28 Luglio 2022, 12:18
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Continua la “guerra” a distanza tra Selvaggia Lucarelli e Chiara Ferragni. Nei giorni scorsi, la giornalista aveva attaccato l’imprenditrice digitale rea di aver ironizzato sull’“usanza” di trafugare oggetti e biancheria dagli alberghi. “Persone che rubano l’accappatoio dell’hotel come souvenir…Colpevole! Ditemi che voi non lo fate”, aveva detto in un video condiviso su TikTok. “Qualcuno spieghi a Chiara Ferragni, colei che denuncia situazioni di illegalità a Milano, che portarsi a casa la biancheria dagli hotel non è una ca**atina con cui fare contenuti su TikTok – aveva tuonato Selvaggia Lucarelli – È un reato. Gli albergatori sostengono delle spese, non sono omaggi o oggetti mono uso”.
“Quello che per l’ospite può sembrare un divertimento, un gesto innocente, una stupidaggine, in realtà, per la legge è un reato – aveva precisato la giornalista – Appropriarsi indebitamente di oggetti dell’albergo, è considerato a tutti gli effetti un furto, un reato punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 154 euro a 516 euro”.
La replica di Chiara Ferragni non si è fatta attendere. “Quando creano la polemica su un furto di accappatoio dall’hotel come se non sapessero che ogni hotel ha la tua carta di credito registrata e viene addebitato come tutti i costi extra”, ha scritto sopra un video in cui mimava una voce in inglese che diceva “Mhhh, divertente? Sì, ma non divertente, ahhahha. Stranamente divertente”. “Non sapevo di esse4re una ladra”, ha aggiunto nella caption.
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Selvaggia Lucarelli non è rimasta a guardare e ha ribattuto attraverso un lungo post. “Visto che oggi Chiara Ferragni risponde sui contenuti, vediamo di andare sui contenuti – ha esordito – premettendo che forse può abbindolare i fessi che la idolatrano senza un briciolo di senso critico, ma qualcuno capace ancora di capire come si muove c’è, grazie al cielo. Dunque, qualche giorno fa, l’imprenditrice digitale ha fatto un TikTok in cui ammetteva candidamente di rubare accappatoi dagli hotel. L’italiano non è un’opinione: la scritta sulla sua testa era ‘persone che rubano l’accappatoio dell’hotel come souvenir’, il suo ‘parlato’ (doppiato) era: ‘Sì, è così cringe…sono colpevole’.
“Sorvolo sui contenuti cringe-adolescenziali che produce su TikTok – ha proseguito – ma capisco che debba cercare di prendersi pubblico anche lì perché anche lei comincia ad avere un’età digitale, e torno sul tema: come ho fatto notare nelle storie giorni fa, questo TikTok in cui gioca a fare quella che ha le sue debolezze come noi, non tiene conto del fatto che rubare un accappatoio da un hotel non è una debolezza, è un reato. La pena può arrivare ai 3 anni di reclusione con una multa massima di 516 euro. E no, non è come noi. Io per esempio non porto via biancheria dagli hotel e immagino anche la maggioranza di voi”.
“Nel leggere i commenti a quel TikTok, però, ho appreso che molti si sono sentiti più leggeri nel sapere che lo fa anche lei, molti incoraggiati nel farlo la prossima volta, molti divertiti da questa simpatica trasgressione della milionaria che ruba biancheria (Winona Ryder per il divertente vezzo di rubare finì in galera, ma erano anni in cui il gossip dava soddisfazioni) – ha ricordato – Inutile dire che, come sempre, dopo aver fatto notare che rubare non è qualcosa di cui vantarsi specie se non lo si fa per fame, mi sono arrivati i soliti fan soldatini forti di argomenti quali ‘rosichi invidiossaaa ossessioneeeee lei si compra l’hotel se vuole’ e articoletti vari della seria ‘la cattiva Lucarelli attacca la povera piccola fiammiferaia Chiara Ferragni’.
“Cioè, la notizia è che io sono una cagac**zi, mica che una milionaria con milioni di follower si vanta di rubare biancheria e i suoi fan lo trovano normale – ha sottolineato – Comunque, a questa ridicola sudditanza abbiamo fatto l’abitudine, andiamo avanti. Oggi la Ferragni, evidentemente in imbarazzo per la brutta figura soprattutto dopo che si era appena lamentata con Sala della diffusa propensione all’illegalità nel milanese (suoi amici milionari hanno subito furti), ha replicato con un altro TikTok contando sempre sul fatto che buona parte del suo pubblico la venererebbe pure se dicesse che il narcotraffico è una super figata”.
“E nel TikTok dice: ‘Quando creano una polemica sul ‘furto’ di un accappatoio dall’hotel come se non sapessero che ogni hotel ha la sua carta di credito registrata e viene addebitato come tutti i costi extra’. Beh, io invece so, perché di hotel nella vita ne ho visti parecchi e no, non funziona così – ha fatto sapere – Intanto, il verbo ‘rubare’ nel primo TikTok l’ha usato lei, non io. In secondo luogo, se vuoi l’accappatoio di un hotel non è che te lo addebitino quando vai a casa e si accorgono che te lo sei imboscato. Dici al check-out che lo vuoi comprare e SE l’hotel lo vende (la biancheria degli hotel non è affatto sempre acquistabile per prassi), lo paghi lì”.
“Tra l’altro, la Ferragni vive ovviamente in un’altra galassia e non sa che gli addebiti su carta non sono sempre possibili perché c’è chi paga con le ricaricabili e, soprattutto nei piccoli hotel, anche chi paga in contanti senza lasciare carte di credito come garanzia – ha fatto notare – Sarebbe come andare al ristorante e portarsi via posate e piatti per poi dire: beh se vogliono me li addebitano in qualche modo. Un’altra cosa che non sa, è che i furti costano agli hotel migliaia di euro l’anno. Mi hanno scritto albergatori in questi giorni che mi hanno raccontato di furti di coperte, asciugamani, quadri e perfino del bicchiere per lo spazzolino”.
“Furti che li costringono a minacce ai clienti, consulti con legali, furti che provocano talvolta sospetti antipatici nei confronti del personale delle pulizie (che rischia licenziamenti) e che quasi sempre si concludono con soldi e tempo perso – ha aggiunto – Tra l’altro, non è neppure vero che un hotel possa addebitare il costo di biancheria senza il consenso di un cliente, quindi la Ferragni mente. E se gli hotel che frequenta lei forse se la caveranno lo stesso, ma per i piccoli hotel vuol dire avere delle perdite importanti. Detto ciò, la leggerezza con cui lei fa un TikTok del genere e l’ilarità con cui molti lo accolgono, sono piuttosto indicative di quanto la legalità sia una questione elastica”.
“Esistono furti sporchi e brutti, per cui la gente si indigna (lo straniero che scippa il turista, la rom che ruba le merendine al supermercato) e i furti glamour, perché se ruba una milionaria che potrebbe comprarsi l’hotel non è un’aggravante perché non agisce per bisogno, no, è addirittura un’attenuante – ha ironizzato – Della serie ‘sì ruba ma mica per rubare come i poveri, ruba per rubare come i ricchi: per sfizio’. Inquietante poi chi reputa che il furto di un accappatoio da parte della Ferragni per un hotel sia pubblicità o che in fondo frequenta hotel così costosi che ‘che volete che sia un furto di biancheria’”.
“Mai sentito dire di uno straniero che ruba al supermercato ‘vabbè che vuoi che sia. Tanto Esselunga i soldi ce l’ha’. O che il derubato debba ritenere il furto subìto un privilegio, se il ladro ha più di un milione di follower – ha rilevato – Ecco, tutto questo per dire che il vostro rapporto di sudditanza con la ricchezza, con i privilegi e la sfrontatezza di chi se ne vanta, sfoggiando pure il cattivo esempio, non vi rende neppure dei buoni fan. Un vero fan ti dice che hai sbagliato e continua a volerti bene lo stesso, nel caso”.
“Vi rende invece perfettamente in linea col periodo storico che stiamo vivendo, tra privilegi conservati a suon di arroganza e i pecoroni che puntano il dito su chi fa notare quello che non va, anziché su quello che non va – ha concluso – Insomma, vi piacciono i Robin Hood che rubano ai ricchi per donare ai ricchi, mentre i poveri li difendono pure, senza neppure rendersene conto. Evviva i ladri, ma solo se hanno la Lamborghini. Siete linfa per le disuguaglianze sociali. Siete pronti a un bel governo Salvini/Meloni. Auguri”.
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28 Luglio 2022, 12:18