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Alberto Matano: “Ho amato alla follia una donna. Con mio marito è stato un colpo di fulmine”

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26 Novembre 2024, 18:12

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Alberto Matano, conduttore, giornalista, innamoratissimo del marito, è anche scrittore. In libreria è uscito “Vitamia”, il suo romanzo che parla di amori etero e amori omosessuali, un po’ autobiografico e un po’ di fantasia. Il libro si apre con la scena del matrimonio di Giulia, la co-protagonista. “L’unica cosa in comune con il mio matrimonio – sottolinea in un’intervista al “Corriere della Sera – è l’Alleluja di Jeff Buckley, che ho voluto al momento del nostro arrivo all’altare. Ricordo quando io e Riccardo ci siamo guardati prima di attraversare la folla degli invitati. E quell’abbraccio forte dopo il sì”. Poi aggiunge: “Scrivendo ho capito che non esiste un romanzo dove l’autore non mette qualcosa di sé. Ci sono suggestioni che mi appartengono: l’essere stato uno studente di Catanzaro, le paure. Ma poi il libro è andato per la sua strada”.

Un libro d’amore che parla d’amore, come sottolinea l’autore: “Con questo libro ho voluto raccontare che l’amore non conosce limiti e categorie: mi auguro che qualsiasi persona legga questo romanzo si possa sentire libero di amare. Se fossi un genitore a mio figlio insegnerei proprio questo. È il libro di un cinquantenne che ha vissuto la propria vita pienamente, senza cupezza e rimpianto”.

Alberto Matano (Foto Instagram)

“Il coming out in famiglia? Prima ne ho parlato con i miei fratelli”

Il romanzo è ambientato negli anni ’90. “Sono stati i miei anni giovani, anni di svolta – spiega -. Usciti dagli Ottanta gloriosi e consumisti, illusi di vivere in un Paese ricco, ci siamo accorti che la realtà era diversa. E abbiamo vissuto il passaggio dall’analogico al digitale: i miei personaggi iniziano spedendo cartoline e alla fine hanno il cellulare”. Alberto Matano racconta anche l’amore per una donna: “Ho amato anche io la mia Giulia, negli anni subito dopo l’Università, un amore totalizzante, poi ho vissuto la stessa intensità anche verso un uomo. L’amore che vivi a 20 anni ti travolge, magari finisce ma sai che ti ha cambiato e continua a vivere anche nell’assenza. Anche io ho avuto un grande amore giovanile, poi con la maturità abbracci tutto con armonia. I sentimenti grandi vanno ricuciti”.

Il conduttore racconta come ha fatto coming out in famiglia: “Prima ne ho parlato con i miei fratelli, poi con i miei genitori, è stato un processo: Riccardo è stato il primo genero a entrare in famiglia. Dichiarare il proprio orientamento sessuale è qualcosa che parte da dentro, una scelta personalissima”.

Alberto Matano con la madre Marisa Fagà (Foto di ‘Gente’)

“Sono orgoglioso di essermi sposato nel mio Paese; vent’anni fa non sarebbe stato possibile”

Ricordando la sua infanzia Alberto Matano rivela: “Ho subito atti di bullismo durante l’adolescenza. Ero più piccolo di statura dei miei coetanei, venivo escluso. Ma anche allora non mi arrendevo: trovavo il modo di imbucarmi e anche di fidanzarmi. Non mi sono mai sentito un nerd”. Poi aggiunge: “Lottare per i diritti sociali in fondo è lottare anche per i diritti civili. E non capirò mai perché il riconoscimento dei diritti negati a qualcuno sia un problema per chi quei diritti già li ha. Mi sono interrogato spesso vedendo le barricate di chi era contro le unioni civili: in cosa ne potevano essere lesi? Oggi sono orgoglioso di essermi sposato nel mio Paese; vent’anni fa non sarebbe stato possibile”.

Il giornalista condivide un ricordo personale: “Mia madre che torna a casa con un loden per me: avevo 4 anni e mi sono rifiutato di indossarlo. Un gesto che anticipava il mio carattere: non ho mai agito per convenzione, ma per convinzione. Ho fatto solo scelte sentite”.
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Mara Venier, Alberto Matano e Riccardo Mannino (Foto Instagram)

Alberto Matano racconta l’incontro con il marito Riccardo: “E’ stato un colpo di fulmine”

Alberto Matano torna indietro con la memoria all’infanzia e alle sue origini: “Vengo da quella media borghesia illuminata che dava ai figli delle opportunità facendo dei sacrifici. A casa mia un viaggio negli Stati Uniti valeva più di un capo firmato da paninaro: e infatti ho trascorso sei mesi in Ohio a casa di una famiglia”. Nel libro di Alberto Matano ci sono molte scene di sesso: “Mi sono interrogato sulla possibilità di turbare i lettori, ma ho deciso che volevo parlare di vita vera. Amare significa anche fare l’amore”. “In ogni cosa che faccio metto passione – aggiunge -. Se decido di raggiungere un obiettivo ce la metto tutta”. L’amore è al centro della sua vita. “L’incontro con mio marito è stato un colpo di fulmine – confida -. È entrato nel ristorante dove ero con alcuni amici e l’ho notato. Quando l’ho incrociato di nuovo in palestra ho fatto il primo passo. Era sul tapis roulant e gli ho detto: ‘ma quanto corri…’”.

“Poi Mara Venier ha lanciato la provocazione del matrimonio, eravamo al ristorante – ricorda – Riccardo ha aperto l’agenda e ha segnato la data. Quando ci ha sposati eravamo tutti con gli occhi lucidi”. “I figli? Da giovane li ho desiderati, ma non è successo. I miei nipoti hanno riempito la nostra vita meravigliosamente”, conclude.

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26 Novembre 2024, 18:12

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