La tragica morte di Giulia Cecchettin è stata al centro del dibattito durante l’ultima puntata di “Domenica In”. Mara Venier ha esordito ricordando la 22enne uccisa brutalmente dall’ex fidanzato Filippo Turetta che ha poi gettato il corpo in un dirupo nei pressi del Lago di Barcis, in Friuli Venezia-Giulia. “Noi questa prima parte vogliamo dedicarla a Giulia – ha affermato la conduttrice – questa mattina, il papà di Giulia ha scritto: l’amore vero non umilia, non delude e non calpesta, non tradisce, l’amore vero non urla, non picchia e non uccide”. Poi aggiunge: “Io credo che Giulia sia stata la figlia, la nipote di tutta Italia che è scioccata”.
Roberta Bruzzone: “Quello di Filippo Turetta era un assedio, non un amore”
In studio a “Domenica In”, tra gli ospiti, c’è anche la criminologa Roberta Bruzzone che fa un’analisi del caso attenta e lucida: “Il problema di Giulia è che non riesce a liberarsi di lui che voleva fare tutto con lei. Viaggi, palestre, ogni cosa. Lo aveva davanti sempre, manco era libera di andare a comprarsi un paio di scarpe. Questo era un assedio, non un amore. Il problema di alcune ragazze è che sono state educate a considerare queste forme invasive come segnali di interesse. E invece sono segnali gravi, ve ne dovete andare subito”. Dopo il suo intervento in tanti sui social hanno apprezzato le sue parole tanto che qualcuno ha esortato la Rai ad affidarle un programma sul tema della prevenzione delle violenze femminili e su come riconoscere alcune situazioni pericolose. “Dovete finirla di dire che era un bravo ragazzo. Ha mostrato una lucida ferocia premeditata”, aggiunge la criminologa facendo notare che molti dettagli spingono a credere che l‘omicidio di Giulia sia stato premeditato.
La deputata leghista: “Soggetti gravemente maltrattati non hanno mamme normali”
Nel corso della discussione prende la parola anche l’ex magistrato e deputata della Lega Simonetta Matone che con le sue dichiarazioni ha sollevato un polverone. “Nella mia carriera, purtroppo, ne ho viste di situazioni simili – afferma – e sono uomini italici, figli di donne tipicamente italiche. Sono atteggiamenti che tendono a perpetrarsi. Cosa voglio dire. Sono archetipi che si perpetrano attraverso l’educazione, l’esempio, il perdonargliele tutte, il pensare che questa ossessione sia amore. Io non voglio crocifiggere questa povera donna che sarà distrutta, però il problema è quello. Io non ho mai incontrato dei soggetti gravemente maltrattati, gravemente disturbati che avessero però delle mamme normali. Non ne avevano. Vuol dire prendere le botte dal padre e non reagire, fare vivere il figlio in un clima di terrore e violenza e fargli credere che tutto questo è normale, non ribellarsi mai, subire ricatti di tutti i generi e imporre questo modello familiare al proprio figlio che lo perpetrerà. Perché i maltrattamenti familiari sono una catena di Sant’Antonio”.
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Selvaggia Lucarelli: “Per la Matone il problema sono le madri che subiscono”
Le parole pronunciate dall’ex magistrato e deputata della Lega hanno suscitato la reazione, tra gli altri, di Selvaggia Lucarelli che poco dopo ha pubblicato alcune storie su Instagram. In una dice: “Per la deputata della Lega ed ex magistrata Simonetta Matone il problema sono le madri che subiscono. I padri che picchiano invece sono un buon modello, no? Insomma, sempre colpa nostra”. Un post che ha sollevato un dibattito molto acceso tra i follower della giurata di “Ballando con le Stelle”. Ma nel corso della puntata si è assistito anche ad un altro momento che ha sollevato non poche polemiche. Parlando della sorella di Giulia Cecchettin è stato detto: “La sorella è rimasta l’unica donna di casa a dover accudire il padre e il fratellino”. Come se, essendo donna, la gestione familiare sia compito suo. Qui è intervenuta sulla piattaforma “X” Maria Carfagna, deputata di “Azione”, che riportando la frase incriminata ha commentato: “Questo è quello che è stato detto a ‘Domenica In’. Mancano le basi per parlare di violenza contro le donne. Questo non è servizio pubblico”.