Enrico Mentana è stato ospite della prima puntata di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, il programma che segna il ritorno di Piero Chiambretti in Rai. “Che belva mi sento? Un elefante. Per la memoria e per la solidità”, ha risposto il direttore del Tg di La7 alla domanda che solitamente la sua compagna Francesca Fagnani pone a tutti i suoi ospiti a “Belve”. Enrico Mentana ha fama di essere severo e intransigente sul lavoro.
Enrico Mentana: “Non sono cattivo, sono esigente”
“Non sono cattivo, sono esigente – ha precisato – essendo il telegiornale un prodotto che è quasi incomprensibile anche per la gran parte delle persone che fanno televisione, un qualcosa che va tutto in diretta e che può modificarsi dall’inizio alla fine (…) Il telegiornale è buona la prima. Sempre (…) Il telegiornale è un’opera di insieme che ha anche un frontman. Quindi se a uno si dice di fare una cosa e non la fa, fa sballare il lavoro di tutti gli altri. Man mano che ci si avvicina all’ora in cui tutto questo può succedere, ovviamente bisogna essere molto assertivi, perentori e a volte anche alzare la voce. In questo sta la cattiveria. Bisogna essere duri, come in ogni opera complessiva bisogna che tutti facciano lo stesso lavoro perché se uno va al contrario è la fine per tutti”.
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Enrico Mentana taglia corto su Lilli Gruber
“Hai lavorato al Tg1, al Tg5 e adesso La7. In quale di queste redazioni hai trovato donne sull’orlo di una crisi di nervi?”, ha chiesto Piero Chiambretti. “Posso dire che ho trovato primedonne sull’orlo di una crisi di nervi da dividere tra tutti i sessi. Ne ho viste tantissime e ne faccio parte”, ha replicato il giornalista. Piero Chiambretti ha chiesto al suo ospite se avesse fatto pace con Lilli Gruber con cui di recente ha avuto un botta e risposta a distanza al vetriolo. “Non è il caso di parlarne perché stiamo parlando di una rete concorrente – ha tagliato corto Enrico Mentana – Sono qui in via amichevole, personale, per salutare il tuo ritorno alla casa madre. Queste sono cose di un’altra rete. Non è bello parlarne qui. Sono in libera uscita. Ti prometto che quando sarà un’occasione divertente e magari non ci sarò solo io, ne parliamo senza nessun problema. Siccome ho lamentato un colpo basso, questo sarebbe un colpo basso”. “Smentisci che andrai al Nove?”, ha incalzato il padrone di casa. “Non è che smentisco, se nessuno me lo chiede è ovvio che non posso andarci”, ha sentenziato il direttore del Tg di La7.
Enrico Mentana parla per la prima volta della compagna
La conversazione si è spostata sulla sua vita privata. “Ci tolga una curiosità: lei non è un romantico, non festeggia i San Valentino, non festeggia gli anniversari, ha un cuore duro con le donne. Come ha potuto innamorarsi di lei la signora Fagnani che piace tanto anche a me? – ha chiesto Piero Chiambretti – L’ho vista da vicino, è bella, brava, intelligente”. “Come ho fatto? Le ho detto scegli: o prendi me o Chiambretti – ha ironizzato Enrico Mentana – È stato amore immediato”. “Si può dire che in Italia si perdona tutto tranne il successo e adesso che la signora Fagnani è di successo viene attaccata? Questo è uno scotto che si deve pagare?”, ha incalzato il conduttore.
“Francesca è arrivata al successo con mezzi suoi, si è inventata una programma”
“Beh, però è utile anche per far capire. Noi siamo stati più fortunati anche in questo – ha spiegato Enrico Mentana – Abbiamo conosciuto il successo da giovani e credevamo che tutti ci volessero bene. Quando hai 20-30 anni e vedi che hai successo, credi che tutti ti vogliano bene. In realtà, poi non è così. E alcuni hanno anche ragione a non volerti bene. Nel senso che entri in un regime concorrenziale ma anche in questa cosa che è tipica della popolarità, per cui si porta dietro anche il suo contrario, che non è soltanto invidia o cose di questo genere. È proprio che le persone note ti piacciono o non ti piacciono. Figurati per una persona che arriva alla popolarità dopo avere faticato tanto come Francesca che ci arriva con mezzi suoi, con un programma che si è inventata lei, che è passato dal Nove alla Rai. Era passata sulla Rai in seconda serata, poi è stata promossa in prima serata perché portava ascolti e andava bene. Tutto questo porta grande popolarità e ne sono ovviamente felicissimo ma anche il fatto che qualcuno per invidia, per il gioco del massacro, ti porta anche a quello. Ma questa è una vaccinazione, in questo sono super pro vax”.