Alessandro Borghi interpreta Rocco Siffredi nella serie di Netflix dal titolo ‘Supersex’ sulla vita e la carriera del pornoattore italiano più famoso di sempre. Per entrare nel personaggio, Borghi ha passato del tempo con il divo di Ortona che gli ha raccontato aneddoti e retroscena del suo mondo. Nel cast della serie ci sono anche Gaia Messerklinger e Vincenzo Nemolato, nei panni di Moana Pozzi e Riccardo Schicchi, e Jasmine Trinca. La fiction ripercorrerà la vita di Rocco Siffredi, superdivo con oltre 1.500 film hardcore all’attivo. In un’intervista rilasciata a “La Repubblica”, l’attore protagonista ha spiegato come mai ha deciso di recitare nei panni di Siffredi. “Su 95 giorni di lavoro sul set, almeno 50 erano scene spinte – ha svelato – ma il racconto della sua ascesa nel cinema per adulti è uno snodo narrativo, segna un cambiamento emotivo del personaggio. Questa è forse la grande intuizione della serie. Ho accettato perché odio il bigottismo del nostro paese e interpretare Rocco mi pareva una grande idea per litigare con tutti”.
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Alessandro Borghi: “C’è una grande differenza tra il personaggio e l’uomo”
Borghi ha poi raccontato: “Ho trascorso diversi giorni con Rocco per capirlo meglio. Mi ha rivelato molte cose. C’è una grande differenza tra il personaggio pubblico e l’uomo. C’erano lati di Rocco non indagati e lui mi ha regalato onestà e fiducia, oltre alla felicità reciproca, per me di interpretarlo, per lui che fossi io. Questa è stata una cosa importante”. A proposito della serie Rocco Siffredi, che di recente ha concesso un’intervista a Francesca Fagnani per “Belve”, ha dichiarato: “Sono contentissimo di essere al centro di una serie ispirata alla mia vita. Di solito questo tipo di progetti sono dedicati a persone che non ci sono più. Io, per fortuna, sono ancora qui”. La fiction è ideata e scritta dalla sceneggiatrice Francesca Manieri nota per essere una militante femminista e racconta la storia “sorprendente e sconosciuta – come si legge nella sinossi breve dello spettacolo – della superstar del porno che ha rivoluzionato per sempre l’industria dei film per adulti”.
Rocco Siffredi: “Questa storia bellissima è ispirata alla mia vita ma non è la mia vita”
Alessandro Borghi torna sul bigottismo del nostro questo Paese e sottolinea: “L’industria in cui lavora Siffredi esiste, c’è chi a chi piace e a chi no. Ci sono quelli che non lo considerano una parte della società, quelli che ci hanno negato le location perché era una serie su Siffredi, poi la sera vanno a casa e si guardano i suoi video”. E aggiunge: “Nella serie Suburra ero un uomo che andava a sparare alla gente, nessuno mi ha chiesto perché lo interpretassi: era normale, mentre erano tanti i dubbi su Rocco. Questo dovrebbe far capite molte cose a tutti”. In una intervista rilasciata a “FQMagazine” nel settembre scorso, il pornodivo ha tenuto a chiarire che “questa storia bellissima è ispirata alla mia vita ma non è la mia vita. Tutto ciò che si vedrà in ‘Supersex’ proviene da me, ma poi la sceneggiatrice ci ha messo molto di sé stessa”. “‘Supersex’ – ha spiegato la Maniero – parla del presente, parla di noi. Cosa significa essere un maschio? Siamo ancora in grado di conciliare sessualità e affettività? Sono queste le domande che, come un caleidoscopio, si aprono davanti a noi mentre ci immergiamo nella incredibile vita di Siffredi fino a perderci il fiato”.