Giulia Catuogno, in arte Giulia Mei, palermitana, classe 1993, passa le Audizioni di “X Factor” portando un inedito dal titolo “Bandiera” che altri non è che una ballata elettropop incentrata sulla libertà delle donne. La giovane cantautrice ha lasciato il segno durante la prima della 18esima edizione di “X Factor” che vede Giorgia come conduttrice e come giudici Manuel Agnelli, Achille Lauro, Jake La Furia e Paola Iezzi. “Il mio inedito vuole raccontare un po’ la mia esperienza di donna in questo mondo. Vi avverto che sentirete della rabbia – premette Giulia Catuogno – Però non è la rabbia che mi interessa. Mi interessa quello che la rabbia può diventare per tutte e per tutti”. “È una canzone metal?”, ironizza Achille Lauro. L’aspirante concorrente di “X Factor” imbraccia il microfono e con “rabbia” canta “Della mia f*ca farò una bandiera che brillerà nella notte nera” mandando in visibilio pubblico e giudici.
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Manuel Agnelli: “Affronti tematiche che di solito vengono presentate con un sacco di cliché”
“Il testo mi piace tantissimo perché affronta un sacco di tematiche che di solito vengono presentate con un sacco di cliché – commenta Manuel Agnelli – Tu invece hai trovato un modo potente per raccontare questo tipo di cose anche in maniera divertente che è ancora più difficile”. “Questo pezzo è molto bello perché è un canto partigiano – è il parare di Jake La Furia – È un pezzo che parla delle tue battaglie, però alla fine come tutti i canti partigiani parla di libertà. È un bellissimo pezzo, qualsiasi sia la battaglia che uno si sente di combattere”. “È bello perché è stato politica senza fare politica, rivolta senza fare rivolta – sentenzia Achille Lauro – Come i grandi cantautori di una volta, Gaber, De André, Rino Gaetano. Questa è una cosa molto bella e rara oggi”.
I giudici premiano Giulia Catuogno e la sua “Bandiera” con quattro sì
“Indubbiamente la canzone ci ha spiazzato in senso positivo – sottolinea Paola Iezzi – Non si parla mai abbastanza di come sia la condizione delle donne, non solo nel nostro Paese ma in tutto il mondo. È una battaglia che sicuramente senti tua ma che è di tutte e di tutti perché non riguarda solo le donne ma anche gli uomini”. Alla fine Giulia Catuogno incassa quattro sì nonostante Paola Iezzi abbia qualche perplessità: “Non so se questo sia il contenitore giusto per te”.
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Il testo di “Bandiera” di Giulia Catuogno
Libera, voglio essere libera
di non portare o portare un velo
truccarmi tantissimo,
non depilarmi per mesi, per anni.
Libera, voglio essere libera
di uscire la sera, tornare da sola
senza la paura
persino del tipo della spazzatura.
Di fare un figlio anche a quarant’anni
di divorziare e poi risposarmi
amare un uomo con dieci anni in meno
che mi vuole bene, bene davvero
fare l’amore, girare un p0rno
cambiare letto pure ogni giorno.
E di morire come mi pare
non massacrata da un criminale
non dalle pietre di un titolista
né dalle carte di un penalista
dai timorati figli di Dio
che sputano me*da e premono invio.
Della mia fi*a faró moneta
o simulacro di nuova vita
delle mie mani faró cantieri
o fragilissimi tulipani
della mia vita faró una bandiera
che brillerà nella notte scura
della mia vita faró una bandiera
che brillerà nella notte nera.
Della mia f*ca farò una bandiera
che brillerà nella notte nera.
Libera, prima o poi sarò libera
quando la guerra sarà finita
ritorneremo tutte alla vita.