Questa settimana la copertina di “Chi” è dedicata ad Amadeus che posa insieme con i co-conduttori delle cinque serate del 74esimo Festival di Sanremo: Marco Mengoni, Giorgia, Fiorello, Teresa Mannino e Lorella Cuccarini. “La mia intenzione è di fermarmi qui, a cinque conduzioni consecutive – rivela – Anche perché altrimenti Fiorello mi chiude in una stanza e butta la chiave! Sono onorato del fatto che la Rai me lo abbia chiesto, mi lusinga. Ho detto, per una questione di rispetto, per non essere categorico: ‘Facciamo la settimana del Festival e poi ci sediamo e capiamo’. L’intenzione è di fermarmi a cinque consecutivi, già aver raggiunto il traguardo di personaggi del calibro di Pippo Baudo e Mike Bongiorno è un onore”.
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Il “no” ad Arisa: “Non sono pentito, è normale che qualcuno ci resti male”
Tra i Big scelti da Amadeus che del Festival è anche direttore artistico, non figura neanche quest’anno Arisa. Rosalba Pippa, questo il suo nome all’anagrafe, ha manifestato apertamente la sua delusione per non essere stata scelta. “Arisa è una bravissima cantante, una cara amica – commenta il conduttore – È chiaro che sia difficile scegliere, arrivano 400 brani e, se ne scegli 30, è normale che gli altri 370 ci rimangano male. Sono stati presentati brani e artisti di grande valore, ma non ho pentimenti, quello che c’è è quello che volevo per questa edizione. E non potevo prenderne uno di meno, non c’era un brano che potessi togliere”. Anche quest’anno tra i cantanti in gara spiccano alcuni ex allievi di “Amici”. “Non ho preclusioni, se qualcosa mi piace, che venga da Amici, X Factor o altri talent, non trovo giusto escludere un artista a priori solo perché non viene da programmi Rai – fa sapere Amadeus – Se ci sono trasmissioni che forniscono talenti, le guardo. Sono sempre alla ricerca, ho molta curiosità per tutto”.
Il criterio con cui Amadeus ha scelto i cinque co-conduttori
Amadeus spiega perché ha scelto come co-conduttori Marco Mengoni, Giorgia, Teresa Mannino, Lorella Cuccarini e Rosario Fiorello. “Marco Mengoni è un nome che ho pensato l’anno scorso, durante il Festival, quando era in gara – confessa – Conoscendolo in quella settimana, ho notato che, oltre a essere un bravissimo cantante, era anche un ragazzo simpatico, disinvolto. E, così, visto che, poi, ha vinto con Due vite e avrebbe dovuto tornare in questa edizione per aprire il Festival, ho pensato: ‘E se lo prendessi come co-conduttore?’. Quando, ad aprile, gli ho fatto la proposta, mi ha detto: ‘Ma sei sicuro?’. Ero convinto, perché la mia idea è quella di avere ogni sera un ospite che abbia una storia importante e Marco, da L’essenziale a Due vite, è cresciuto moltissimo. Giorgia la conosco da anni, la presentavo al Festivalbar, le sue capacità vocali sono fra le massime in assoluto, poi è simpatica, divertente, ironica, ama giocare, scherzare. Avevo pensato a lei già l’anno scorso”.
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“Fiorello non sapeva che avrebbe condotto con me il sabato sera”
“Teresa Mannino è una comica fortissima, l’ho vista a teatro e abbiamo stretto subito amicizia, anche perché veniamo dalla stessa terra, la Sicilia – confida il conduttore e direttore artistico – È una forza incredibile, un’attrice di lungo corso, ha fatto tanti anni di teatro, di tv, ma non era stata mai a Sanremo, e questa cosa mi piaceva. Lorella è una carissima amica, ci conosciamo da 30 anni, abbiamo fatto Grease, Buona domenica, Campioni di ballo. Oggi, con Amici, è ancora più trasversale, piace ai giovani. Fiorello è mio fratello, ha saputo che avrebbe condotto con me il sabato sera, solo quando ho annunciato i nomi in tv, volevo fargli una sorpresa. Nei mesi precedenti, mi domandava sempre: ‘Ma il sabato chi lo fa? Chi ci metti?’, e io tergiversavo, gli dicevo: ‘Ho tre, quattro idee’, non potevo dirglielo a settembre, avrebbe avuto tempo per dirmi di no. Così, gliel’ho comunicato in diretta, sapendo che avrebbe potuto dire qualunque cosa. Infatti, poi, in privato, mi ha chiamato e mi ha detto qualunque cosa (ride, ndr)”.
L’aneddoto sull’infanzia: “Per due anni non ho potuto vivere come tutti gli altri bambini”
Infine, Amadeus racconta un aneddoto inedito sulla sua infanzia che spiega perché il nome Rita figura tra quelli con cui Amedeo Umberto Rita Sebastiani in arte Amadeus è registrato all’anagrafe. Quando era un bambino, il conduttore si ammalò di nefrite e rischiò la vita. Restò ricoverato tre mesi all’ospedale di Bussolengo e i suoi genitori Corrado e Antonella, devoti a Santa Rita da Cascia, si affidarono a lei. “Ricordo tutto perfettamente, anche se avevo 7 anni – dice – Ho un ricordo nitido, come se fosse accaduto cinque anni fa. Ricordo la sofferenza, il dolore dei miei genitori, i pianti quando il dottore disse loro che la situazione era grave. Ricordo le trasfusioni, l’ospedale. Ho tutto qui, davanti agli occhi. Per due anni non ho potuto fare sport, correre, vivere come tutti gli altri bambini. E ricordo la gioia quando, a 9 anni, il dottore mi disse: ‘Ora sei guarito, puoi tornare a giocare a pallone’. Questa cosa mi ha responsabilizzato, sono cresciuto più velocemente. Sono sempre stato responsabile, non ho mai fatto colpi di testa perché non volevo dare altri dolori ai miei genitori. Sono molto credente e credo che i miracoli possano accadere. Per questo prego Dio e Santa Rita per la salute, non prego mai per il lavoro, per farmi andare bene Sanremo, lo troverei irrispettoso”.