In Germania le aziende introducono il pisolino in ufficio

In Germania le aziende introducono il pisolino in ufficio: colpa dei cambiamenti climatici

Germana Bevilacqua

In Germania le aziende introducono il pisolino in ufficio: colpa dei cambiamenti climatici

| 06/08/2023
In Germania le aziende introducono il pisolino in ufficio: colpa dei cambiamenti climatici

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Le aziende tedesche aprono al pisolino in ufficio. La motivazione? Il riscaldamento globale, il caldo record degli ultimi giorni, sta rendendo sempre più difficile svolgere attività lavorative che richiedono impegno sia a livello fisico che mentale. L’iniziativa nasce da un’indicazione dell’associazione dei medici tedeschi che ha consigliato ai cittadini di “alzarsi presto, sbrigare gli impegni lavorativi più pesanti al mattino, e fare una siesta dopo pranzo”. Viene suggerito anche di utilizzare ventilatori, abiti leggeri e scarpe aperte, anche se il dress code dell’ambiente lavorativo non lo consente. Ecco allora che alcune aziende hanno già adottato il pisolino in azienda riscontrando risultati positivi. Oltre a portare un beneficio alla salute, la cosiddetta siesta aumenta anche la produttività. Uno studio dell’University College di Londra dimostra come il pisolino aiuti a mantenere il cervello attivo e a migliorare le prestazioni lavorative.
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“Le persone non sono efficienti come al solito quando fa molto caldo”

Una pratica che potrebbe essere introdotta nel sistema lavorativo nazionale per stemperare gli effetti delle ondate di calore. In Baviera, nei giorni scorsi, si sono raggiunti i 38,8 gradi. Johannes Niessen, il presidente dell’Associazione federale dei medici nel servizio sanitario pubblico, in un’intervista al network RND ha dichiarato: “Le persone non sono efficienti come al solito quando fa molto caldo. Dormire male senza rinfrescarsi durante la notte porta anche a problemi di concentrazione”. Inoltre, agli smart worker ha consigliato “un pediluvio freddo sotto la scrivania”. La proposta della siesta è stata accolta favorevolmente dal ministro della Sanità Karl Lauterbach che, in vacanza in Italia, ha rinunciato a una gita a Roma nei giorni del picco di Caronte. “La siesta al caldo non è certamente un cattivo suggerimento”, ha scritto su Twitter sottolineando che “i datori di lavoro e i dipendenti dovrebbero trovare un accordo tra di loro”.

“La propensione pomeridiana al sonno è fisiologica”

La siesta in Germania, specie se pensata per chi lavora all’aperto ed è più esposto ai rischi delle alte temperature, è finita al centro di un dibattito nazionale. Sulla questione è intervenuto Steffen Hebestreit, portavoce del governo Scholz. A fronte dell’aumento delle temperature estive, ha parlato dell’esigenza di ripensare la “vita comune e lavorativa, anche in modo che non ci siano problemi per la salute”. Anche il neurologo Giuseppe Plazzi, responsabile dei Laboratori per lo studio e la cura dei disturbi del sonno dell’Irccs Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, è intervenuto sul tema. “La propensione pomeridiana al sonno è fisiologica – ha spiegato – regolata dall’orologio circadiano, nella maggioranza della popolazione. Questa finestra temporale – alle 14 circa – coincide con un picco di incidenti stradali gravati da alta mortalità, proprio perché dovuti a colpi di sonno”.  “La miglior strategia per evitare questi colpi di sonno è assecondare la sonnolenza con opportunità di sonno brevi, circa 15-20 minuti. Proprio per liberarci dalla sonnolenza evitando di scivolare nel sonno profondo, dal quale risvegliarci lucidi può essere un problema poiché siamo intontiti dalla sleep inertia. È questo il sonnellino breve e ristoratore di Leonardo, dei navigatori solitari, il ‘power nap’ di Thomas Edison”, ha aggiunto.

Pubblicato il 06/08/2023 16:29

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