12 Aprile 2023, 10:33
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Andrea Delogu, 40 anni, torna a parlare della relazione con Luigi Bruno, un modello più giovane di lei di 16 anni. Grazie a lui la conduttrice e scrittrice ha ritrovato l’amore dopo la fine del suo matrimonio con l’attore Francesco Montanari. I due stanno insieme da due anni in barba a tutte le previsioni. In un’intervista al settimanale “F”, Andrea Delogu tiene a far sapere che a 40 anni una donna non è finita e lei è l’esempio vivente di questa teoria. “Per me è cominciato tutto – spiega – Invece la società vuole appiccicare a noi donne una data di scadenza, vuole farci sentire fuori dai giochi, fallite se non siamo sposate, madri. Quante di noi subiscono la domanda, molto violenta: ‘Hai figli?’”.
“Una volta sposata sentivo che mi mancava qualcosa – confessa – non ero completa, e non capivo perché. L’obiettivo in teoria era stato raggiunto ma evidentemente non era il mio. E quando è finito l’amore con Francesco, tutti pensavano che stessi male. La cosa più difficile è stato far capire alle persone che invece stavo bene, e che la mia vita non era finita. Perché gli obiettivi in realtà sono mille, infiniti, ma nessuno ce lo ha mai detto. Io, per esempio, a quarant’anni sono andata per la prima volta in tournée, e a quaranta mi sono innamorata di un ragazzo molto più giovane”.
Andrea Delogu torna indietro con la memoria agli inizi della relazione con Luigi Bruno. “Avevo paura – confida – (…) la differenza d’età era troppa, non si poteva fare. Dopo sei, sette mesi lui però mi ha guardato e mi ha detto: ‘Noi non ci frequentiamo, noi stiamo insieme. Tu sei la mia ragazza, io sono il tuo ragazzo’. E mi ha messo di fronte alla verità, ovvero che anche io, come la maggior parte delle donne, facevo coincidere amore con futuro, progettualità. E mi sono detta: ma perché mi devo rovinare il presente pensando al futuro?”.
I due convivono anche se spesso Luigi Bruno è via per lavoro. “È un modello, fa campagne pubblicitarie – spiega la conduttrice e scrittrice – Poi studia per fare l’attore, va ai provini, ma quando non lavora c’è sempre. E per me è strano perché nella mia relazione precedente ero abituata che ognuno aveva la sua strada e poi ci si incontrava al centro. Invece lui partecipa alla mia vita, mi chiede: ‘Come stai?’, ‘Vuoi una mano?’. Ho accanto qualcuno che si interessa alle mie fragilità, quelle che tendevo a nascondere”.
A scandalizzarsi per la sua relazione con un ragazzo più giovane sono soprattutto le donne. Ma Andrea Delogu non è affatto stupita. “Fanno più fatica ad accettare che si stia insieme per vivere bene il presente, è un istinto quello della progettualità, il costruire qualcosa. Le capisco: anche io, fino a poco tempo fa, la pensavo così”. A pensarla così sono soprattutto le donne di una certa età, quarantenni comprese. “Abbiamo avuto quell’educazione – spiega Andrea Delogu – Ma io mi chiedo, se tuo figlio si innamorasse di una più grande e in gamba, non saresti contenta? I giovani invece non fanno caso alla differenza anagrafica: quando Luigi mi ha portato tra i suoi amici, nessuno si è stupito di vedermi con lui. Molti suoi coetanei stanno con donne più grandi”.
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Come in tutte le coppie, le discussioni non mancano. “La verità è che io non la sento più questa differenza d’età, ma quando litighiamo la frase ‘Senti, ho sedici anni più di te, so che cosa sto dicendo’ mi scappa spesso”, confessa. Andrea Delogu e Luigi Bruno, si scopre, non pensano a lungo termine: “I nostri progetti sono: cosa facciamo quest’estate? Possiamo anche dirci ‘fra cinque anni facciamo questo’, però sappiamo che nulla è certo. La nostra storia potrebbe finire domani. Ma anche con Francesco è finita. Solo che quando vivi storie con persone coetanee o più grandi la precedenza nel quotidiano è il futuro, non il presente”.
La conversazione si sposta sul tema “figli”. “Non li cerco perché oggi ho capito che forse non li ho mai voluti così tanto – confida Andrea Delogu – non ho la smania né la necessità di essere mamma per essere completa. Altrimenti avrei fatto scelte diverse: non starei con un uomo così giovane, magari avrei congelato gli ovuli, cosa che non ho fatto. Ammettere che non fosse una priorità però un tempo mi avrebbe fatto sentire in colpa. Oggi no, sono fiera del mio sano egoismo: mio padre, che è autista soccorritore di ambulanze, mi ha insegnato che se vuoi aiutare gli altri devi prima aiutare te stesso, stare bene”. “Se capitasse? A quasi 41 anni servirebbe un mezzo miracolo, ma se succedesse ovviamente sarei felice. Se invece non succede, va bene lo stesso”, conclude.
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12 Aprile 2023, 10:33