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Aldo Grasso demolisce “Report”: “Lo scoop su Giuli? Tanto rumore per nulla”

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29 Ottobre 2024, 12:41

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Aldo Grasso all’attacco di “Report” dopo la messa in onda della puntata che, stando alle anticipazioni, avrebbe potuto portare il neo ministro della Cultura Alessandro Giuli alle dimissioni. “Sveleremo un nuovo caso Boccia – aveva fatto sapere il conduttore Sigfrido Ranucci durante un’ospitata a “Un giorno da pecora” – ma Sangiuliano non c’entra, anzi a Gennaro mando un saluto. È uno dei pochi che sa cosa è la dignità e si è dimesso anche ingiustamente, è una persona che in Rai può dare ancora molto. È un nuovo caso Boccia che potrebbe essere al maschile, non riguarda Boccia, ma come modalità di operazione è un caso simile. Ci sono documenti e chat che farebbero ipotizzare responsabilità legate ad alte cariche di Fratelli d’Italia. A Giuli consiglio di guardare Inter-Juve. Domenica sera c’è pure Inter-Juve, capisce perché sono avvelenato… Comunque, la cosa importante è che le inchieste che mandiamo in onda siano da Report e così è. Dopo il servizio di domenica forse chi non ama Giuli in Fratelli d’Italia lo amerà ancora meno”. “. A dimettersi qualche giorno prima della messa in onda della prima puntata stagionale di “Report” è stato Francesco Spano, capo di gabinetto di Alessandro Giuli.

Sigfrido Ranucci (Foto da video)

L’inchiesta di “Report” sul ministero guidato da Giuli non ha provocato alcun terremoto politico

La tanto strombazzata inchiesta del programma di Rai3 in realtà non ha provocato alcun terremoto politico né svelato niente di nuovo, come sottolinea Aldo Grasso nella sua rubrica sul “Corriere della Sera”. “Tanto rumore per nulla, questo non è servizio pubblico”, tuona. “La tanto pubblicizzata inchiesta di Giorgio Mottola sulla gestione del Maxxi di Roma durante la presidenza dell’attuale ministro della Cultura Alessandro Giuli e del suo ex capo di gabinetto Francesco Spano è stata preceduta da un servizio scolastico di LAB Report (una sorta di scuola di giornalismo ‘duro e puro’ per cronisti ‘indipendenti e coraggiosi’) su una riserva naturale di Vasto e poi da un’ottima ricostruzione di una ‘strage nascosta’: il naufragio di Roccella Jonica, dove sono morti 75 migranti, passato sotto silenzio per evitare un altro ‘effetto Cutro’”, esordisce il critico televisivo.

Giorgia Meloni (Foto Instagram)

“Ma davvero Spano ha rassegnato le dimissioni per questo?”

“Bisognava creare l’attesa – sottolinea Aldo Grasso sul “Corsera” – Ma eccoci al ‘colpo grosso’ di ‘Report’ di Sigfrido Ranucci (Rai3). Il servizio che nelle intenzioni degli autori avrebbe dovuto spingere il ministro Alessandro Giuli alle dimissioni inizia con una intervista a Rainaldo Graziani, fondatore di Meridiano Zero, che lo descrive come ‘una figura brillante’. Trascorsi di cui Giuli ha già parlato in articoli passati. A questo si aggiunge anche il riferimento a un suo coinvolgimento nella stesura del programma culturale della Lega. Ma davvero Spano, capo di gabinetto del ministro Giuli, ha rassegnato le dimissioni undici giorni dopo aver ricevuto l’incarico per paura dell’inchiesta ‘Da Boccia a Boccioni’? E poi per cosa? Perché il suo compagno aveva una consulenza al Maxxi, tale da configurarsi come conflitto d’interessi? O c’è altro che esula dal presunto scoop di ‘Report’?”.
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Maria Rosaria Boccia e Gennaro Sangiuliano (Foto Instagram)

“Report” vola grazie al clima da scoop ed è il programma più visto della prima serata

“Poi c’è la storia della mostra sul Futurismo affidata a un giornalista del ‘Tempo’ cui il critico d’arte Alberto Dambruoso aveva chiesto il favore di una recensione per segnalarsi al ministro: il racconto era così raffazzonato che era difficile capire dove andasse a parare. Insomma, la tanto strombazzata inchiesta di ‘Report’ ci conferma che il ministro Gennaro Sangiuliano era un pasticcione inadeguato al ruolo, che Alessandro Giuli, oltre a un passato giovanile in formazioni di estrema destra (fa rabbrividire ma si sapeva) ha una passione per la cultura esoterica (è una colpa?), e che ci sono scontri all’interno di Fratelli d’Italia. Però questo giornalismo sigfridico ricorda molto metodi basati sul ‘dileggio all’olio di ricino’ (copy Giuliano Ferrara). Se a LAB Report insegnano questi metodi, non si parli di servizio pubblico”, sentenzia il critico tv.

Grazie al clima da scoop, “Report” è stato il programma più visto della prima serata di domenica 27 ottobre radunando davanti al video 2.643.000 spettatori pari al 13.8% di share. Durante la puntata sono state anche mostrate in esclusiva le foto del cranio sfregiato di Gennaro Sangiuliano. A provocargli la ferita durante un’accesa discussione in un hotel sanremese sarebbe stata Maria Rosaria Boccia. L’ex ministro della Cultura l’ha denunciata anche per aggressione.

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29 Ottobre 2024, 12:41

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