Francesca Pascale parla di amore e politica in una lunga intervista rilasciata a Chiara Valerio per “D – la Repubblica”. Lo scorso 8 marzo, la scrittrice si è recata a Firenze per intervistarla. È stata una grande mattina – scrive sui social – abbiamo parlato di Berlusconi, della televisione, del linguaggio, delle donne, d’amore e musica, insomma, di politica”. Francesca Pascale definisce “liberatoria” l’intervista in cui tra le altre cose parla dell’uomo a cui è stata accanto per 15 anni. La “pasionaria” partenopea è uscita in silenzio dalla vita del leader di Forza Italia scomparso il 12 giugno 2023. Adesso però i tempi sono maturi per affrontare l’argomento. Il 2 luglio 2022 Francesca Pascale si è unita civilmente alla cantante Paola Turci.
“Ho incontrato Berlusconi per la mia passione politica, il suo fascino mi ha disarmata”
Francesca Pascale ripercorre la sua storia d’amore con il Cavaliere: “Ho incontrato Berlusconi per la mia passione politica, cercando nel suo movimento uno spazio per me, per far sì che i miei valori potessero esprimersi. Poi è successo quello che ho ritenuto, col passare del tempo, inevitabile. Ho conosciuto un uomo che è stato così carismatico, così totale, il cui fascino mi ha disarmata. La passione politica non è mai cessata, ma si è aggiunto un amore cieco a ogni lucidità. La passione politica ha dovuto fare i conti con la passione d’amore (…) Ho iniziato a votare Berlusconi perché credevo che Forza Italia potesse fare del bene al Paese, esattamente come faceva con le sue imprese. La storia ci dirà se ha fatto più o meno bene all’Italia. Per me ha dato un’impronta straordinaria”.
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“Con l’aiuto di un percorso d’analisi, ho capito che certe cose potevo evitare di dirle o dirle meglio”
“Vivevo e assorbivo politica mentre stavo con Berlusconi, ma non la facevo – spiega l’ex compagna del leader azzurro – Quando provavo a farla era un disastro perché i miei valori cozzavano con quelli dei suoi alleati. E questo ha fatto di me un elemento di disordine. Berlusconi era il leader di una coalizione di centrodestra, e io desideravo che i suoi ideali liberali si allontanassero da quelli sovranisti. Per me Salvini rimane sempre quello con la maglietta ‘Padania is not Italy’. Non avevo diritto di fargli queste considerazioni, però era inevitabile per me dirgli quello che pensavo. La mia posizione politica disordinava quella di Berlusconi e questo mi portava spesso a grandi liti con tutto il partito. Per me questo è sempre stato molto doloroso. E rendeva la vita di Berlusconi, pubblica e privata, non proprio semplicissima. Non ne sono pentita, ma crescendo, e pure con l’aiuto di un percorso d’analisi, ho capito che certe cose potevo evitare di dirle o dirle meglio”.
“Non mi sono mai sentita moglie di Berlusconi, io l’ho sempre corteggiato, per 15 anni”
Francesca Pascale definisce “viscerale” il rapporto dell’ex compagno con la televisione. “Era divertente quando guardavamo le televendite – ricorda – Berlusconi telefonava per dire che un certo conduttore di questo o quel programma doveva modificare alcuni aspetti di scena e personali, cambiare vestito, tagliarsi la barba, foderare di blu le poltrone… Certe volte non credevano fosse lui, e riattaccavano. Ma lui richiamava. La settimana dopo controllava se l’avevano ascoltato ed era aumentato lo share. E così succedeva. All’inizio non ci credevo, però funzionava. Incredibile”. La “pasionaria” napoletana confessa di non essersi mai sentita first lady: “Quando me lo dicevano mi sentivo quasi costretta a essere felice, ma in realtà non sapevo cosa significasse perché in Italia il ruolo di first lady non esiste. Non mi sono mai sentita tale perché non mi sono mai sentita moglie di Berlusconi, io l’ho sempre corteggiato, per 15 anni. Dall’inizio alla fine. Non l’ho mai sentito come un compagno. Avevo sempre l’idea di doverlo acchiappare”.
“Non penso che il matrimonio misuri l’amore tra due persone, però con Paola l’ho sentito inevitabile”
La conversazione si sposta sul colpo di fulmine per Paola Turci: “E’ stato il più bello e il più forte della mia vita. Per questo le ho chiesto la mano, di sposarmi, subito. Non credo lo rifarei. Permettimi di essere romantica, non penso che il matrimonio misuri l’amore tra due persone, però con Paola l’ho sentito inevitabile, una medaglia al nostro amore. Una carezza dopo un periodo doloroso. Non è importante, lo so, ma è stato spontaneo e sì, un colpo di fulmine. Pieno di luce”. Francesca Pascale aveva la canzone “Attraversami il cuore” come sveglia: “E io pensavo ‘Sarà la donna della mia vita’. Non la conoscevo ma già lo sapevo”.
“Faccio fatica a definirmi. Non mi sento queer, lesbica o fluida, ma donna libera”
“Faccio fatica a definirmi – confida – però credo sia giusto dare i nomi alle cose, quindi, nel linguaggio che oggi conosciamo – prima non avevamo le parole (e forse si stava pure un pochino meglio) – non mi sento queer, lesbica o fluida, ma donna libera. Mi sono sempre lasciata libera nelle scelte. Se una persona mi dava la luce, la forza di appassionarmi e di interessarmi, lo facevo a prescindere dalla sua sessualità”. Francesca Pascale è la più piccola di tre sorelle. “Nel momento in cui le scelte della mia vita sono risultate un po’ particolari, Berlusconi sì, ma pure il matrimonio con Paola, e tante altre cose – svela – loro hanno sempre reagito con preoccupazione ma con totale amore, mi hanno sempre lasciata libera dal peso del giudizio”.
“Non ho mai fatto male a nessuno e questo mi basta per rimanere salda”
La passione per i cani, confessa, “è nata spontaneamente, come quasi tutto nella mia vita”. All’improvviso mi hanno regalato un barboncino, Dudù – racconta – e da uno siamo arrivate a undici”. Undici che adesso sono diventati dieci: “Leo, il cagnolino di Paola è volato in cielo”. Riguardo alle offese e agli insulti gratuiti ricevuti, Francesca Pascale dice: “Non credo si rimanga saldi. Mi hanno augurato anche la morte. Mi alleno fin da bambina a essere forte ma non sempre ci riesco. Stai male, entri in un tunnel dove senti solo l’eco delle cose brutte, arrivi a crederci, si cancella tutto ciò che sai di te stesso. E pensi solo a quelle pietre che ti tirano addosso senza motivo. Non ho mai fatto male a nessuno e questo mi basta per rimanere salda. Bisogna capire che certe parole possono ferirti solo se pronunciate dalle persone che ami e che stimi. Chi non ti conosce ragiona sullo stereotipo che puoi rappresentare; cerco di avere tenerezza nei suoi confronti perché non sa e quando non si sanno le cose è come stare in mare senza remi e senza vele”.
“Che problemi si hanno ad affiancare la parola donna alla parola soldi? Mica sono un’esclusiva degli uomini”
A Francesca Pascale vengono rinfacciati i soldi. “La ricchezza è una vita di privilegi, ma è sempre una questione di equilibrio, quando qualcosa ti arriva, qualcos’altro ti viene tolto – sottolinea – Il privilegio è una fortuna se si è capaci di rendersene conto”. Riguardo alle critiche dice: “Ti immedesimi nella vita di un altro, pensi che sia più facile, anche se non lo sai, e questo genera frustrazione. E la frustrazione porta molto spesso all’insulto, all’odio, al disprezzo. Tutto questo è basato sulla mancanza di conoscenza. Che problemi si hanno ad affiancare la parola donna alla parola soldi? Io nessuno. Anzi credo che fili tutto dritto. Mica i soldi sono un’esclusiva degli uomini. Anzi”.