Gabriel Attal è il nuovo primo ministro francese, nominato in seguito alle dimissioni di Elisabeth Borne. Entrambi appartengono al partito di sinistra di Emmanuel Macron. Con i suoi 34 anni è il più giovane ministro della Quinta Repubblica. Lascia il ministero dell’Istruzione che dirigeva dallo scorso giugno. Gabriel Attal è stato fortemente appoggiato da Emmanuel Macron che dopo la sua nomina ha scritto su “X”: “Caro Gabriel Attal, so di poter contare sulla sua energia e sul suo impegno per potere mettere in atto il progetto di riarmo e di rinascita che ho annunciato. Fedele allo spirito del 2017: superamento di sé e audacia. Al servizio della Nazione e dei Francesi”.
Nel 2017 Gabriel Attal si era unito civilmente con l’europarlamentare Stéphane Séjourné
Gabriel Attal vanta un altro primato, è il primo premier francese dichiaratamente gay. Nel 2017 si è unito civilmente con l’europarlamentare Stéphane Séjourné, segretario del partito di Emmanuel Macron “Renaissance”. Come riferito da un giornalista di “Figaro”, l’entourage di Séjourné ha fatto sapere che i due si sono lasciati due anni fa. Il neo primo ministro ha un profilo Instagram e Facebook ma tiene separata la vita pubblica da quella privata. La sua carriera ha bruciato le tappe. Gabriel Attal è stato un membro attivo del Partito socialista per circa dieci anni, tra il 2006 e il 2016. Dopo qualche anno di gavetta, nel 2017 si è candidato ed è stato eletto deputato all’Assemblea Nazionale con il partito di Emmanuel Macron.
Figlio di Yves Attal, avvocato e produttore cinematografico morto nel 2015 all’età di 66 anni, Gabriel Attal è di origine ebrea tunisina ma sua madre Marie de Couriss proviene da una famiglia russa bianca di Odessa. Gabriel Attal è cresciuto a Parigi insieme alle sue tre sorelle. È laureato in Scienze Politiche e Giurisprudenza e si è avvicinato all’attivismo politico in giovanissima età.
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Gabriel Attal è stato bullizzato per anni per il suo orientamento sessuale
A partire dal 20 luglio 2023 Gabriel Attal è stato Ministro dell’Educazione Nazionale, apportando molti cambiamenti come il divieto dell’abaya nelle scuole (l’indumento indossato dalle donne musulmane) e l’aver riportato uniformi e bocciature. Ma la sua battaglia più dura è stata quella contro il il bullismo, fenomeno di cui è stato vittima al liceo. Gabriel Attal ha annunciato che l’esame alla fine delle medie tornerà a essere severo e indispensabile per accedere al liceo. Ha inoltre introdotto la regola secondo cui al college (la scuola media italiana), all’interno di ogni classe i ragazzi verranno divisi in tre gruppi a seconda del loro livello. Una scelta che ha suscitato molte critiche tra gli insegnanti.
Gabriel Attal è stato bullizzato per anni per il suo orientamento sessuale. Un compagno di liceo, Juan Branco, diventato poi avvocato dei gilet gialli, ai tempi della scuola usava i primi blog per prenderlo in giro e rendere noto il suo orientamento sessuale. La relazione tra il neo primo ministro e Stéphane Séjourné è stata rivelata pubblicamente proprio dal nemico Juan Branco con un post su Twitter.
Gabriel Attal contro Matteo Salvini: “La linea del governo italiano è vomitevole”
Il neo primo ministro francese è conosciuto in Italia come colui che si scagliò contro il governo Lega-Cinque Stelle nel luglio 2018 e in particolare contro Matteo Salvini. Durante la prima crisi italo-francese sui migranti, quando il governo italiano si rifiutò di accogliere nei propri porti la nave Aquarius, Gabriel Attal disse senza mezzi termini: “La linea del governo italiano è vomitevole, è inammissibile fare della politica di basso livello a spese di vite umane, come accade in questo momento”. Salvo poi chiedere scusa per i toni utilizzati.
Anche Stéphane Séjourné si è reso protagonista di una dura critica nei confronti dell’Italia. Il capogruppo dei macroniani all’Europarlamento ha così commentato l’episodio dei saluti romani alla commemorazione di Acca Larentia di qualche giorno fa: “Qualcosa che non possiamo tollerare, queste immagini come il ritorno dell’estrema destra in generale”. Intanto, tra le prime nomine del nuovo premierato spicca proprio quella di Stéphane Séjourné, che sarà il nuovo ministro degli Esteri francese. Lo ha annunciato giovedì l’ufficio del presidente Emmanuel Macron.
