Oggi, mercoledì 8 novembre, Can Yaman spegne 34 candeline a Palermo dove sono in corso le riprese della seconda stagione della fortunata fiction “Viola come il mare”. Come si evince dal suo profilo Instagram, nei giorni scorsi, la troupe e il cast sono approdati anche nel Trapanese per girare alcune scene.
“Il primo e l’ultimo bagno di quest’anno che ho potuto fare in Italia”
Tra una pausa e l’altra, Can Yaman ne ha approfittato per immergersi nelle acque di San Vito Lo Capo sfoggiando un fisico statuario per la gioia delle fan che lo braccano per strappargli un autografo o un selfie. “Il primo e l’ultimo bagno di quest’anno che ho potuto fare tranquillamente in Italia, approfittando delle riprese che abbiamo avuto”, ha scritto il divo turco su Instagram postando uno scatto mozzafiato.
“Certe volte sono stracotto e non riesco a fermarmi a fare delle foto con le mie fan”
“Lavoriamo ogni giorno per dare il meglio per questo traguardo. Perciò siamo spesso stressati e ci sta. Mi dispiace di non poter dedicare ogni tanto del tempo alle mie fan, ma quando finiamo sul set, all’una di notte per esempio, la gente mi aspetta fuori per una foto. Io a quell’ora sono stracotto e il giorno dopo ci si sveglia di nuovo prestissimo, quindi non riesco a fermarmi a fare delle foto. Saluto e basta, e alcuni mi fanno passare dalla parte del ‘cattivo’”, ha detto di recente.
“Quando finisce il set, studio per le riprese del giorno dopo e vado a letto alle 3-4 di notte”
“Mi dispiace veramente per questi episodi – ha aggiunto – vi voglio ricordare che non sono un ragazzino pieno di energia tutto il giorno, e non sono invincibile. Ogni tanto il mio corpo trema di dolori e ha bisogno di riposo e concentrazione per i giorni successivi, perché, quando finisce il set, non è che finisce là, rientro e studio per le riprese del giorno dopo e vado a letto alle 3-4 di notte. Apprezzo sempre tanto la vostra presenza e il vostro amore, ma dovete capire che quando è ‘no’, ho i miei motivi… E comunque il 90% delle volte mi fermo per soddisfare le vostre richieste, ma non vorrei essere incolpato per quel 10% in cui non ho la possibilità di farlo”.
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“‘Viola Come il Mare 1’ era carina, ma la seconda stagione sarà stupefacente”
Nel frattempo, cresce l’attesa per rivedere in tv la coppia Yaman-Chillemi. “‘Viola Come il Mare 1’ era carina, ma la seconda stagione sarà stupefacente”, ha assicurato l’attore che interpreta l’ispettore capo di polizia Francesco Demir mentre l’ex Miss Italia Francesca Chillemi veste i panni della giornalista Viola Vitale. Nel cast, tra gli altri, anche Giovanni Nasta (Turi D’Agata), Simona Cavallari (Claudia Foresi), Mario Scerbo (Alex Leonardi) e Chiara Tron (Tamara Graziosi).
Can Yaman: “Quando sono nato, onestamente, ero bruttissimo”
Can Yaman è nato l’8 novembre 1989 a Sadiye Kadıköy, in provincia di Istanbul. “Ero pieno di capelli – ha raccontato in un’intervista a “Vanity Fair” – Mio padre guarda mia mamma e dice: ‘Portiamolo subito dal parrucchiere’. Vengo al mondo e ci resto da figlio unico, il che – non avendo termini di paragone – posso dire non mi dispiace. Significa avere le attenzioni intorno tutte per sé, non dividerle con nessuno. Fiorirò col tempo. Perché all’inizio, onestamente, ero bruttissimo”.
“I miei genitori divorziarono quando avevo cinque anni”
A proposito dei genitori ha aggiunto: “I miei divorziarono presto, quando avevo cinque anni. Non li ricordo sposati mai, ma uniti per me, sì. Facevamo le vacanze in tre. Mai sentita la mancanza delle loro attenzioni. Mamma è molto disciplinata, organizzata, tedesca, una sorta di soldato, una marcatrice stretta: è grazie a lei se sono stato uno studente in gamba, mi ha dato le regole, gestisce ancora i miei spostamenti e il mio patrimonio, se non ci fosse sarei finito. Papà, l’opposto: doganiere, istinto di strada, la fine dei doveri nel divertimento e nella complicità tra maschi”.
Quando sognava di fare l’avvocato: “Presto ho capito che sarei impazzito”
Il divo turco ha poi raccontato com’è diventato attore: “Grazie a un bando internazionale, rientro nei 36 studenti più bravi della Turchia spediti a vivere negli Stati Uniti. Vinco sui 3.000 che partecipano, e mi capita l’Ohio, dove mi trasferisco e mi mantengo con lo sport. Lì maturo l’idea di voler studiare Legge. Mi dico: l’avvocato è un mestiere rispettato, ben remunerato. Ho 24 anni ed entro in Pricewaterhouse Coopers, ogni venerdì esce un mio articolo di business su un giornale molto prestigioso, la carriera vola, ma io capisco presto però che c’è da impazzire a stare al computer dalle 8 di mattina alle 8 di sera. Così per diversificare mi iscrivo a un corso di recitazione per l’uso del corpo e della voce nel business. Incontro quelli che ancora oggi sono i miei due agenti. E da lì tutto cambia”.