Fabio Fazio chiude il 2023 con un successo inaspettato e oltre ogni più rosea previsione. Dopo il suo passaggio dalla Rai al canale Nove e il debutto del suo programma “Che tempo che fa” dello scorso 25 ottobre, ha registrato un serie di consensi da record in termini di ascolti.”Sì, sono sopravvissuto” commenta in un’intervista rilasciata a “Sette”, l’inserto settimanale del “Corriere della Sera”. Gli spettatori affezionati lo hanno seguito e la prima puntata ha ottenuto un risultato storico: 2,1 milioni di telespettatori per il 10,5% di share solo sul Nove. Risultati incredibili che hanno dimostrato la forza del progetto. “Un’impresa che non ho realizzato io, ma il pubblico. Un affetto che abbiamo costruito nel tempo, domenica dopo domenica, e che si basa sulla reciproca fiducia. Questa ultima vicenda ci dimostra che le persone oramai si affezionano ai volti e ai programmi, dobbiamo rendercene conto. Inutile dire, però, che siamo stati piacevolmente sorpresi da questi risultati ottenuti poi in così poco tempo. Non ce l’aspettavamo, sono sincero”, sottolinea il conduttore.
“Quarant’anni di tv sono più che sufficienti! Infatti voglio smettere”
Fabio Fazio parla già da un po’ di andare in pensione. Il debutto in tv risale al 1983 con Raffaella Carrà. “Quarant’anni di tv sono più che sufficienti! Infatti voglio smettere”, ribadisce. Parlando del successo sul canale Nove dice: “Lo so che le persone hanno un affetto vero verso di me. Però resta lo stupore per un risultato di questo tipo. Nessuno poteva prevederlo, neanche nella più rosea delle ipotesi. Risultato che, ripeto, è legato al rapporto che le persone hanno oramai con la rete, vissuta più che altro come un contenitore. È vero però che il pubblico oramai sceglie indipendentemente dal vettore. Siamo capaci di navigare ovunque, cercando quello che vogliamo”.
Un cambiamento per nulla traumatico quello che ha dovuto affrontare Fabio Fazio: “Mi sento a mio agio. Non ho cambiato abitudini, la squadra è la stessa, il prodotto è rimasto quello di sempre. In realtà è come se tutto fosse rimasto uguale. Tutto, tranne la Rete. È chiaro che dopo 40 anni rendersi conto che quella casa dove hai abitato non è più la tua non è una sensazione piacevole… Ma per fortuna abbiamo un’altra casa, dove ci hanno dato il benvenuto con entusiasmo, e per questo non posso che ringraziare molto Discovery per aver investito su di me e sul programma”.
“In Rai ho ricordi bellissimi e quelli non me li potrà mai togliere nessuno
Per l’azienda di viale Mazzini prova ancora affetto: “La Rai è patrimonio di tutti e per questo mi auguro che possa tornare a svolgere una funzione inclusiva e non divisiva. Dopo di che a distruggere, lo sappiamo tutti, ci vuole un attimo….”. Poi aggiunge: “Ho ricordi bellissimi e quelli non me li potrà mai togliere nessuno. Dopo di che è chiaro che quello che è accaduto con la Rai è fuori da ogni logica. Ma io ho quasi 60 anni, so bene come stanno le cose, come va la vita. Non mi stupisco più di niente. Quello che posso dire è che spero si torni presto a rapporti normali”.
Ma sembra che i tempi non siano maturi. Il conduttore infatti aggiunge: “Per ora vedo un nuovo regolamento a Sanremo nel quale scrivono che nei tre giorni successivi alla chiusura del festival il vincitore non può andare in trasmissioni che non siano della Rai. Ora, sarà sicuramente una coincidenza il fatto che di solito il vincitore veniva da me. Perché non può essere vero che è stata fatta una regola contro il mio programma. Non può essere vero. Anche perché a Natale siamo tutti più buoni…”.
“Mi sento forse più leggero, perché qui non c’è il controllo della politica”
I risultati raggiunti sono troppo soddisfacenti per non essere felici. “Io e la mia squadra siamo nella fase dell’entusiasmo – ammette -. Abbiamo ricominciato esattamente da dove avevamo lasciato, consapevoli di aver giocato un campionato importante per tantissimi anni e di voler continuare a farlo. Mi sento forse più leggero, perché qui non c’è il controllo della politica. Si ha la sensazione evidente di un’azienda che lavora per il meglio. Lavora perché il risultato sia il migliore, per tutti”.
Tra i primi ospiti c’è stato anche Beppe Grillo. “Non me ne sono pentito – afferma – Erano anni che lo inseguivo. Non sono mai andato a cercare i guai, ma non mi sono mai nemmeno posto veti. I miei autori e io pensiamo solo a cosa sia meglio per il pubblico. A che cosa può interessare davvero. Cosa funziona e cosa no. Nessun ospite e nessun argomento è incompatibile. Il filo conduttore è fare al meglio il programma. E forse era proprio quell’aria di libertà che si respirava a ‘Che tempo che fa’ a non essere tollerata. È incompatibile, diciamo, con la nuova narrazione in Rai”.
“Ho una vita noiosissima, per me il riposo vero coincide con il poter fare tutti i giorni le stesse cose”
Fabio Fazio racconta poi di stare affrontando un trasloco. “Ho cambiato casa in Liguria – svela – ma poiché la nostra nuova abitazione non è ancora pronta e quella vecchia dobbiamo lasciarla, portiamo mobili e altri oggetti a casa dei miei genitori in attesa che sia tutto pronto. Ho ottenuto dalla mia famiglia di essere lasciato parzialmente da solo a gestirlo, così riuscirò a seguire tutto in maniera precisa. E con le mie regole”. E le vacanze” “Ho una vita noiosissima – risponde – per me il riposo vero coincide con il poter fare tutti i giorni le stesse cose. Gli stessi gesti. Mi tranquillizza la ripetitività. Diciamo la verità, mi ha salvato la televisione. Che tra l’altro ha una particolarità: segue il calendario scolastico: comincio in autunno finisco a giugno. Come i bambini a scuola. E così infatti i miei mesi estivi coincidono con le vacanze scolastiche”.
“Sono quei mesi in cui tutto è più semplice da immaginare – aggiunge – perché hai una grande libertà di pensiero. Hai finalmente il vuoto. Come quando c’era l’ora di disegno libero a scuola. La mia maestra era la moglie di un pittore e per lei giustamente il disegno aveva una valenza particolare. Ebbene, quando ci diceva “adesso disegno libero” era un momento meraviglioso, in cui potevo immaginare senza schemi. E creare. Se vogliamo, in questa fase della mia vita sono nell’ora di disegno libero. Mi sento libero di immaginare senza ostacoli e limitazioni. Libero di fare ciò che penso sia meglio e più giusto. Non che prima non mi muovessi così, ma non avevo questa sensazione di assoluta libertà e leggerezza”.
“Un anno di televisione equivale a 7 anni di un uomo”
Fabio Fazio non sottovaluta lo sforzo per portare a casa ogni singola puntata. “Stiamo parlando di 26 puntate che equivalgono a dei veri e propri sforzi atletici. Ogni volta è una prestazione sportiva”. Con qualche rito scaramantico. “Piccole cose. Fare sempre la stessa strada nei camerini… Uscire dalla stessa porta… Niente viola…”. “Se c’è una regola che ho imparato da Carlo Freccero – afferma – è che 1 anno di televisione equivale a 7 anni di un uomo. Quindi mi aspettano, facendo i conti, altri 28 anni di lavoro in tv. Ma tra quattro anni lo corfermo, scendo”.
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“Lavoro ininterrottamente dieci ore al giorno tutti i giorni. Mai avuto il tempo di annoiarmi”
“Cosa farò? Vivo. Mi riposo. Se smettessi ‘Che tempo che fa’ potrei finalmente dedicarmi alle cose che amo di più – confessa – Leggerei, per esempio. Moltissimo. Sono un divoratore di libri: ne acquisto 1 ogni 3 giorni. Anzi, alcuni li prendo doppi così posso averli a disposizione nelle mie case, in città a Milano e al mare in Liguria. Le faccio un esempio: i Simenon di Adelphi li ho tutti doppi. Perché devo poterli consultare quando voglio, subito. E nella edizione che preferisco”. Il conduttore ha già un piano per la pensione: “Voglio anche vedere film. Mangiare. Io lavoro ininterrottamente dieci ore al giorno tutti i giorni. Non ho mai avuto il tempo di annoiarmi, mai. Ecco, smettere mi consentirebbe di provare anche questa sensazione”. “Ho una bellissima famiglia, faccio un bellissimo lavoro… E dunque sì, sono molto felice”, conclude.
L’ad Rai: “Ogni motivo è buono per contestare l’azienda”
Roberto Sergio, amministratore delegato della Rai ha così commentato le dichiarazioni di Fabio Fazio sul “Festival di Sanremo”: “Il vincitore di Sanremo, la sera della domenica, andava da Fabio Fazio… quando era in Rai. Ora che lui è alla Nove, rete concorrente, il vincitore sarà sempre ospite in Rai. Non vedo alcuna differenza col passato. Non c’è nessuna novità. Ogni motivo è buono per contestare la Rai. Ma l’unica verità è che oggi e, nonostante i profeti di sventura, anche per il futuro, in Italia la televisione è la Rai. Che continuerà a contribuire alla costruzione dell’identità nazionale, consentendo ai cittadini di riconoscersi dentro una memoria che appartiene a tutti”.