Claudio Scazzi, fratello di Sarah, la 15enne uccisa il 26 agosto 2010 in una villetta di Avetrana, ricorda la sorella nel giorno del suo compleanno. Venerdì 4 aprile, infatti, la giovane avrebbe spento 30 candeline. “Oggi Sarah avrebbe compiuto 30 anni, magari saremmo andati d’accordo su tutto o magari avremmo litigato dalla mattina alla sera, ma per lei ci sarei stato sempre”, scrive Claudio Scazzi su Instagram. “Non parlo spesso di mia sorella, né dal vivo né sui social, sono uno che esterna poco le emozioni – aggiunge il fratello di Sarah Scazzi ai microfoni di “Fanpage.it” – Sarah però è sempre presente nei miei pensieri, soprattutto oggi, che per lei sarebbe stato un giorno importante. Sarah era una ragazza solare, una ragazza a cui piaceva andare a scuola e oggi sicuramente sarebbe una donna fatta e formata, con un futuro radioso, per come aveva impostato la sua vita. Sicuramente sarebbe stata una persona a modo, sarebbe stata una bella persona”.
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Omicidio Sarah Scazzi, Cosima Serrano e Sabrina Misseri condannate all’ergastolo
Sarah Scazzi fu assassinata a 15 anni il 26 agosto 2010 ad Avetrana, in provincia di Taranto. Per il delitto sono state condannate in via definitiva all’ergastolo ostativo Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia della vittima. Le due donne hanno sempre gridato la loro innocenza. A professarsi colpevole è invece Michele Misseri, marito di Cosima, padre di Sabrina e zio di Sarah. L’uomo è stato condannato per aver occultamente di cadavere ed è tornato in libertà lo scorso febbraio dopo aver scontato otto anni di carcere. L’uomo è tornato a vivere nella villetta di Avetrana dove il 26 agosto 2010 si è consumato l’omicidio della 15enne.
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Il fratello di Sarah Scazzi: “L’ultima volta che vidi mia sorella”
“L’ultima volta che vidi Sarah fu ad agosto di quell’anno – rivela Claudio Scazzi al “Corriere della Sera” – mi accompagnò alla partenza per Milano. Ho portato con me tutti i ricordi di lei, dai momenti divertenti passati insieme al mare e alle festività. Ora ho qualche cosa delle sue qui con me, i peluche e i diari. Studiava all’istituto alberghiero, aveva superato il primo anno ed era pronta ad affrontare il secondo. Poi avrebbe scelto se fare sala o cucina, credo che preferisse fare la chef”. Claudio Scazzi torna indietro con la memoria a quel tragico 26 agosto 2010 quando la madre Concetta lo chiamò “per dirmi che Sarah era scomparsa: dal nulla fui catapultato in un mondo differente”. Oggi Claudio Scazzi vive e lavora in Lombardia. Il fratello della 15enne uccisa ad Avetrana è un ingegnere civile ambientale.