Michele Merlo è morto tragicamente il 6 giugno del 2021 a causa di una leucemia fulminante che non gli ha lasciato scampo. Il cantante 28enne, noto per aver partecipato ad “Amici”, aveva solo 28 anni e dal giorno della sua morte i genitori portano avanti una battaglia per avere giustizia. Michele Merlo, che era noto come Mike Bird, è stato trasportato d’urgenza dopo essersi sentito male a casa della compagna. Il giovane è stato colpito da un’emorragia cerebrale provocata dalla leucemia. “È andato al pronto soccorso di Vergato in piena autonomia – ha raccontato il padre di Michele Merlo in quei giorni –. Lamentava dei sintomi che un medico accorto avrebbe colto. Aveva una forte emicrania da giorni, dolori al collo e placche in gola, un segnale tipico della leucemia. Se l’avessero visitato avrebbero visto che aveva degli ematomi”.
Tra Michele Merlo e il bassotto Martino c’era un profondo legame
La madre di Michele Merlo in questi giorni ha pubblicato sul suo profilo Instagram una foto di Martino, il bassotto di Michele Merlo, che dorme con la testa appoggiata sulla foto in bianco e nero del cantante di Rosà (Vicenza). Un’immagine pubblicata sui social dalla mamma dell’artista e poi condivisa nella pagina Instagram del cane “michiamomartino”. Uno scatto toccante che riporta alla mente il dolore per la tragica morte del ventottenne. Tra Michele Merlo e il bassotto Martino c’era un profondo legame, un filo che non si spezza nonostante la morte. Sotto quel post visto da migliaia di persone una frase: “E quando senti il vento che ti trafigge le costole sai chi ti sta abbracciando”. Le parole sono dell’autrice Alice Porta, amica del cantante. Un altro utente scrive: “Ovunque tu vada lui ci sarà sempre con te a tenerti per mano e a sorriderti, ricordati che veglia sempre su di te”. E ancora : “Mi sembra di vedere il film Hachico che ha aspettato il padrone in stazione fino all’anno morte!”.
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Unico indagato per la morte di Michele Merlo è il medico di base della famiglia
Il procedimento per fare luce sulle responsabilità della morte del cantante è a un punto morto. C’è un unico indagato: Vitaliano Pantaleo, il medico di base della famiglia. L’incidente probatorio si è concluso quasi un anno fa, il cui esito “avrebbe visto confermata la condotta gravemente colposa, in particolare sotto il profilo della negligenza, tenuta dal dottor Vitaliano”. Secondo le prime rilevanze, il medico sarebbe responsabile per non aver ipotizzato che gli ematomi del ragazzo potessero non avere un’origine traumatica. Anzi, sarebbero stati un segnale evidente della grave patologia che poi gli è stata fatale. I periti, infatti, avrebbero confermato che sarebbe stato sufficiente indirizzare il giovane nel pronto soccorso dell’ospedale San Bassiano affinché gli si potesse fare un emocromo, ossia un semplice esame del sangue. Nella relazione dei periti c’è scritto: “A dispetto della gravità e dell’insidiosità della malattia, paradossalmente, la leucemia acuta a promeliociti è una malattia che necessita per la sua diagnosi di strumenti semplici di immediata possibilità esecutiva: l’emocromo”. La famiglia del cantante non si arrende e porta avanti la battaglia per chiarire le responsabilità che hanno portato al decesso di Michele Merlo.