La cura contro il cancro sarà la vera svolta dell’umanità. In attesa che arrivi però si possono mettere in atto una serie di comportamenti per prevenire alcuni tipi di tumori. Mikkael A. Sekeres è un oncologo, professore di Ematologia al Sylvester Comprehensive Cancer Center all’Università di Miami, in Florida. Il medico – come scrive il “Corriere della Sera – racconta come nella sua famiglia ci sia una certa predisposizione ad ammalarsi di cancro. “La mia storia familiare di cancro – scrive Mikkael A. Sekeres sul “Washington Post” – è impressionante, e non in senso positivo. Mia madre ha un tumore ai polmoni e sia suo fratello che a sua madre è stata diagnosticata la leucemia. Da parte di mio padre, invece, suo padre aveva un tumore alla prostata e sua madre un tumore alle ovaie. Questo è uno dei motivi per cui ho deciso di specializzarmi in oncologia quando sono diventato medico”.
Poi aggiunge: “Ho anche deciso che avrei evitato il più possibile comportamenti che avrebbero potuto aumentare il rischio di aumentare il cancro visto l’elevato numero di persone della mia famiglia con la diagnosi di questa malattia”. L’oncologo spiega però che “uno studio dell’American Cancer Society pubblicato a luglio ha stimato che, nel 2019, negli Stati Uniti, il 40% delle nuove diagnosi di cancro negli adulti sopra i 30 anni era dovuto a un rischio modificabile.
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Per il cancro non esiste una cura e nonostante gli accorgimento la diagnosi è più o meno un evento casuale
In molti casi però, il rischio di sviluppare un cancro non può essere ridotto cambiando il nostro comportamento: la diagnosi è più o meno un evento casuale. “Ho comunque adottato cinque importanti misure per ridurre il mio personale rischio di andare incontro a un tumore”, afferma. Il primo accorgimento è l’uso della protezione solare: “Alla facoltà di medicina seguii una lezione sui tumori alla pelle e, la mattina dopo, iniziai ad applicare ogni giorno una protezione solare chimica sul viso e sul resto del corpo. La metto quando prevedo di espormi al sole. In macchina tengo sempre la protezione solare, per ogni evenienza. È un’abitudine che ho da decenni” “Quando trascorro oltre 30 minuti all’aperto, ad esempio in spiaggia o in bicicletta, indosso un cappello, occhiali da sole, una maglietta a maniche lunghe, oltre ad applicare una crema solare con un fattore di protezione di almeno 15”, aggiunge.
“Il rischio di melanoma aumenta del 75% nelle persone che si sottopongono a trattamenti di abbronzatura artificiale prima dei 35 anni. Il rischio è proporzionale agli anni di utilizzo e al numero di sedute”, precisa.
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“Il consumo di alcol, è il terzo fattore di rischio per le donne (circa il 6% dei casi)”
Il secondo accorgimento è la riduzione al minimo dell’assunzione di alcol, che per le donne è più pericoloso che per gli uomini. “Il consumo di alcol, è stato il quarto fattore più importante per le nuove diagnosi di cancro negli uomini (circa il 5% dei casi) e il terzo per le donne (circa il 6% dei casi). Mentre in genere associamo l’alcol ai tumori della cavità orale o dell’esofago, in realtà il maggior numero di diagnosi di tumore collegate al consumo eccessivo di alcolici è di gran lunga al seno, con oltre 44 mila casi negli Stati Uniti nel 2019 (circa 6.000 in Italia). Più si beve, più è alto il rischio di cancro. Anche coloro che bevono un drink al giorno hanno un rischio aumentato di alcuni tumori, seppur modesto. Quindi limito l’assunzione di alcolici a non più di 1-2 drink a settimana”.
L’oncologo poi racconta di non aver mai fumato una sigaretta. “Io non ho mai iniziato a fumare. Negli Stati Uniti il fumo di sigaretta è stato il fattore che ha contribuito più di tutti a nuove diagnosi di cancro negli adulti sopra i 30 anni. In particolare, al fumo è stato attribuito l’86% delle diagnosi di cancro ai polmoni, il 54% dei tumori all’esofago e circa il 51% di tumori alla vescica oltre a molti altri tipi di tumori”.
“Chi fa esercizio fisico ha un rischio inferiore del 20% di sviluppare cancro ai polmoni”
Anche se non esiste una cura contro il cancro è stato evidenziato che “se le persone smettono di fumare riducono notevolmente il rischio di tumore. Il rischio di tumore ai polmoni si dimezza dopo aver smesso di fumare per 10-15 anni e scende quasi ai livelli dei non fumatori dopo aver smesso di fumare da 40 anni. Allo stesso modo il rischio di cancro all’esofago diminuisce del 30% e il rischio di cancro alla vescica si riduce del 50% dieci anni dopo aver smesso di fumare”.
L’oncologo non trascura l’esercizio fisico.“Mi alleno ogni giorno per 30 minuti. In uno studio recente condotto su oltre 60 mila adulti, coloro che svolgevano esercizio fisico per due o più ore a settimana avevano un rischio inferiore del 26% di sviluppare tumori alla testa e al collo. Un rischio inferiore del 20% di sviluppare cancro ai polmoni e un rischio inferiore dell’11% di sviluppare il tumore al seno”.
“La ricerca ha scoperto un’associazione tra cancro al colon e retto con il consumo di carne rossa o lavorata”
Infine il medico per scongiurare il cancro cura l’alimentazione: “La ricerca ha scoperto un’associazione tra cancro al colon e retto con il consumo di carne rossa o lavorata e il basso consumo di fibre e calcio. Consumare poca frutta e verdura è associato a tumori della cavità orale. Quindi faccio del mio meglio per mangiare pasti sani e ben bilanciati. Tuttavia sono onnivoro e non mi trovo bene con diete restrittive o raccomandazioni dietetiche che richiedono più porzioni di un tipo di alimento al giorno. Ho eliminato completamente le bevande zuccherate. Mangio frutta o verdura a pranzo e a cena e limito l’assunzione di carne rossa a una/due volte a settimana. Ancora più importante: mangio raramente al fast food ed evito carni lavorate”.