Miguel Bosè, 68 anni compiuti lo scorso aprile, sta facendo discutere per via di alcune dichiarazioni rilasciate sui social in merito alla catastrofica alluvione che ha colpito Valencia. Il cantante spagnolo ha sulla questione una teoria tutta sua, complottista e negazionista. A suo dire, tragedie come quella che nei giorni scorsi è avvenuta nella sua terra non dipenderebbero dal cosiddetto cambiamento climatico “che non esiste” ma da altri fattori.
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Miguel Bosè punta il dito contro “le pratiche criminali messe in atto dai governi”
“Sono devastato e sopraffatto dalla catastrofe avvenuta a Valencia, ma anche a Cuenca e Albacete – afferma in un lungo post – Ma soprattutto sono furioso e pieno di rabbia perché tutte queste vite perdute, tutte queste case, campi, bestiame e averi sono senza dubbio la conseguenza già ampiamente documentata e pubblica di una somma di pratiche terribili e criminali messe in atto da governi che, tra distruzioni di dighe e bacini artificiali, e soprattutto con la pratica sproporzionata e incontrollata dell’ingegneria climatica, delle scie chimiche o haarp che, sfuggite di mano, stanno causando solo dolore, sofferenza e povertà”.
“Vogliono venderci qualcosa che loro stessi provocano per lucrarci ancora una volta”
“Le stagioni naturali sono state cancellate e il corso della natura alterato – continua Miguel Bosè – Tutto ciò causato volontariamente da un gruppo di criminali. Le persone devono svegliarsi una volta per tutte e smettere di pensare che tutto ciò sia dovuto al cambiamento climatico, precedentemente chiamato riscaldamento globale. Non esiste una cosa del genere. Vogliono venderci qualcosa che non esiste e che loro stessi provocano per lucrarci ancora una volta, com’è successo già con vaccini e mascherine durante la pandemia (…) Chiedo a tutti di alzare la voce per mettere fine all’Agenda 2030 che favorirà un’élite interessata solo a distruggere tutto ciò che, per generazioni intere, famiglie in campagna e in città hanno costruito con innumerevoli sforzi”. Infine, il cantante porge le sue condoglianze a quanti “hanno perso qualcosa o qualcuno” nell’alluvione. A loro “tutta la mia luce e la mia forza”.
Miguel Bosè non crede che sia stato il Covid a uccidere sua madre Lucia
In passato, Miguel Bosè è stato stato bannato da Twitter per le sue teorie negazioniste. In piena pandemia, appoggiò una manifestazione organizzata a Madrid contro l’obbligo di indossare la mascherina. “Io sono la resistenza”, disse in una clip. Qualche mese prima Lucia Bosè, mamma di Miguel, era morta a 89 anni a causa del coronavirus. In un’intervista rilasciata a La Sexta, il cantante dichiarò di non credere all’esistenza del Covid-19 e di ritenere che la morte della madre non fosse stata provocata dal virus. A suo dire, Lucia Bosè sarebbe stata sedata a morte dai protocolli sanitari che all’inizio della pandemia non avrebbero considerato gli anziani una priorità.