Sabrina Ferilli è stata una delle ospiti d’onore della terza serata del Festival di Sanremo. L’attrice è intervenuta per presentare la sua prossima fatica. Una fiction di cui è protagonista, dal titolo “Gloria”, che andrà in onda su RaiUno a partire dal 19 febbraio. Sabrina Ferilli non ha perso occasione per fare riferimento al “Ballo del qua qua” che Rosario Fiorello e Amadeus hanno organizzato per John Travolta e che ha fatto molto discutere. L’attrice inoltre aveva ripostato un commento ironico sull’ormai celeberrima gag. “A quanto è quotato Russel Crowe vestito da centurione che balla daje de tacco daje de punta?”, si legge in un post pubblicato sulla pagina social Il grande flagello. A quelle parole Sabrina Ferilli aveva risposto “Con me lì…” facendo riferimento alla sua presenza sul palco in occasione della terza serata proprio in concomitanza con la partecipazione dell’attore neozelandese.
Sabrina Ferilli: “Ma come mai c’è questo giro di queste tre persone per fare un nome?”
L’attrice ha presentato insieme ad Amadeus il cantante che avrebbe a sua volta dovuto presentare una delle canzoni in gara, secondo il nuovo regolamento voluto proprio dal direttore artistico. Sabrina Ferilli ha quindi chiamato in scena Dargen D’Amico. I tre hanno commentato questa nuova formula dei cantanti che presentano i cantanti e a un certo punto l’attrice ha chiesto: “Ma come mai c’è questo giro di queste tre persone per fare un nome?”. A quel punto, è intervenuto Dargen D’Amico con una battuta un po’ ammiccante: “Perché in tre è più divertente”. Sabrina Ferilli ha subito colto il doppio senso e ha ribattuto con diplomazia per smorzare i toni: “Ah, il numero perfetto. È pitagorica la spiegazione”. Amadeus ha sorriso andando avanti.
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Il messaggio di pace di Dargen D’Amico: “Cessate il fuoco”
Dargen D’Amico è uno dei protagonisti di Sanremo 2024 non soltanto per la canzone in gara, dal titolo “Onda alta”, ma anche per aver portato un messaggio di pace chiedendo lo stop della guerra a Gaza, sia durante la prima che durante la seconda sera. Il brano portato all’Ariston è un messaggio contro le guerre. Al termine della sua prima esibizione, aveva detto: “In questo momento nel mar Mediterraneo ci sono bambini sotto le bombe senza acqua e cibo. Il nostro silenzio e corresponsabilità. Cessate il fuoco. La storia è Dio e non accettano la scena muta”. Nella serata successiva aveva precisato che le sue parole non erano da considerarsi “politiche”. Nel brano “Onda alta”, l’artista fa riferimento al tema dell’immigrazione e del razzismo.