L’affascinante attore Alessandro Borghi e il senatore leghista Claudio Borghi in comune hanno solo il cognome. Peccato però che l’omonimia abbia creato non pochi malintesi sui social nonostante tra i due non ci sia alcuna somiglianza. L’economista ed esponente del Carroccio di Matteo Salvini è stato più volte scambiato sui social con l’attore romano, protagonista di “Supersex”, la serie targata Netflix in cui presta il volto alla star mondiale dell’hard Rocco Siffredi. Il malinteso è emerso in diretta su Rai Radio 1 nel corso della trasmissione “Un giorno da pecora” condotta da Geppi Gucciari e Giorgio Lauro. Il politico ha ammesso di essere stato più volte oggetto di complimenti più o meno eleganti, destinati all’attore.
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Claudio Borghi: “Le donne mi mandavano le foto delle cascate”
Tutto nasce da un’altra omonimia. Claudio Borghi parlando con i conduttori dice: “Sui social non solo mi prendo gli insulti miei, ma anche quelli del collega senatore di Italia Viva”. Il senatore leghista si riferisce a Enrico Borghi, membro del Copasir, che in questi giorni è alle prese col caso dossieraggio (tra le cui vittime c’è proprio lo stesso Claudio Borghi). In quest’intreccio di “Borghi”, Geppi Gucciari chiede al suo ospite: “E non le fanno i complimenti scambiandola per Alessandro Borghi l’attore?”. Un battuta buttata lì con una risposta che sorprende tutti: “Soprattutto le donne, le ragazze, mi scrivevano sei splendido, mi mandavano le foto delle cascate”. A quel punto interviene Giorgio Lauro che incredulo dice: “Ma Alessandro Borghi è un figo pazzesco”. “E interpreta pure Rocco Siffredi”, sottolinea Geppi Gucciari.
“Alessandro Borghi se l’era anche presa perché lo tiravano in ballo quando si parlava di me”
Il senatore leghista non si scompone e racconta un episodio divertente: “Alessandro Borghi infatti se l’era anche presa perché lo tiravano in ballo quando si parlava di me”. “Ci credo – scherza la conduttrice – per un attore il nome e l’immagine sono fondamentali”. E da tempo che l’attore ha a che far con questa “fastidiosa” omonimia. Nel 2019 Alessandro Borghi scrisse un tweet sottolineando: “Ragazzi, vi prego, sono Alessandro Borghi, non Claudio, smettetela di menzionarmi in dibattiti politici di dubbio gusto”. Il senatore leghista non perse tempo e cavalcò l’onda. “E io sono Claudio Borghi, il politico, non Alessandro l’attore – rispose – ma se volete continuare a dirmi che sono bellissimo in Suburra e a postare gif di dighe che si aprono o di cascate fate pure”.