25 Novembre 2024, 12:06
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Alessandro Basciano, scarcerato sabato 23 novembre dopo aver trascorso due giorni nel carcere di San Vittore, grida la sua innocenza dalle pagine de “Il Giornale”. L’ex concorrente del “Grande Fratello Vip”, oggi dj e influencer, è finito dietro le sbarre con l’accusa di stalking e violenza nei confronti della sua ex compagna Sophie Codegoni da cui nemmeno due anni fa ha avuto una figlia, Céline Blue. Il suo avvocato Leonardo D’Erasmo ha affermato che in 48 ore il suo assistito “è stato ucciso dalla stampa, è stato già fatto un processo mediatico”. Nell’intervista a “Il Giornale”, il 35enne sostiene di non aver mai minacciato di morte la madre di sua figlia pronunciando la frase “Se mi lasci ti ammazzo” uscita sui giornali. Nega di averla pedinata e di averle usato violenza. Al contrario, fornisce tutta una serie di elementi che proverebbero che Sophie Codegoni non aveva affatto timore di lui. Le accuse, insomma, sarebbero totalmente infondate. Dopo aver lasciato il carcere di San Vittore, Alessandro Basciano non ha il braccialetto elettronico né ha ricevuto il divieto di avvicinamento.
“Sono scosso. Ma ora sono anche sollevato – confessa Alessandro Basciano a “Il Giornale” – Nell’ordinanza di scarcerazione c’è scritto che io sono a piede libero perché i fatti non sussistono. La gip ha detto: Ma qui l’accusa è folle. Non c’è niente a suo carico. Ha letto le chat che le abbiamo fornito. Recentissime. Dimostrano che non c’era nessuna violenza. Sono abituato a soffrire per ragioni mediatiche. Ma una cosa così non me l’aspettavo”.
L’ex protagonista di “Temptation Island” racconta com’è avvenuto il suo arresto: “Giovedì pomeriggio rientravo a casa dopo la palestra. Faceva anche molto freddo. Mi sono ritrovato una macchina dei carabinieri che parcheggiava davanti al portone. Mi son detto: non sarà mica per me? Per quel diverbio con l’amico di Sophie? Parto dall’inizio. Fine ottobre. Con Sophie ci siamo visti a casa sua. Passiamo una serata in tranquillità con la bambina. Quando metto la bambina a dormire decidiamo di ordinare una cena. Abbiamo un rapporto sessuale. Poi lei mi dice: io parto insieme ai miei amici. Porto anche la bambina. Qualche giorno dopo la sento e lei mi dice che sta andando a cena al sushi con la sua manager. Va bene, niente gelosie. Se io e lei siamo gelosi? Non so. Certo ce ne siamo fatte di tutti i colori. Tutti e due. Ed è una delle ragioni per le quali ci siamo lasciati”.
Alessandro Basciano continua a fornire la sua versione dei fatti: “Qualche giorno dopo decido di comprarle una borsa di grande valore, e di scriverle una lettera. Vado a casa sua, incontro anche sua madre, con la quale ho pessimi rapporti. Lei è felice per la borsa e mi dice che la lettera la legge dopo. La sera mi scrive: Ti conosco meglio e più di chiunque altro, e quindi ti difendo a spada tratta quando qualcuno ti insulta. Sì, perché solo io posso insultarti… ah ah ah… nessun altro mai. Perché io e te abbiamo condiviso momenti unici e indimenticabili. E ti posso mandare tutti i messaggi dei giorni successivi. La giudice ha scritto nell’ordinanza che io sono stato sgarbato”.
“Il mercoledì mi chiama il pomeriggio alle 5 e mezzo – prosegue l’ex gieffino – Siamo andati insieme a prendere la bambina all’asilo. Abbiamo riso e scherzato. Lei mi chiede che faccio la sera, e io le rispondo che vado a cena al Cipriani. E al Cipriani una mia amica mi racconta di avere incontrato Sophie proprio lì al Cipriani, con un uomo, proprio quella sera che mi aveva detto che andava al sushi con la sua manager. La chiamo, mi innervosisco. La sbugiardo. Le dico che lei può fare quello che vuole, ma non deve accettare la borsa da me e non mi deve chiedere di fare l’amore. Sbrocco per la menzogna”.
“Mi avvio verso il ristorante dove lei è a cena. Incontro la macchina di due suoi amici – racconta – La affianco al semaforo e inizia un diverbio. Loro reagiscono. Scendiamo e io, furioso, do una manata sul parabrezza e lo rompo, e poi due pugni e ammacco il cofano. Uno dei due mi denuncia perché dice che gli ho dato un pugno. Non è vero. Non c’è stato nessun contatto fisico. Lui è andato al Pronto soccorso. Ma non c’è una prognosi. L’ho incontrato il giorno dopo al centro commerciale. Non aveva un graffio. Dopodiché ho chiesto al mio avvocato di mettersi in contatto con i loro legali per chiedere scusa e risarcire i danni”.
La borsa griffata donata da Alessandro Basciano a Sophie Codegoni è citata nell’ordinanza di revoca dell’arresto per mancanza di gravi indizi a carico dell’ex gieffino in cui si legge, tra l’altro, che dagli screenshot delle chat “traspare una relazione tra i due certamente non caratterizzata da uno stato di paura e/o timore in capo alla Codegoni nei confronti dell’ex compagno; in particolare, sembra poco compatibile con il turbamento e la paura che tipicamente conseguono ad una condotta sussumibile nel paradigma dell’art. 612 bis c.p., l’atteggiamento tenuto dalla Codegoni lo scorso 11 novembre, la quale dopo avere accettato un prezioso dono da parte dell’indagato e una lettera a lei indirizzata, gli esprime commozione e svolge una serie di considerazioni sul loro pregresso rapporto, facendo riferimento anche a colpe e responsabilità reciproche”.
Alessandro Basciano torna poi su alcune accuse che Sophie Codegoni gli ha rivolto in passato, tra cui quella di non essere stato presente alla nascita di sua figlia. “È falso. C’ero – nega con forza – E le ho pure pagato la clinica perché non voleva andare in ospedale”. E poi c’è l’episodio dello schiaffo avvenuto a Mykonos. “Litigai col mio manager e venni alle mani con lui. Lei intervenne per dividerci”, spiega il dj.
Riguardo alla denuncia sporta dall’ex compagna e poi ritirata dice: “È la storia di un paparazzo che la pedinò. Per fare uno scoop. Lei decise che lo avevo mandato io, mi denunciò. Ma poi ritirò la denuncia. Anzi, dopo quell’episodio siamo tornati insieme per qualche mese. Ho sperato fino all’ultimo di tornare con lei. Perché credevo che lei fosse solo una ragazza ferita. Lei era di una purezza e di una bellezza unica. Ora ho capito che lei è questo, non è la persona che ho conosciuto. Non è compatibile con me. Per la mancanza di fiducia. Se l’ho sentita in queste ore? No. Non ha più risposto. Céline non la vedo da mercoledì. Ora voglio regolamentare l’affidamento”.
Nei due giorni trascorsi in carcere, racconta Alessandro Basciano, “mi hanno trattato benissimo. Anche i carabinieri che mi hanno arrestato. Voglio ringraziarli come ringrazio la gip Anna Magelli e il mio avvocato difensore Leonardo D’Erasmo”. L’intervista all’ex concorrente del “Grande Fratello Vip” esce nella giornata contro la violenza sulle donne. “Le donne fanno bene a denunciare, ma prima di mandare in galera una persona si accertino che le accuse siano vere. Io pagherò un prezzo altissimo in termini di immagine e lavoro”, afferma.
Una volta scarcerato, Alessandro Basciano ha raccontato la sua verità in un’intervista rilasciata a Fabrizio Corona sul suo canale Youtube. Una sorta di podcast ribattezzato “Falsissimo” in contrapposizione a “Verissimo” reo, a detta dell’ex fotografo dei vip, di tacere sulla vicenda dell’arresto del dj dopo che sia lui che Sophie Codegoni si sono spesso accomodati nel salotto di Silvia Toffanin per raccontare la loro tormentata relazione. Il video è però sparito poco dopo la sua pubblicazione. L’ex re dei paparazzi ha dato la colpa ai grossi problemi di audio e ha assicurato che sarà nuovamente disponibile nelle prossime ore. Secondo alcuni rumors, però, sia Alessandro Basciano che Fabrizio Corona sarebbero stati diffidati. “Sophie Codegoni, famiglia ed ex agente stanno procedendo per vie legali contro Fabrizio e Alessandro“, ha fatto sapere il gossipparo Alessandro Rosica meglio noto come Investigatore Social.
Sulla vicenda è intervenuta anche Selvaggia Lucarelli. “Quindi, dopo minacce di morte a lei (la ex) e un’aggressione a un amico di lei, quello denunciato va in galera, poi viene rilasciato (che non significa ‘è finita qui’), annuncia vendetta e sputtanamento pubblico nei confronti della ex – ha scritto su X – Il suo amico ex galeotto pubblica un video di quando la denunciante si divertiva a una festa per far capire che è una poco di buono, poi il denunciato si fa intervistare dall’amico ex galeotto per lasciar intendere che lui è buono, una vittima, mentre lei, la denunciante, mente e fa i festini e chissà che altro. E i giornali che fanno? Riprendono la versione del povero ragazzo, quello che le scriveva ‘se non torni con me ti ammazzo come un cane e devi avere paura di rientrare a casa’”.
“Pubblicizzano la tesi del denunciato – aggiunge – della serie lei mi dava corda, lei faceva i festini, riportando le allusioni al fatto che (secondo lui) lei forse si droghi e che abbia rapporti con altri. I giornali riprendono solito ex galeotto e la montagna di roba orrenda e violenta che produce quotidianamente, facendogli pubblicità, rilanciando accuse a Toffanin e a altra gente tirata come sempre in mezzo, e alimentando questo circo pericoloso, in cui tutti i giorni si infesta il web di schifo. Poi mi raccomando, domani gli articoletti della serie ‘denunciate’ e ‘che brutta la violenza sulle donne’”.
La vicenda è tutt’altro che chiusa. La Procura di Milano ha infatti annunciato nuove indagini sul caso. Pur ordinando la scarcerazione, la gip ha sottolineato la necessità di ulteriori approfondimenti investigativi.
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