Andrea Giambruno rompe il silenzio. Il “negazionista del cambiamenti climatico” e il “Ken di Giorgia Meloni”, tanto per citare alcuni appellativi con cui è stato apostrofato sui social, risponde al fuoco incrociato di cui è vittima da giorni dalle colonne del “Corriere della Sera”. Tutto nasce quando durante una puntata di “Diario del giorno”, il talk show di approfondimento del Tg4 che conduce dal lunedì al venerdì su Rete 4, afferma che il “caldo non è una notizia” e che “è sempre esistito” negando gli stravolgimenti climatici che hanno messo l’Italia in ginocchio. A supportarlo, il direttore editoriale di “Libero” Vittorio Feltri.
La stoccata al ministro della Sanità tedesco
Qualche puntata dopo il first gentleman d’Italia, “titolo” che si è guadagnato il giorno in cui la compagna Giorgia Meloni è diventata la prima premier donna del Belpaese, ha lanciato un dardo infuocato all’indirizzo del ministro della Sanità tedesco Karl Lauterbach che, in occasione di un soggiorno in Italia, si era lamentato per il clima bollente. “L’ondata di caldo qui è incredibile – aveva detto – Se le cose continuano così, queste destinazioni di vacanza non avranno futuro a lungo termine. Il cambiamento climatico sta distruggendo l’Europa meridionale. Un’era volge al termine”.
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Gli sfottò per la pettinatura
Un’esternazione che non era stata gradita dal conduttore e giornalista Mediaset. “Sono 20-30 anni che i tedeschi ci devono spiegare come dobbiamo campare noi. Se non ti sta bene stai a casa tua. Lui viene qua, se non ti sta bene stai a casa tua, nella Foresta Nera e stai bene, no?”, aveva sentenziato senza troppi giri di parole. In questi giorni, Andrea Giambruno non ha ricevuto solo critiche per questo motivo ma è diventato anche oggetto di sfottò sui social per via di una pettinatura definita “alla Olmo”. Dopo gli sberleffi, il conduttore si è presentato in studio con i capelli pettinati all’indietro con il gel. Un gesto che ha suscitato ulteriore ilarità.
“Non c’è stato nessun ‘Giambruno sconquassa i rapporti con l’Europa’”
In un’intervista rilasciata a Candida Morvillo per il “Corriere della Sera”, Andrea Giambruno non si sottrae a nessuna domanda mostrando di averla presa bene, tutto sommato. “È da stamattina che sorrido – esordisce – Ho fatto una battuta sul ministro tedesco Karl Lauterbach, ma costruirci un ‘caso Giambruno’ vuol dire proprio che non ci sono altri ‘casi’ di cui scrivere. Escludo che un ministro tedesco si possa risentire della battuta di un giornalista italiano. L’articolo 21 della Costituzione ancora mi autorizza a fare una battuta, o dobbiamo cambiare la Costituzione apposta per me? Non c’è stato nessun ‘Giambruno sconquassa i rapporti con l’Europa’ (…) Il tedesco ha detto che il turismo in Italia è destinato a fallire per via del clima: una cosa neanche supportata dai dati. Mi sembra pure da menagramo”.
“Nessuno può dire che ho negato il cambiamento climatico”
Il first gentleman rifiuta l’etichetta di negazionista del cambiamento climatico: “Ho fatto decine di puntate sull’argomento e sui relativi fondi del Pnrr, invitando anche gli ambientalisti più esasperati… Nessuno può dire che ho negato il cambiamento climatico. Colpa dell’uomo? Non lo so: su questo la scienza è divisa e io ho invitato esperti che dicevano che è colpa nostra e altri che dicevano il contrario. Il 18 luglio, prima della grandine a Milano, avevo ospite Vittorio Feltri, tutti i programmi e i tg aprivano sul caldo. Sono 40 anni che, appena fa caldo, sento il servizio in cui dicono che bisognare bere tanta acqua o non uscire nelle ore più calde. Dico: Vittorio, fa caldo, che notizia è? Sarà una notizia anche che a Natale nevica? Poi, ci sono stati la grandine, il nubifragio e quella sì che era una notizia. Ma ora sembra che la mia frase sul caldo sia correlata alla grandine che poi si è abbattuta su Milano”.
“Non querelo nessuno, al momento, ma deve esserci un limite”
Secondo il giornalista Mediaset, il “caso Giambruno” sarebbe servito ad oscurare la trasferta di Giorgia Meloni a Washington e i successi dell’attuale Governo italiano. “Non ne abbiamo parlato – svela – Ma le pare normale che la sua visita alla Casa Bianca è un successo e che, accanto, sui quotidiani, si parli del ‘caso Giambruno’? Sviare l’attenzione su di me mi sembra un modo per non ammettere che questo governo le sta azzeccando tutte”. Riguardo al secondo “caso”, quello relativo alla sua pettinatura, dice: “Posso giurare che metto il gel sui capelli perché ho ascoltato un consiglio di mia madre e non di un giornalista di sinistra. Ma, se fossi una donna, sarebbe già partita una campagna contro il body shaming. Non querelo nessuno, al momento, ma deve esserci un limite. Hanno scritto anche che sono uno sciupafemmine e un piacione. Ma ho una famiglia e su questo posso passarci sopra una volta, poi basta”.
