Nell’ultimo anno Federico Lucia, in arte Fedez, ha passato molto tempo su Skype, un software di messaggistica che gli ha consentito di parlare con Vinod, un santone che dall’India gli avrebbe predetto il futuro attraverso il rituale delle “foglie del destino”. È stato lo stesso rapper a svelarlo durante l’ultima puntata di “Pulp Podcast” dove insieme a Mr. Marra ha intervistato Max Ormea, esperto dell’argomento. È stato quest’ultimo a metterlo in contatto con Vinod. Fedez ha spiegato che le foglie del destino sono custodite in antichi templi indiani: “Parrebbe che su ogni foglia ci sia scritta la vita precedente, futura, fino al giorno della propria morte, di tutti gli individui”.
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Fedez e le foglie del destino: “Che mia moglie mi aveva cacciato di casa lo sapevano solo due persone”
“Io sono partito molto scettico – ha dichiarato il cantante – ho provate tante esperienze nella mia vita, ho fatto tanti percorsi psicologici, psichiatrici, mental coach, anche esperienze spirituali. Non posso non dire che non mi siano successe cose strane da quando ho letto la foglia”. “Quando indovina il nome di tua mamma o il nome dei tuoi figli e tu sei un personaggio pubblico lo stupore è pari a zero – ha continuato – Quando però inizia a dirti ‘tua moglie ti ha appena cacciato di casa’ e questa cosa la sapeva solo la mia assistente e mia madre e quando azzecca orario e minuto del giorno in cui sono nato, allora lì ho drizzato le orecchie”.
Il rapper: “La ciclicità della mia vita è basata su 9, 18, 27 e 36”
“A un certo punto Vinod mi dice: ‘Tua moglie ti ha appena sbattuto fuori di casa’. Io ero in un Airbnb che poteva benissimo essere un ufficio, non sembrava una casa (…) – ha confessato Fedez – Una concomitanza di eventi così strani e rumorosi non l’ho mai vista nella mia vita. Non mi sentivo con mia moglie da circa un mese. Inizia a squillarmi il telefono ed era lei. Inizia a mandare messaggi inca**ata nera. Squilla il telefono della mia assistente, partono dei trapani, salta la luce da qualche parte. Finché leggo la mia foglia e c’era tutto: il nome dei miei figli, il nome di mia moglie. Vinod mi disse: ‘Tu sei appena stato cacciato di casa da tua moglie’. E onestamente quella cosa lì non era ancora uscita. Nella mia foglia io sarei già dovuto morire con il cancro che ho avuto. O ho accumulato tantissimi punti Dharma per il bene che ho fatto in questa o nelle precedenti vite o, cosa che mi gasa ancora di più, sono tipo Neo di Matrix”.
“Mi ricordo una cosa che è stata pazzesca – ha aggiunto il rapper – A un certo punto Max mi disegna la ciclicità della mia vita basata su 9, 18, 27 e 36. A 9 anni ho subito una molestia, a 18 ho tentato il suicidio per la prima volta per una ragazza, a 27 conosco mia moglie. A 36 conosco una ragazza che mi riporta dietro a un certo tipo di dinamiche e il suo cognome è molto simile al nome del demone Moini (di cui aveva parlato poco prima, ndr)”.
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Fedez parla del caso Iovino: “Lo racconto a Vinod e lui mi sbatte Skype in faccia”
Infine, Fedez ha parlato del caso Iovino: “Vinod mi disse di stare attento perché avevo un problema dell’impulsività e che il karma sarebbe andato a colpire questo. Vi faccio un esempio: 3-4 giorni dopo sono in volo per Miami con i miei figli. Mia figlia piange per 3 secondi, lei smette e un signore mi viene a dire che si era comportata male e che avrei dovuto prenderla a schiaffi. Quella cosa lì mi ha innescato che avrei voluto ucciderlo, non riuscivo a comprenderlo. Tanti eventi di questo tipo mi istigavano… Voglio dirlo apertamente: il caso Iovino succede in quel momento lì e, prima che esplodesse il caso mediatico, io lo racconto a Vinod e lui mi sbatte Skype in faccia e mi dice: ‘Non va bene questa cosa’ e non mi legge più la foglia”.
