fa, ma mai presa davvero in considerazione’, sussurra una fonte del Biscione”). “Per ora Giambruno resterà blindato alla conduzione di ‘Diario del giorno’, anche perché una sua sostituzione sarebbe interpretata come uno sgarbo dei Berlusconi alla premier – si legge sul “Fatto Quotidiano” – Ma non sarà una cambiale in bianco: sarà tenuto d’occhio, più di prima. Anche se, si ragiona a Cologno, certi scivoloni ‘più che imbarazzare noi creano difficoltà a Palazzo Chigi’”.

Chiara Ferragni: “Stranamente è sempre la donna ad essere colpevolizzata”

Tra quanti hanno bacchettato Andrea Giambruno figura anche Chiara Ferragni. L’imprenditrice digitale ha condiviso tra le sue Instagram Story un post di Direcontrolaviolenza: “Caro Giambruno, è proprio alimentando la cultura dello stupro che ‘i lupi’ prosperano, crescono sani e più forti”. “Stranamente è sempre la donna ad essere colpevolizzata: victim blaming allo stato puro”, è il commento della moglie di Fedez.  Poi, in una storia successiva, ha rilanciato un post di Ilaria Maria Dondi, direttrice di Roba da donne: “Ci tengo a ricordare ad Andrea Giambruno e ad altri colleghi giornalisti che non abbiamo problemi con i lupi; e neppure con giganti buoni, mostri, cani e bestie varie. Il nostro problema sono gli uomini, come loro”.

Vittorio Feltri contro Chiara Ferragni: “Dà delle bestie a tutti gli uomini”

Dalle pagine de “Il Giornale d’Italia”, Vittorio Feltri risponde così a Chiara Ferragni: “Ma che c***o dice! Se una si ubriaca o si droga è chiaro che se incontra lo stron** rischia. Dà delle bestie a tutti gli uomini e scade nell’insulto gratuito, non c’è molto altro da dire. Se noi siamo bestie loro cosa sono? In vita mia sarò andato al ristorante con almeno 12mila donne. Nessuna mi ha mai offerto la cena”. Feltri aggiunge di non conoscere Chiara Ferragni ma solo il marito Fedez.
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Mughini: “Non riesco a entrarci a piedi giunti nella questione”

Anche Giampiero Mughini, concorrente della prossima edizione del “Grande Fratello” dice la sua attraverso “Dagospia”: “Non riesco a entrarci a piedi giunti nella questione che oppone – mi pare – l’influencer Chiara Ferragni e il giornalista un tantino di ‘destra’ Andrea Giambruno. E’ talmente ovvio che un uomo che valga l’essere uomo mai e poi mai dovrebbe neppure sognarsi di sfiorare con un dito una donna seppure ubriaca e malcerta di sé. Mai mai e poi mai. E questo per rispetto di sé, per elementare rispetto di sé”.

“Mi sento offeso dall’affermazione di Chiara Ferragni”

“La Ferragni – mi pare – intende invece che già il fatto di esser uomo lo mette (ci mette) nella condizione di minacciare la donna in quanto tale, di costituire una minaccia dei suoi diritti e delle sue libertà – sottolinea il giornalista catanese – Mi sento offeso da una tale affermazione. Passi. Appunto passi, non voglio aggiungere banalità a banalità. Da quando avevo vent’anni mai in un solo particolare ho ritenuto gli uomini costitutivamente ‘diversi’ dalle donne. Eravamo tutti delle persone, e gli uomini e le donne, e ciascuno/ciascuna lo era a modo suo. Non esistono gli Uomini e le Donne con l’iniziale maiuscola. Esiste, Tizio, Caia, Sempronio, Luisa, e ciascuno/ciascuna di loro era un romanzo diverso”.