Katia Svizzero, 64 anni, ha alle spalle una carriera lunghissima. Ha iniziato a lavorare in Rai a 6 anni, ed è l’interprete della canzone “L’Ape Maia”. In un’intervista a “La Stampa” rivela: “Sono una donna tranquilla e rilassata”. Poi ricorda di essere stata una delle ultime “signorine buonasera”. “Adesso lavoro per la pubblica utilità, faccio speakeraggi delle audio descrizioni dei film per i non vedenti”. “Ne sono orgogliosa, perché posso dedicarmi alle persone meno fortunate”, aggiunge. Quindi racconta gli esordi, in tenera età: “Ho iniziato a 6 anni. Mia madre era modella pubblicitaria e a volte mi portava con sé. Incontrammo un regista che cercava una bambina per un Carosello ispirato ad Alice nel paese delle meraviglie”. A 13 anni comincia a lavorare per la Rai, nel ’91 entra come annunciatrice, ma non solo. Il regista Vito Molinari la sceglie per cantare in diversi programmi tv.
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Katia Svizzero su “L’Ape Maia”: “Un successo clamoroso, quella canzone era una delizia”
Non tutti sanno che Katia Svizzero ha avuto un ruolo importante nell’infanzia di molti bambini che oggi hanno almeno 50 anni. Fu lei a essere scelta per interpretare la sigla del cartoon “L’Ape Maia”. L’ex annunciatrice ricorda che la Fonit Cetra era alla ricerca dell’interprete a cui affidare il brano. “Un successo clamoroso che sicuramente non rinnego – sottolinea – quella canzone era una delizia, ancora di più per una come me, che ha sempre adorato i bambini”. “Ancora oggi mi chiamano per sapere se ho ancora voglia di cantare l’Ape Maia”, rivela. La sigla resta al primo posto delle hit parade per settimane e venderà un milione di copie. Una canzone e un personaggio che faranno epoca.
Katia Svizzero ha sposato un gioielliere: “Il mio principe azzurro, stiamo insieme da 37 anni”
L’ex annunciatrice è sposata con il gioielliere Duccio Brandizzi. “Il mio principe azzurro – lo definisce – stiamo insieme da 37 anni”. La coppia ha due figlie. Poi ricorda gli anni da annunciatrice: “L’ambiente era bellissimo. A Saxa Rubra avevamo un appartamentino dedicato, armadi, zone trucco, bagni, docce. Praticamente vivevamo insieme sette colleghe”. “Sono rimasta molto legata a Maria Giovanna Elmi, Rosanna Vaudetti e a Ilaria Moscato: le vedo e le sento con grande gioia”. C’era il gruppo storico, nomi conosciuti da tutti i telespettatori come Nicoletta Orsomando, Rosanna Vaudetti, Anna Maria Gambineri, Maria Giovanna Elmi, Paola Perissi, Gertrud Mair, Marina Morgan, Beatrice Cori.
“A me toccò di comunicare la notizia dell’assassinio di Falcone nel 1992”
Il cambiamento arriva nel 2003 quando le “signorine buonasera” restano solo in tre: Alessandra Canale, Maria Rita Viaggi e Katia Svizzero. “Hanno preferito rimuovere noi e cambiare le figure delle annunciatrici”, spiega. Saranno sostituite da altre sei giovani, fino al 2016 quando la figura viene cancellata perché ritenuta anacronistica. Katia Svizzero ricorda il ruolo delle annunciatrici: “Fino alle Torri Gemelle le grandi notizie le davamo noi in diretta poi subentravano i Tg per approfondirle. A me toccò di comunicare la notizia dell’assassinio di Falcone nel 1992. Fu il mio battesimo di fuoco; ero stata assunta da un anno e andavo in video la mattina e il pomeriggio in collocazioni minori per farmi le ossa. Capitai di turno in quel giorno tremendo”. La conduttrice si dedicherà poi ai programmi rivolti a un pubblico infantile: “A Rai Ragazzi, su Rai Yoyo e Rai Gulp mi sono divertita moltissimo come regista di servizi esterni in un programma sul cinema dal titolo Ciak Gulp. I bambini sono la passione della mia vita”.