Enrico Papi sbarca sulle piattaforme streaming con una nuova canzone dal titolo “Tilt” che diventerà poi la sigla e il titolo del suo nuovo programma. Reduce dal flop della trasmissione “La Pupa e il Secchione”, il conduttore ha rilasciato un’intervista a “TvBlog” dove ha parlato di esperienze passate e progetti futuri, svelando che il suo sogno è quello di salire sul palco dell’Ariston al prossimo Sanremo 2025. Ha rivelato di aver intenzione di proporsi con un brano. “Voglio mandare un messaggio a Carlo Conti – dice – gli proporrò un pezzo per Sanremo 2025. Lo farò veramente, ma non posso dire con chi. Al Festival dovevo andarci nel 2016 con Fabio Rovazzi, avevamo una canzone. Ne parlai con Carlo, che all’epoca era conduttore e direttore artistico, si mostrò entusiasta di sentirlo. Poi però non se ne fece più nulla, perché Fabio non si sentiva pronto per il Festival, lo considerava troppo da cantante. Sarebbe stato divertente”.
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“Il nuovo show è stato registrato diversi mesi fa ed è stato collocato nel palinsesto estivo”
Enrico Papi parla del suo nuovo show che andrà in onda dopo gli Europei di calcio, ovvero dopo il 14 luglio. “Tilt sta per Tieni Il Tempo – spiega – diventerà la sigla del programma che andrà in onda su Italia 1. Ho coinvolto Peppe Vessicchio, Elisabetta Canalis, Paolo Noise e Marco Mazzoli di Radio 105″. Il nuovo show è stato registrato diversi mesi fa ed è stato collocato nel palinsesto estivo di Italia 1: “L’estate una volta era un periodo in cui si faceva televisione. È una decisione che va rispettata e che viene presa considerando tanti fattori, anche la controprogrammazione interna e gli equilibri con Canale 5. La voglio vivere come uno stimolo. Il programma è stato presentato a Mediaset e accettato. Se non fosse piaciuto, ‘Tilti sarebbe stato fermato mentre si registrava. Sarà il pubblico a giudicare”.
“Non è colpa mia se ‘La pupa e il secchione’ è andato male”
Enrico Papi accenna anche al flop del programma “La Pupa e il Secchione” che ha registrato ascolti piuttosto deludenti. “Dopo il record di ascolti della prima e della seconda edizione che ho condotto – rivela – quest’anno ho fatto di nuovo il record, ma quello inverso. Mi sono divertito, ma ne ‘La pupa e il secchione’ ho fatto qualcosa che non è nel mio. Non era l’occasione giusta per potermi esprimere, ce ne saranno altre. Mi sono occupato solo della conduzione. Sinceramente, fosse andata bene, non sarebbe stato merito mio. È andata male, ma non è colpa mia”. Poi, parlando de “L’Isola dei Famosi”, ricorda la sua esperienza che risale alla scorsa edizione in cui vestiva i panni di opinionista: “L’anno scorso molti dicevano che L’Isola non fosse andata bene e invece è andata benissimo, considerando anche che tra i concorrenti non c’erano molti famosi. Quest’anno ho apprezzato la scelta di Pier Silvio Berlusconi di puntare su una novità, su Vladimir Luxuria. L’idea di sperimentare è giusta”.
“Come c’è una tecnica per cantare o recitare, ce n’è una anche per condurre”
Enrico Papi sottolinea l’intesa professionale con Ilary Blasi. “Non posso dare un giudizio da critico – ammette – ma posso dire che da telespettatore l’anno scorso mi sarei divertito. C’era un clima pazzesco, tra me e Ilary Blasi si era creato un rapporto per cui in diretta non sapevi mai cosa sarebbe potuto accadere. Magari l’anno prossimo l’Isola la condurremo io e Ilary”. Poi Enrico Papi lancia una frecciatina contro qualche “collega” che come mestiere primario fa il cantante. “Ora va di moda che i cantanti facciano i conduttori – ironizza – io mi metto a fare il cantante, ma con ironia, ci scherzo. E invece i cantanti vogliono diventare conduttori veramente, la prendono sul serio. Questo mi fa ridere. Oggi sembra che per condurre basti essere famoso. E invece bisogna fare la gavetta. Poi, per carità, un conduttore può sbagliare i programmi… io, per esempio, sono uno che dice sempre di sì e commetto degli errori. Dovrei iniziare a dire dei no. Come c’è una tecnica per cantare o recitare, ce n’è una anche per condurre”.