07 Agosto 2021, 12:49
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Alessandro Gassmann critica i controlli anticovid negli aeroporti e innesca una polemica con tanto di fazioni opposte. “Torno dall’estero dove, per farmi ripartire, giustamente, mi chiedono: certificato di avvenuta vaccinazione, green pass, tampone del giorno prima, mi misurano la febbre. Arrivo a Roma: nulla. A voi il commento, io non ne ho. Quindi i controlli si fanno solo dall’aeroporto di partenza? RECEPITO”, scrive su Twitter. Dopo la sua considerazione, il dibattito si fa incandescente e i pareri sono discordanti.
“Che tristezza. Poi dici che risalgono i contagi”, “Se sei partito eri in regola. Ti devono rifare gli stessi controlli all’arrivo? A che serve?”, “Inaccettabile. Ci vogliono controlli altrimenti non ne usciremo mai. Ne stavo parlando poco fa con i miei migliori amici che sono medici. Un disastro”, “Si controlla la partenza non l’arrivo. Sei certamente a posto durante il volo non ti positivizzi anche se il volo dura molto. Mi è successo tornando da Roma in Cina dove vivo e lavoro. Vaccinato ovviamente, con greenpass e tampone. Spero di aver chiarito”, “Puoi fare mille decreti ma se poi non ci sono i controlli è tutto inutile”, commentano alcuni.
E poi ancora: “I controlli si fanno alla partenza mica all’arrivo… Basta parlare con qualcuno che lavora all’aeroporto e te lo conferma… Anche perchè se c’è qualcosa che non va cosa fanno? Ti rispediscono indietro? Meglio farli alla partenza e nel caso non ti fanno partire proprio”, “In un giorno ho fatto tre tamponi, quello per partire, quello all’arrivo e quello per tornare a lavoro il giorno dopo”, “Non ne usciremo più, se non tra 5/6 anni”, “Non sarà sicuramente perfetto, ma credi di infettarti sul volo? Ed anche fosse, credi che il tampone rileverà qualcosa dopo un’infezione partita da pochissime ore? Rilassatevi un pochetto”.
Lo scorso aprile, Alessandro Gassmann aveva ricevuto insulti e minacce dopo aver “denunciato” su Twitter i vicini di casa rei di aver organizzato una festa in barba alle regole anti-Covid.
“Sai quelle cose di condominio quando senti in casa del tuo vicino, inequivocabilmente il frastuono di un party con decine di ragazzi?… Hai due possibilità: chiamare la polizia e rovinarti i rapporti con il vicino, ignorare e sopportare, scendere e suonare…”, aveva cinguettato indignato.
“Dire quello che si pensa e chiedere il rispetto delle regole dopo quasi un anno e mezzo di pandemia – aveva dichiarato successivamente – viene da una parte consistente, vissuto con reazioni di violenza, con insulti personali e minacce. Grazie a chi, anche se in disaccordo, ha voglia di confrontarsi”. L’attore aveva fatto sapere di essere dispiaciuto per la moglie che si è spaventata per le minacce.
Sulla vicenda si era così espressa Barbara Palombelli durante un intervento al programma radiofonico di Massimo Giletti su RTL 102.5: “Io ho parecchi vicini fanno anche feste in giardino con i bambini e mi mette una grande allegria. Sinceramente non mi sento di giudicare, anche perché da quel che ho letto erano all’aria aperta in un cortile, quindi non credo ci fossero gli estremi per un assembramento pericoloso, quindi io mi sarei fatta i fatti miei”.
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07 Agosto 2021, 12:49