Silvia Salemi ha messo in pausa la musica per marito e figlie. È la stessa cantante siciliana a parlarne in un’intervista rilasciata a Caterina Balivo nel programma di RaiUno “La volta buona”. Silvia Salemi si è presentata in tv con Sofia e Ludovica, le figlie nate rispettivamente 19 e 16 anni fa dal suo matrimonio con l’imprenditore Gian Marco Innocenti. L’artista aveva 19 anni quando sul palco del Teatro Ariston cantò “A casa di Luca”. Qualche anno dopo, all’apice del successo e all’inizio di una carriera più che promettente mollò tutto per dedicarsi completamente alla famiglia.

“Non me la sono sentita di affidare le mie figlie alle tate”

“Mio marito mi ha stroncato la carriera – dice Silvia Salemi ridendo nel salotto de “La volta buona” – Mi sono fermata consapevolmente, volevo stare con loro, volevo vedere cosa facevano le mie figlie nella crescita, non volevo che me lo raccontassero le tate. Non avendo aiuto né di suoceri né di genitori perché i miei sono in Sicilia, avrei dovuto affidarmi agli aiuti esterni. Non me la sono sentita, volevo che parlassero la lingua della madre in tutti i sensi”.

Silvia Salemi e il colpo di fulmine per il marito Gian Marco

Che mamma è Silvia Salemi? A rispondere è Sofia: “Io dico solo che tutte le sere che esco ricevo all’incirca 10 chiamate da mamma anche esco per un paio d’ore. Mamma non va a dormire finché noi non torniamo a casa. Sono abbastanza libera come orari ma dopo le 3-3.30 partono le chiamate e i messaggi pesanti: ‘Devi tornare’”. La cantante siciliana è legata da 20 anni a Gian Marco Innocenti. Il loro è stato un vero e proprio colpo di fulmine.
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Silvia Salemi: “Io e mio marito litighiamo soprattutto per le nostre figlie”

“Io avevo 25 anni, lui 40 anni – racconta Silvia Salemi – Bello, brizzolato, alto 1.90. Appena lo vedo impazzisco e dico: ‘Vabbè, se mi sorride lo sposo’. Lui ha pensato la stessa cosa. È partito per la Sicilia per chiedere la mano ai miei genitori. Alla domanda ‘posso sposare sua figlia?’, don Vincenzo (il padre della cantante, ndr) ha risposto ‘ma magari te la prendi’. Prima della proposta di matrimonio avevamo litigato. In quel periodo eravamo un po’ cane e gatto e io gli dissi: ‘Ti lascio’. Lui poi mi ha spiegato che l’ho conquistato perché il primo weekend che siamo partiti, siamo arrivati alla reception e lui ha chiesto una matrimoniale. Io ne ho chieste due. Lì ha pensato che fossi speciale”. Silvia Salemi ammette che le unioni longeve non sono sempre facili: “Noi litighiamo soprattutto per le nostre figlie, non per fatti nostri di coppia. Le figlie sono belle ma sono faticose. È un pensiero che non ti abbandona mai, una costante”.
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Silvia Salemi e il dolore per la sorella morta a cinque anni

La cantante siciliana si commuove per la sorella Laura morta a soli cinque anni e racconta di non aver parlato fino agli otto anni: “Il canto è stata la mia terapia, mi ha salvato da un silenzio che avevo creato con mia madre come un patto quando ho saputo che mia sorella sarebbe andata via per una leucemia. Io nascevo, ero in arrivo e dentro di me, da pulcino, ho detto a mia madre: ‘Tu fammi nascere, io non sarò mai un problema, anzi proverò anche a riscattare il tuo dolore’. Quindi ho puntato dritto alla voce per riscattare il grande dolore di mia madre che oggi capisco”. Cresciuta con questo peso sul cuore, Silvia Salemi non ha esitato un attimo a fermarsi quando ha deciso di mettere su famiglia. “È arrivata la vita – spiega – Tante donne non possono farlo, per me è stata una gran fortuna poter stare a casa con le mie figlie e di questo ringrazio mio marito”.