Quello del 2024 sarà l’ultimo “Festival di Sanremo” firmato da Amadeus. A svelarlo è lo stesso conduttore in un’intervista rilasciata a “FQMagazine”. “Lo dico ufficialmente: questo è il mio ultimo Festival – sentenzia – Cinque di seguito sono tanti. Aver eguagliato Pippo Baudo e Mike Bongiorno è un onore. Se tra qualche anno mi venisse richiesto potrei tornare, in futuro sì ma adesso mi devo fermare. Pure Morandi lo ha condotto con me a 78 anni”. Amadeus vorrebbe introdurre alcune novità: “Ho voglia di cambiare quest’anno, provo a ragionare per trovare qualcosa che non ho fatto in passato”. Il presentatore e direttore artistico non ha ancora scelto chi lo affiancherà sul palco del Teatro Ariston. “Parto sempre dalle canzoni – confida -Inizio a pensarci a settembre (…) Un paio di sogni ce li ho, non li svelo. Ci lavoro, in entrambi i casi spero valga l’idea che questo è il mio ultimo Festival e quindi che questi miei desideri si possano realizzare”.
“Chiara Ferragni si è fidata di me e del Festival”
Amadeus promuove a pieni voti Chiara Ferragni che all’ultimo Festival ha fatto da co-conduttrice nella prima e nell’ultima serata. “Non era facile – dice – Non aveva alcuna esperienza televisiva, è passata da zero a Sanremo. Si è fidata di me e del Festival. Si è preparata con grandissima professionalità, umiltà e precisione. Ci sentivamo spesso, ci siamo confrontati. Per me è stata molto brava”. “Non è una giornalista, una cantante o un’attrice, è la regina di Instagram – aggiunge – L’abbiamo scelta anche per il suo ruolo social. Il Festival ha usufruito della sua forza sui social per prendere una parte di pubblico ‘nuova’, Chiara ha usufruito di Sanremo per arrivare a chi non la segue in rete. Sono due mondi forti che si sono uniti”. Sulla presunta lite tra Chiara Ferragni e Fedez all’Ariston di cui sarebbe stato testimone, Amadeus preferisce non dire nulla: “Mi appello a un proverbio: tra moglie e marito non mettere il dito”.
“‘Viva Rai2!’ è un fenomeno da studiare”
Ospite di Bruno Vespa a “Cinque Minuti”, Rosario Fiorello ha svelato che sarà presente all’ultima serata del “Festival di Sanremo” per chiudere il cerchio. “Lo vado a prendere, lo porto a casa e gli dico: ‘Basta, ha chiuso, hai finito’. Ma io non ci credo”, ha detto lo showman siciliano. Amadeus considera “Viva Rai2!”, il morning show dei record ideato dall’amico come “un fenomeno da studiare”. “È uno show di prima serata alle sette del mattino – spiega – È geniale, riesce a fare e dire delle cose che solo lui può fare”. Il conduttore si riferisce alle ormai celeberrime “bombette”. “Quasi sempre le vivo in diretta – confessa Amadeus – mi sveglio presto e lo seguo, qualche volta non lo faccio, di solito di venerdì, e me ne pento. Lui lo sa e si scatena”.
“Io e Fiorello ci conosciamo dagli anni ’80”
“In amicizia come in amore i rapporti nascono in maniera casuale – spiega – Noi ci conosciamo dagli anni ’80, siamo arrivati a ‘Radio Deejay contemporaneamente. Questa cosa ci ha legati per quello che abbiamo vissuto insieme. Ho sempre potuto contare su di lui e lui su di me. C’è sempre stato quando ho avuto bisogno”. Amadeus fa un esempio: “Alla fine degli anni 90 arrivai con Freccero su Rai2 per Festa di Classe. Si aspettavano il 20% di share, la prima feci il 14%. Grande allarme. Chiamai Fiorello, gli chiesi aiuto. Ero andato via da Italia1 e la Rai puntava su di me. ‘Ti chiedo di venire’, non se lo fece ripetere due volte. La puntata fece il 28%, un successo clamoroso. Fiorello diede visibilità, la spinta. Da allora non si scese sotto il 20%. Fece una cosa piccola ma per me importante. Una delle tante”.
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“Non mi sono mai schierato politicamente”
Nelle scorse settimane, ad un certo punto, si è vociferato che non sarebbe stato lui a condurre Sanremo 2024 e hanno iniziato a circolare i nomi di Morgan e Pino Insegno. “In generale, c’è una lista lunghissima di artisti che farà Sanremo dopo di me. Ed è giusto così”, commenta. Amadeus fa sapere di non avere rapporti con la politica. “Mi infastidisce quando dicono che faccio un Sanremo politico perché non è così – dichiara – Sono come un attaccante con la carriera al servizio dei risultati: se segno gioco, se faccio male vado in panchina. Non mi sono mai schierato politicamente, non ho mai chiesto a un cantante o un ospite per chi votano, non ho mai scelto una canzone in base a una corrente politica. Non mi interessa e non sono tenuto a saperlo”.
“Ho lavorato con dirigenti di ogni schieramento”
Amadeus sottolinea di avere buoni rapporti con tutti in Rai: “Ringrazio Carlo Fuortes e Stefano Coletta per questi anni insieme, per la libertà e la fiducia. Ho rapporti ottimi con Roberto Sergio, un dirigente che conosce bene l’azienda, arriva dalla radio e conosce l’importanza della musica e la necessità di rispecchiare l’attualità discografica. Davvero nessun problema. Ci siamo confrontati e ho avuto tutte le rassicurazioni per poter fare il mio lavoro liberamente Teresa De Santis, quando Salini era amministratore delegato, ha combattuto per me e ha voluto fortemente facessi Sanremo. ‘Reazione a Catena’ mi è stata affidata da Giancarlo Leone, ‘I Soliti Ignoti’ da Andrea Fabiano. Con Angelo Teodoli sono tornato in prima serata con ‘Ora o mai più’. Con Coletta, come dicevo, ho lavorato benissimo. Conosco da anni Marcello Ciannamea, precedentemente alla Distribuzione. Insomma, ho lavorato con tutti, con dirigenti di ogni schieramento e nessuno mi ha chiesto quali erano le mie idee politiche ma solo quali progetti televisivi volevo realizzare”.
“Al primo Festival non c’era la fila”
I Festival firmati da Amadeus hanno registrato un’evoluzione in questi anni. “Sono sincero, al primo non c’era la fila – confida – I cantanti meno noti venivano sempre associati ad altri più noti. Ad esempio, Diodato. Lo chiamai: ‘Sei in gara’, lui ripeteva: ‘Con chi devo cantare?’. Aveva presentato il brano da solo e volevo che lo cantasse da solo. È un grande talento. Il vero cambio c’è stato con la pandemia e i Maneskin. Presentai una lista, ancora ricordo la faccia di Coletta: ‘Tu li conosci? Io ne conosco solo tre’. Stefano si è fidato. Oggi è più facile”.