Grave lutto per Giuseppe Conte. Il leader del Movimento 5 Stelle piange la scomparsa del padre Nicola deceduto stamani all’età di 93 anni. Secondo quanto riporta “FoggiaToday”, le condizioni di salute dell’anziano non erano buone da un po’ di tempo. A dare l’annuncio della morte del padre dell’ex presidente del Consiglio è stato il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè.
L’annuncio di Giorgio Mulè a Montecitorio
“Devo comunicare una notizia non bella: il collega Giuseppe Conte è stato colpito da un grave lutto, la perdita del padre – ha detto oggi in Aula a Montecitorio – La presidenza della Camera ha già formulato ai familiari l’espressione della più sentita partecipazione al loro dolore, che desidera ora rinnovare anche a nome dell’Assemblea”. I gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle alla Camera, al Senato e al Parlamento Europeo si sono stretti attorno al loro leader in questo momento di grande dolore. “Porgiamo tutta la vicinanza e il massimo affetto al nostro presidente Giuseppe Conte. Ai familiari va il nostro profondo cordoglio per la grave perdita”, recita una nota congiunta. “Voglio esprimere la mia vicinanza a Giuseppe Conte per la scomparsa del padre Nicola. A lui e alla sua famiglia rivolgo le più sincere condoglianze in questo momento di dolore”, le parole che la premier Giorgia Meloni ha affidato ad un tweet.
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Nicola Conte aveva storto il naso alla notizia dell’ingresso in politica del figlio
Laureato in Giurisprudenza (come il figlio), Nicola Conte è stato per anni segretario comunale di San Giovanni Rotondo. Qui l’ex premier si è trasferito con tutta la sua famiglia all’età di 3 anni da Volturara Appula dov’è nato. Nicola Conte aveva storto il naso alla notizia dell’ingresso in politica del figlio. “Non era il momento – sentenziò – Giuseppe è troppo ambizioso, forse è questo il motivo per cui non c’erano le condizioni ideali per accettare un incarico del genere. Gli avevano promesso di fare il ministro della Pubblica Amministrazione, andava bene per lui”. “Se tutto naufraga io sono felice perché mio figlio è molto occupato – disse Nicola Conte al Tg2 nel 2018, quando il figlio rimise il mandato – Non soltanto perché fa il professore, ma perché Giuseppe ha tanti altri incarichi che avrebbe trascurato nel corso degli anni”.