Levante, nome d’arte di Claudia Lagona, è rimasta vittima di un furto a Milano dove vive con il compagno, l’avvocato palermitano Pietro Palumbo, e la loro bimba, Alma Futura, nata il 13 febbraio 2022. Ad attrarre i malviventi, per la quarta volta, è stata l’auto della cantautrice originaria di Caltagirone. E’ la stessa Levante a raccontarlo su Instagram con una buona dose di ironia.
“Secondo me il ladro è innamorato di me, sta cercando di attirare la mia attenzione”
“Il quarto furto di macchina come lo chiamiamo? Storia d’amore. Seguimi per altri racconti romantici e di grande fedeltà – scherza – Secondo me il ladro è innamorato di me. Sta cercando di attirare la mia attenzione, è ovvio”. Per poi descrivere “la scena in Questura”: “Arrivo, mi guardano e dicono: ‘Ancora qua per la macchina?’. Eh già! E’ il quarto furto ma non è sempre la stessa auto, perché al terzo furto l’hanno ritrovata a Benevento e non mi era comodo andarla a riconoscere”.
La macchina di Levante è stata poi ritrovata: ecco dove
“Però mi aspetto che stasera da un momento all’altro mi chiamino e mi dicano: ‘Signora venga a Cinisello Balsamo’”, ironizza la cantante che mostra di avere delle doti da veggente visto che poco dopo le viene comunicato che la macchina è stata ritrovata. Non a Cinisello Balsamo, ma a Baggio, nella periferia di Milano. “Vabbè mi sono sbagliata di qualche chilometro”, commenta. “Dal ladro mi aspetto un messaggio d’amore, come minimo”, conclude.
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Allarme sicurezza a Milano, la denuncia di Carlo Verdone
Nel frattempo, è sempre più allarme sicurezza a Milano. L’ultimo vip, in ordine cronologico, a denunciare una situazione di pericolo è stato Carlo Verdone. “Alla stazione di Milano ho preso l’ultimo treno per Roma ed effettivamente io mi sono messo un attimo paura, più paura che a quella di Roma, che è tutto dire! – ha raccontato ospite del programma “A cena da Maria Latella” su Sky.
“Uno mezzo ubriaco mi rincorreva con il collo di una bottiglia”
“C’erano due che si stavano massacrando a bottigliate – ha aggiunto – con le ferite addosso intorno alle otto di sera, ma poi c’era uno che improvvisamente, biascicando delle parole che non so nemmeno io, si è presentato con il collo di una bottiglia e mi urlava cose in una lingua che non capivo. Ho dovuto correre per le scale e andare velocemente al treno perché questo era mezzo ubriaco e mi correva dietro. Non lo so che sta succedendo, è molto difficile. Ogni città ha i problemi suoi”.