Con la separazione il ménage familiare di Sonia Bruganelli e Paolo Bonolis è pressoché lo stesso. “In un anno è cambiato tutto, senza che sia cambiato gran che”, svela l’ex opinionista del “Grande Fratello Vip” e de “L’Isola dei Famosi” aprendo le porte della sua casa da single al quotidiano “La Repubblica”. L’appartamento ubicato in un condominio residenziale a Ponte Milvio, a Roma, confina con quello in cui ha vissuto per 25 anni con il marito e i loro tre figli. A mettere in comunicazione le due case è una porticina accanto al caminetto in salotto. La nuova dimora di Sonia Bruganelli era abitata da un’anziana signora. “Non la conoscevamo – spiega l’ex concorrente di “Ballando con le stelle” – perché i due appartamenti non sono sullo stesso pianerottolo, ma in palazzine adiacenti. Due estati fa, per caso, con Paolo conosco a Formentera la coppia che poi ci ha segnalato la vendita di questo immobile. Quando abbiamo deciso di separarci, ci è sembrata un’opportunità. Come il film Sliding doors: senza quell’incontro, oggi non sarei qui”.
“Con Paolo vivono i figli Silvia e Davide, mentre Adele vive qui con me”
Sonia Bruganelli non si è fatta sfuggire l’occasione. “Se i rapporti sono civili, se non ci sono conflitti e soprattutto se uno può permetterselo, per i ragazzi è la soluzione felice”, afferma. “Con Paolo vivono i figli Silvia e Davide, mentre Adele vive qui con me – confida – Tra scuola e accademia di musical, anche lei la vedo solo la sera. Ormai i ragazzi sono grandi, hanno le loro vite. Ma le abitudini sono rimaste le stesse. Pranzi e cene si svolgono nella casa di famiglia, mentre qui vivo la mia intimità. Una casa più classica, meno colorata rispetto a quella dove abita Paolo e dove è possibile trovarlo tutti i giorni a un orario fisso: alle 20 sul divano che guarda Blob”. Nella casa di famiglia i due ex coniugi trascorreranno insieme anche il Natale.
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“Mi sto disintossicando dal cellulare e ho ritrovato il piacere della lettura”
Nell’appartamento di Sonia Bruganelli in ogni stanza c’è una tv, se non addirittura due come in camera da letto. “Ma la sera è dedicata alla lettura – precisa – I libri sono il mio cuscino, ne leggo 5 al mese. Una passione trasmessa da mio padre e che da 6 anni ho trasformato nel programma I libri di Sonia, in cui incontro tanti scrittori, come Sandro Veronesi, Teresa Ciabatti, i miei autori preferiti. Dopo Mediaset Infinity e Timvision, ora spero di realizzarlo su una tv generalista. La prima cosa che metto in valigia – oltre a borse e scarpe che colleziono – sono i libri. Ultimamente i social mi avevano allontanato dalla letteratura, togliendomi energie. Ora mi sto disintossicando dal cellulare, da quel meccanismo compulsivo che distacca dalla realtà e ho ritrovato finalmente il piacere della lettura. La casa è anche un percorso emotivo”.
“Un pulmino passa a prendere il mio cane Beppe e lo porta all’asilo”
Sonia Bruganelli racconta la sua giornata tipo: “Lavorando fino a tardi, quando posso resto a letto fino alle 10. Al mattino incontro la mia amica Diletta, la sorella che mi sono scelta, e con lei pianifico gli impegni della settimana. C’è anche un pulmino che passa a prendere il mio cane Beppe – un bassotto a pelo ruvido -e lo porta all’asilo: una scuola divisa per classi dove resta fino alle 5. La spesa alimentare la seguo personalmente: al di là del senso di rifugio, dell’idea di nido, la casa per me è anche convivialità”.
Sonia Bruganelli: “Dopo Bonolis non conviverò mai più. La casa sono i figli”
Come si riesce a preservare la propria privacy vivendo in due appartamenti confinanti? “Paolo in un anno sarà venuto qui un paio di volte – confessa l’imprenditrice e produttrice tv – Vite adiacenti non significa mancanza di rispetto. E poi il confronto con lui è continuo: per i figli, per il lavoro”. Quindi lancia un “avvertimento” al fidanzato Angelo Madonia: “Con un nuovo compagno non cerco la quotidianità, non ho bisogno di portare un altro affetto dentro casa e credo che non conviverò mai più. La casa sono i figli. Il resto aspetta fuori”. Paolo Bonolis ha anche una casa tutta sua adibita a studio sul lungotevere Flaminio. “E’ un rifugio, un luogo protetto dove pensare, lavorare in tranquillità – spiegò nel 2023 in un’intervista a “La Repubblica” – Qui mi sono costruito il mio mondo”. Non “perché non abbia voglia degli altri, ma perché in una professione fatta di parole, con tanto rumore, è importante ritrovare anche il silenzio”.