Il direttore artistico fiero dei Maneskin, primi al suo Festival
- Amadeus ha esultato davanti al televisore per la loro vittoria
- Il conduttore spegne ogni speranza circa un suo ritorno all’Ariston
- Sull’Eurovision, però, potrebbe fare un pensierino
Sabato scorso, ad esultare davanti al televisore per la vittoria dei Maneskin all’Eurovision Song Contest 2021, c’era anche Amadeus (GUARDA IL VIDEO). Il conduttore, in qualità di direttore artistico della 71esima edizione del “Festival di Sanremo”, li aveva fortemente voluti tra i Big.
A sorpresa, rompendo ogni schema e tradizione, la band si era classificata al primo posto volando di diritto a Rotterdam per l’Eurovision. A distanza di 31 anni dall’ultima vittoria con Toto Cutugno, i Maneskin sono riusciti in un’impresa a dir poco epica.
L’anno prossimo sarà l’Italia ad ospitare l’evento
L’anno prossimo, l’Eurovision si svolgerà dunque in Italia ed è già partito il toto-nomi per il conduttore. In pole position pare esserci proprio Amadeus che si è detto disponibile, spegnendo al contempo ogni speranza circa un suo ritorno all’Ariston, magari in coppia con il “socio” e amico di una vita Rosario Fiorello.
Amadeus dice no al Festival e lascia aperta la porta agli Eurovision
“Il Festival mi auguro di poterlo condurre ancora, se la Rai lo vorrà. Ma non nel 2022 – ha dichiarato Amadeus in un’intervista a “Il Messaggero” – Sanremo ha bisogno di energie particolari (…) Da gennaio a dicembre lavoro su tanti progetti, non c’è solo Sanremo nella mia vita: la mole di lavoro comincia a essere importante”.
Il discorso cambia per l’Eurovision. “Prenderei in considerazione l’offerta. E’ pur sempre la Champions League della musica“, ha fatto sapere.
Stefano Coletta: “Tra maggio e giugno si pensa a Sanremo”
Nel frattempo il direttore di RaiUno Stefano Coletta ha già un paio di idee, non volendo farsi trovare impreparato a due eventi di una simile portata. “Tra maggio e giugno si mette a punto Sanremo, subito dopo si passerà all’Eurovision – ha detto al “Corriere della Sera” – Sarà l’occasione per mostrare la grande capacità della Rai di guidare una macchina così complicata e articolata”.