BigMama, vero nome Marianna Mammone, ha solo 24 anni e mille vite già alle spalle. L’artista che ha riscosso un grandissimo successo nell’ultima edizione del Festival di Sanremo, è originaria di San Michele di Serino, in Irpinia. Tra le esperienze più forti, quella vissuta al Palazzo di Vetro dell’Onu dove ha parlato ai ragazzi di body shaming e bullismo. Nel suo passato ci sono violenze fisiche e psicologiche, un linfoma di Hodgkin, il bullismo dei coetanei e l’indifferenza degli adulti. Oggi è una cantante e un’attivista e lotta per i diritti dei più deboli, come racconta nell’autobiografia “Cento occhi” (Rizzoli), in libreria dal 14 maggio. Il suo brano sanremese “La rabbia non ti basta” ha vinto il disco d’oro. In un’intervista al “Corriere della Sera” racconta: “Dopo Sanremo ho scritto il libro di getto. C’erano tanti pezzi della mia storia che avevano bisogno di uscire fuori”. Poi aggiunge: “ I miei genitori non l’hanno letto e li invito a non farlo, la verità fa male. E io quando sono cresciuta, quando ho affrontato la malattia, ho capito quanto siano importanti. Non hanno bisogno di vedere i loro sbagli nero su bianco. Li conoscono già. Mio padre Italo sa che passava tutto il giorno a lavorare. E mamma Angelina, dopo che mia nonna è morta, si è trovata a crescere due figli e senza saper fare nulla. Sono i genitori migliori del mondo, ma siamo tutti esseri umani e sbagliamo”.
“Ho la mente offuscata dai traumi subiti ma se scavo nella memoria trovo ricordi bellissimi”
BigMama torna indietro con la memoria alla sua infanzia : “I miei anni spensierati sono andati avanti fino alle elementari. Nelle foto mi mettevo in posa, con gli occhiali da sole. Ho sempre cercato di attirare l’attenzione. Ballavo e cantavo sul tavolo, a casa delle zie. Ho la mente offuscata dai traumi subiti, ma se scavo nella memoria trovo ricordi bellissimi. Mamma che mi pettina i capelli, mi coccola, mi abbraccia. Mio padre che mi dà un bacino, mi piglia in braccio e dice che sono una bella bambina”. “E poi i miei fratelli più piccoli – continua – Guido e Manuele: la loro nascita mi ha ridato l’infanzia. Avrò avuto 7 anni e loro avevano appena imparato a camminare. Un giorno una cagnolina aveva partorito davanti casa e loro, piccolissimi, con i pannolini bianchi, sono corsi a coccolare i cuccioli”. L’artista ha anche un fratello maggiore, Giandomenico. “Lui mi ha aiutata a rasarmi la testa quando perdevo i capelli per la chemio. Quella è stata la prima volta che ci siamo chiesti scusa senza parlare”, svela.
“Sono stata violentata a 16 anni, altre volte hanno provato ad abusare di me”
Gli episodi di bullismo per lei iniziano quando è ancora piccolissima. Nel libro scrive che nella classifica delle più carine della classe finiva all’ultimo posto: “Perché sei chiatta”. “I ragazzini si difendono da una vita cattiva con la perfidia – spiega – invece non giustifico gli adulti. Come il professore cha la sbeffeggiava. Non si è mai scusato. Mi ha scritto un messaggio come se fossi sua figlia: ‘Marianna cara, ti ricordi di me?’. Io l’ho ignorato. Se gli dicessi che mi ha fatto stare male risponderebbe: ‘Vabbé ma io stavo giocando’. Quel professore non si rende conto che ha dato il via a una valangata di commenti negativi e battute dei compagni di scuola”.
Nel suo passato c’è una violenza. Un ragazzo quando aveva 16 anni, l’ha chiusa in bagno e l’ha violentata. “Oggi gli ripeterei passo passo quello che è successo – rivela -. Per lui, e per tanti come lui, le donne sono una merce. Da allora mi è capitato altre volte che abbiano provato ad abusare di me, ma sono riuscita a non soccombere. L’ultima tre o quattro anni fa, ero ubriaca e uno mi ha caricato sulla sua macchina con la scusa che mi accompagnava a casa. Non è andato fino in fondo ma il giorno dopo ero piena di lividi. Da allora non bevo più”.
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“Per la laurea mi manca un solo esame. Non me la farò scappare”
MigMama è una fan di Salmo. “Mi ha insegnato che rabbia e senso di oppressione si possono sfogare nelle canzoni – ammette -. Nei miei live mi ispiro alla sua forza, ma non voglio essere la brutta copia di nessuno. Ho anche aperto un suo concerto. Quando Salmo mi ha detto che spaccavo, mi si è spento il cervello. Ho pensato a me che nel 2015 scrivevo su Instagram: ‘Oggi ho visto Salmo. Ti giuro che prima o poi ci stringeremo la mano’”. L’artista è arrivata a Milano a 18 anni, per studiare Urbanistica al Politecnico. “Avevo anche provato a entrare in un’università tedesca – racconta – per studiare economia, un’iniziativa promossa da una catena di supermercati che dopo la laurea e un tirocinio in azienda, ti dà macchina e cellulare e diventi manager. Mi arrivò una mail: ero terza, avevo delle potenzialità altissime che da loro sarebbero state sprecate”.
“A Milano però ho trovato la mia strada nella musica – aggiunge – e per la laurea mi manca un solo esame. Non mi farò scappare il foglio con su scritto dottoressa Marianna Mammone”.
“Mi ero iscritta fra i giovani ma Amadeus mi ha voluta sul palco dell’Ariston”
BigMama quest’anno è stata sul palco del Concertone del Primo Maggio e ha detto: “Fallire è prezioso e credere nei sogni salva”. Lei infatti nel 2023 era stata scartata da Sanremo. “Ma Elodie mi chiamò per la serata dei duetti – racconta -. È stata un’ispirazione. Mi ha caricata: ‘Amo’ non ti preoccupare sei forte. Sali, brucia il palco, scendi, hai fatto il tuo lavoro’”. “Quest’anno a Sanremo – continua – mi ero di nuovo iscritta fra i giovani ma Amadeus dopo aver ascoltato ‘La rabbia non ti basta’ ha pensato che era un messaggio troppo bello da portare all’Ariston, lo ringrazio per averci creduto. L’ho abbracciato sul palco: Sanremo è un sogno che, grazie a lui, è diventato realtà. Il complimento più bello è stato quello del mio mito Loredana Bertè: ‘Sei fortissima’”.
Sul décolleté l’artista si è tatuata la scritta “Dea”. “Nel 2021 – racconta – per una campagna pubblicitaria la mia faccia era stampata su cartelloni formato gigante in tutta Milano, avevo mandato a fan… gli amici che mi trattavano male, stavo conoscendo meglio Lodovica, la mia fidanzata, avevo perso i chili che avevo messo su durante la chemio. Ero fiera di me stessa, felicissima, mi sentivo una dea. E me lo sono tatuata”.
“La mia ragazza mi ha fatto capire che potevo fidarmi di lei e ho pensato di meritare l’amore di una donna”
Nel suo libro BigMama scrive: “Le donne sono perfette e io pensavo che fossero troppo per una come me”. “Sono sensuali, intelligenti, esseri superiori, difficili da conquistare – aggiunge -. Certo, dipende dalle persone… Non è che dicendo sono bisessuale, lesbica, o qualsiasi cosa voglia essere, mi innamoro di tutte. Fino a quattro anni fa avevo avuto relazioni con uomini, con le ragazze solo storielle. Anche con Lodo (la sua attuale fidanzata, ndr) era partita con incontri occasionali, ma quando mi ha fatto capire che potevo fidarmi di lei, ho pensato di meritare l’amore di una donna. L’ho conquistata con pasta e patate. Cucinare è il mio messaggio d’amore”. Poi svela: “Mamma dice che dopo la laurea potrò fare quello che voglio. Appena finisco l’università le faccio la proposta di matrimonio”.